Il torneo delle Cinque nazioni 1987 è stato vinto dalla Francia, che conferma i buoni risultati degli anni precedenti con la conquista del "Grande Slam".
A metà anno è tradizione che le selezioni di "rugby a 15", europee in particolare, ma non solo, si rechino fuori dall'Europa o nell'emisfero sud per alcuni test. Si disputano però anche molti incontri tra nazionali dello stesso emisfero Sud.
Nel 1987, l'attività è assai ridotta poiché nel mese di maggio-giugno è prevista la prima edizione della Coppa del mondo. Dunque il tutto si limita ad alcuni match preparatori.
Nel rugby a 15 è tradizione che a fine anno (ottobre-dicembre) si disputino una serie di incontri internazionali che gli europei chiamano "Autumn International" e gli appassionati dell'emisfero sud "Springtime tour". In particolare le nazionali dell'emisfero Sud, a fine della loro stagione si recano in tour in Europa.
Nel tentativo di rompere l'isolamento dovuto all'Apartheid e al conseguente boicottaggio, dopo il tour dell'anno prima dei New Zealand Cavaliers, un altro tour "pirata" di una squadra di Rugby Union viene organizzato in modo ufficioso dalla federazione sudafricana.
Questa volta una selezione di giocatori polinesiani (da Tonga, Samoa e Figi ) visita il Sudafrica. Allo scopo di dare un'immagine meno razzista, vengono allestite delle squadre miste tra bianchi e meticci (denominate feeder). Gli Springboks non affrontano ufficialmente la selezione polinesiana (a seguito di contestazioni dall'estero) ma si camuffano da South African Barabarians. Da segnalare che scendono invece in campo le due "nazionali" delle altre federazioni: i Leopard (della SARU) e i Proteas della (SARF), riservate ai giocatori di colore.
A parte la facile vittoria con il Portogallo (41-3) si chiude per gli azzurri con due sconfitte (6-22 con la Francia e 3-9 con la Romania) e un deludente quarto posto finale.
Amara coppa del mondo per gli Azzurri. Invitata dall'International Rugby Board, che per motivi più politici ed economici che tecnici, la preferisce all'Unione Sovietica, la squadra azzurra sfiora la qualificazione. Travolta dai fortissimi All Blacks per 7-70 nella partita d'esordio (celebre la meta realizzata dal futuro CT azzurro John Kirwan) la squadra cede di misura all'Argentina (16-25), già superata da Figi. Nell'ultimo incontro gli azzurri battono proprio le Figi (18-15), terminando a pari punti al secondo posto. La qualificazione ai quarti non arriva per il minor numero di mete segnate nei confronti di Figi.
Di ritorno dal mondiale la nazionale, rimasta nelle mani del solo Marco Bollesan viene superata di misura in Moldavia dall'Unione Sovietica (9-12) prima del facile successo sulla Spagna (13-0).
NUOVA ZELANDA
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Francia
Galles
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Irlanda
Scozia
Inghilterra
Unione Sovietica
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Romania
Italia
Tunisia
Portogallo
Argentina
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Svezia
Danimarca
Norvegia
Finlandia
Wellington
Stati Uniti
Cora del Sud in Australia
- 
Spagna in Scozia e Sud America
Sri Lanka in Galles
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Belgio
Germania
Bulgaria
Malaysia
Francia XV
Polonia
Barbarians
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Sudafrica
Nuovo Galles del Sud
Queensland
Brasile
Irlanda
