Ray Anthony

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Ray Anthony a New York, agosto 1947 (William P. Gottlieb 00121)

Ray Anthony, all'anagrafe Ray Antonini (Bentleyville, 20 gennaio 1922), è un trombettista, paroliere e attore statunitense di origini italiane.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

A 5 anni Anthony si trasferì con la sua famiglia a Cleveland[1] dove cominciò a studiare la tromba con suo padre Guerrino (o Quirino) Antonini, che era nato a San Demetrio ne' Vestini (L’Aquila) ed era emigrato in America nel 1914.

Anthony suonò con l'orchestra di Glenn Miller dal 1940 al 1941[2], prima di arruolarsi nella Marina americana, durante la Seconda guerra mondiale. Dopo la guerra formò il suo gruppo musicale: la Ray Anthony Orchestra, che divenne molto popolare negli anni cinquanta, con incisioni che includono le canzoni classiche ballabili come "The Bunny Hop" e "Hokey Pokey" nonché il tema musicale Dragnet.

Dal 1953-54 Anthony fu il direttore musicale della serie televisiva TV's Top Tunes, e apparve nel film Papà Gambalunga (1955), interpretato da Fred Astaire. Nello stesso anno Anthony sposò il sex symbol dell'epoca, l'attrice Mamie Van Doren, e intraprese una breve carriera d'attore. Apparve infatti in diversi film durante gli anni cinquanta, tra cui I cinque penny (1959), in cui fece la parte di Jimmy Dorsey)[3] e in Operazione segreta (1958) e Girls Town (1959), entrambi a fianco della Van Doren.

Anthony divorziò dalla Van Doren nel 1961[4], mentre la sua breve carriera d'attore terminava. Proseguì comunque continuò il suo percorso artistico musicale ed ebbe un altro successo discografico con il tema da Peter Gunn, composto da Henry Mancini, anche lui musicista d'origini abruzzesi.

Anthony è stato onorato con una stella nel Hollywood Walk of Fame[5].

Anthony è stato attivo a tutto il 2006 come bandleader e musicista.

Discografia Parziale[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Musicista[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ray Anthony, su allaboutjazz.com. URL consultato il 30 novembre 2014.
  2. ^ (EN) Ray Anthony Biography, su imdb.com. URL consultato il 30 novembre 2014.
  3. ^ (EN) I cinque penny (1959), su imdb.com. URL consultato il 30 novembre 2014.
  4. ^ (EN) Atomic Blonde, su reviewjournal.com. URL consultato il 30 novembre 2014.
  5. ^ (EN) Ray Anthony, su latimes.com. URL consultato il 30 novembre 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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