Wikipedia:Bar/2024 05 16

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16 maggio


Annichilimento di wikipedia?

Buongiorno, Su wikipedia ci sono:

-Contributori

-Lettori

La percentuale è mostruosamente sproporzionata a favore dei secondi, di fatto i contributiri sono mosche bianche, e ciò vale per tutte le edizioni linguistiche.

Da 3 giorni è disponibile gratuitamente (seppur abbia limiti di query richiedibili) GPT-4 che è la seconda IA più evoluta del mondo (la prima è Claude 3 Opus ma è a pagamento). Era a pagamento fino a 3 giorni fa, ora hanno messo a pagamento GPT-4 versione o (con cui si può dialogare via audio).

Per me e chiunque abbia provato GPT-4 free, è evidente che annichilirà totalmente wikipedia rubando tutti i lettori. Ma è un imho, vorrei sapere la vostra opinione.--37.116.254.209 (msg) 10:39, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Commento per punti.
  • Che il rapporto tra contributori e lettori sia completamente sbilanciato verso questi ultimi è naturale, e non c'è nulla di male. Pensa solo al rapporto tra scrittori e lettori di libri (anche se c'è la battuta sul fatto che in Italia non si leggono libri perché tutti sono impegnati a scriverli)
  • Ho provato ChatGPT-4 e mi sembra che di strada ne abbia ancora da fare.
  • Ma soprattutto non riesco a comprendere il passaggio logico. Chi scrive su Wikipedia continuerà a scrivere, non cambia molto il resto (non firmiamo quello che scriviamo e quindi non si può parlare di prestigio personale. La AI prendono i loro dati da Wikipedia, e quindi chi scrive perché vuole pubblicizzare il suo punto di vista continuerà a farlo.
Comunque questa è più una domanda da Wikipedia:Pareri su Wikipedia. -- .mau. ✉ 11:03, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Solo 1 piccolo appunto, non posso parlare per tutte le IA ma nello specifico per GPT-4 sì perché l'ho interrogato su questo, prende come fonte wikipedia per il 15/20%, per la restante parte consulta altre fonti --37.116.254.209 (msg) 12:07, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Sfugge ancora vistosamente la differenza tra informazione (automatica) e conoscenza (umana). Per restare in tema con .mau. ho in progetto di scriverci un libro: mi fa piacere che si aprano continuamente discussioni al bar per lanciarlo, ma non aggiungo altro perché sarebbe spoiler :) --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 13:41, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Rispondendo alla prima parte, sono d'accordo con .mau. e non credo serva aggiungere altro.
Sul secondo aspetto, ritengo che alla base l'IA rimane sempre e comunque uno strumento nelle mani degli utenti, che può esser usato in modo saggio e appropriato. Ad oggi facciamo uso di BOT, tool e programmi semiautomatici per svolgere alcune attività e comunque il loro utilizzo è legato a policy ed approvazioni per la maggiore. Per l'IA la vedo in modo molto simile... L'impiego potrebbe essere inestimabile nello svolgere determinate mansioni, dove gli strumenti attuali sono limitati e laboriosi. Per la stesura delle voci invece ritengo che la strada è ancora molto lunga e la supervisione umana è inevitabile... GPT-4 sa argomentare molto bene, ma un occhio esperto nell'argomento incontra facilmente discrepanze e inesattezze in quanto viene formulato, perché attinge si da varie fonti, ma spesso un po' a casaccio... Usare indiscrimanatamente un AI per scrivere contenuti può portare a una WP:RO nel migliore dei casi, a vere e proprie informazioni errate nel peggiore. Quindi inutile denigrarne (o all'opposto osannarne) l'utilizzo, ma canalizzarlo verso il risultato migliore, che rimane la qualità non la quantità. --Torque (scrivimi!) 16:43, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]
A parte che questa pare una provocazione nemmeno troppo interessante... comunque ultimamente ho come l'impressione che le discussioni siano sempre meno propositive e più denigratorie verso il progetto. C'è un reale senso di sfiducia verso quello che stiamo facendo? Perché se è giusto rifletterci sopra, non vorrei però fosse una tendenza solamente "provocatoria", appunto.
D'altronde sono più di 30 anni che esiste internet ma alla Treccani credo che nessuno abbia mai detto "Avete visto il World Wide Web? È evidente che annichilirà il nostro istituto culturale, voi che ne pensate?". --Cavedagna (msg) 22:00, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]
D'accordo Con Actor (e anche Cavedagna, of course). Chat-GPT e Wikipedia fanno due cose diverse: il primo fornisce informazioni, mentre i progetti Wikimedia raccolgono (e organizzano, catalogano, ecc...) conoscenza. Non sono in concorrenza tra loro e hanno anche un buon grado di complementarità: pare infatti che proprio Chat-GPT sia in realtà uno dei nostri più affezionati "clienti"... --Retaggio (msg) 10:40, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Vedo un solo utilizzo possibile: usarlo come mezzo di traduzione di voci, a patto che questa traduzione sia poi controllata, prima di essere convertita in voce, da qualcuno competente sul soggetto della voce e che conosca sia la lingua di partenza, che di arrivo. Ossia AI non come generatore di conoscenza, ma come facilitatore linguistico e forse si potrebbe anche chiedergli di rivedere alcune voci scritte in italiano podolico.--Bramfab (msg) 10:56, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Non è imho solo un problema di qualità. È anche di quantità, e wikipedia rispetto all'IA perde in tutte e 2. Spiego:

Se cerchi qualità in GPT4, devi essere bravo nel selezionare le fonti che ti propone e approfondire quelle con domande follow throught.

Se cerchi quantità, è indubbio che ne trovi di più su wikipedia ma GPT4 ha la risposta a domande specifiche e complesse, insomma non devi leggerti parti che non ti interessano di una voce di wikipedia, se ti interessa approfondire solo un aspetto.

Ma contribuire qui è dove wikipedia è vincente, dà soddisfazione.--37.116.254.209 (msg) 21:05, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Oltre a quotare un po' tutti, ma soprattutto Cavedagna, vorrei precisare una cosa, perché a quanto pare si sta partendo da una premessa clamorosamente errata. GPT4 non ha risposte proprio a nulla, è un simulatore. In sostanta simula un comportamento umano, più o meno bene, ma non attua quel comportamento. Quando il comportamento è rispondere a una domanda, GPT4 simula una risposta, ma non nessuna risposta, tanto meno sensata o corretta. Questo perché non c'è alcun ragionamento alla base delle risposte, ma solo un calcolo. Chiedento a GPT4 di risolvere un problema matematico è più difficile ricevere una soluzione errata, ma con domande più aperte si arriva a vette di surrealismo ridicole. Il problema è tutto quello che sta nel mezzo, ovvero "risposte" che paiono corrette, anche grazie al nostro pregiudizio (umano) che rende la macchina infallibile ai nostri occhi, ma che corrette spesso non sono. Quindi in definitiva, se uno pensa che GPT4 "sappia" qualcosa, e in funzione di ciò la interroga, si mette da solo nella condizione di crearsi delle false informazioni. Da solo perché la macchina non mente, fa il suo lavoro, che non è, almeno per il momento, quello di sapere alcunché, né di ragionare sui dati. Insomma, cercare conoscenza o anche solo informazioni chiedendo a GPT4 è una stoltezza pari a quella di chiedere le stesse cose a uno di quei pappagalli che sanno parlare. Perché non sanno parlare, sembra, ma no. --Phyrexian ɸ 15:40, 18 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Roba utilissima quando non serve o non si vuole usare la testa. --pequodø 09:55, 19 mag 2024 (CEST)[rispondi]
E' un argomento complesso, incerto, in evoluzione - ho cercato in Wikipedia risposte ad un paio di aspetti della questione più generale, ma non le ho trovate, allora ho posto un paio di domande a ChatGPT, che in qualche millisecondo mi ha detto:.
USER: analyze the difference in the demand side of knowledge between using an encyclopedia and an AI chatbox
ChatGPT 4.0: The demand side of knowledge shows significant differences between using an encyclopedia and an AI chatbox.
When using an encyclopedia, users typically seek well-researched, comprehensive, and structured information on specific topics. Encyclopedias provide authoritative and detailed articles, often with citations and references, making them ideal for in-depth study, academic research, and gaining a broad understanding of a subject. The demand here is for reliability, thoroughness, and the ability to cross-reference related topics easily.
In contrast, an AI chatbox caters to a demand for quick, personalized, and interactive responses. Users often turn to AI chatboxes for immediate answers to specific questions, practical advice, or concise explanations. The AI's ability to understand natural language queries and provide tailored responses makes it suitable for users looking for quick solutions or clarifications rather than extensive research. The convenience of conversational interaction, the capacity to handle follow-up questions, and the potential for real-time, context-aware assistance drive the demand for AI chatboxes. This mode of knowledge access appeals to those needing rapid, on-the-go information, often in a more casual or problem-solving context.
In summary, encyclopedias fulfill a demand for depth, reliability, and comprehensive coverage, while AI chatboxes meet the need for speed, personalization, and interactive engagement.
USER: analyse the likely impact of the growth of AI chat-boxes over user's experience and demand from online encyclopedias
ChatGPT 4.O: The growth of AI chatboxes is likely to have a profound impact on users' experiences and demand from online encyclopedias. Here are some key points:
  1. User Experience:
    • Convenience and Speed: AI chatboxes offer instant, conversational responses, making information retrieval quicker and more efficient compared to navigating through multiple pages of an online encyclopedia. This will enhance user satisfaction, especially for those seeking quick answers.
    • Personalization: AI chatboxes can tailor responses to individual queries, providing a more personalized and engaging experience. This adaptability can lead to higher user engagement and a preference for interactive, dynamic information sources.
    • Accessibility: With natural language processing capabilities, AI chatboxes can make information more accessible to users who may find traditional encyclopedias difficult to navigate, including those with disabilities or limited digital literacy.
  2. Demand Shift:
    • Decline in Traditional Use: As users increasingly rely on AI chatboxes for immediate and specific answers, the demand for traditional, static encyclopedia articles may decline. Users might turn to AI for quick information needs rather than sifting through lengthy articles.
    • Shift in Expectations: The ease of obtaining information from AI chatboxes may raise user expectations for immediacy and interactivity across all digital platforms, including encyclopedias. This could pressure online encyclopedias to integrate AI features or enhance their user interfaces to remain competitive.
    • Supplementary Use: While AI chatboxes excel at providing quick answers, online encyclopedias will still be valued for in-depth research and detailed exploration of topics. Users may use both in tandem, with chatboxes for initial queries and encyclopedias for comprehensive understanding.
  3. Content Quality and Trust:
    • Accuracy Concerns: AI chatboxes rely on existing data and algorithms, which can sometimes lead to inaccuracies or biases in responses. This may drive users to verify information through reputable online encyclopedias, maintaining their role as trusted sources.
    • Integration of AI: Online encyclopedias might incorporate AI chatbox functionalities to provide hybrid experiences, offering both comprehensive articles and interactive, conversational interfaces. This integration could enhance user satisfaction by combining depth with convenience.
In conclusion, the growth of AI chatboxes will likely lead to a more dynamic and user-friendly information retrieval landscape, impacting the demand for and experience with online encyclopedias. While AI chatboxes will dominate quick and personalized information needs, encyclopedias will remain essential for in-depth, reliable, and comprehensive knowledge, possibly evolving to include AI-enhanced features. --Tytire (msg) 15:26, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
In conclusione quindi l'IA sembra dire quello che ho detto molto prima io e su cui concordava anche Retaggio. Ma solo in apparenza perché in realtà non ne coglie il senso profondo. Come peraltro mi sarei aspettato. Ottimo spunto grazie --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 16:00, 21 mag 2024 (CEST)[rispondi]
GPT 4 traduce in italiano (è stupido :) ma parla italiano meglio del 99% delle persone che conosco ;)
Utente: analizza la differenza nella domanda di conoscenza tra l'uso di un'enciclopedia e una chatbot AI. ChatGPT 4.0: Il lato della domanda di conoscenza mostra differenze significative tra l'uso di un'enciclopedia e una chatbot AI. Utilizzando un'enciclopedia, gli utenti cercano informazioni ben ricercate, complete e strutturate su argomenti specifici. Le enciclopedie forniscono articoli autorevoli e dettagliati, spesso con citazioni e riferimenti, rendendoli ideali per studi approfonditi, ricerca accademica e per ottenere una comprensione ampia di un argomento. La domanda qui è per affidabilità, completezza e la capacità di incrociare facilmente argomenti correlati. Al contrario, una chatbot AI soddisfa una domanda per risposte rapide, personalizzate e interattive. Gli utenti spesso si rivolgono alle chatbot AI per risposte immediate a domande specifiche, consigli pratici o spiegazioni concise. La capacità dell'AI di comprendere query in linguaggio naturale e fornire risposte su misura la rende adatta per utenti che cercano soluzioni rapide o chiarimenti piuttosto che ricerche estese. La convenienza dell'interazione conversazionale, la capacità di gestire domande di follow-up e il potenziale per assistenza in tempo reale e consapevole del contesto guidano la domanda per le chatbot AI. Questo modo di accedere alla conoscenza attrae coloro che hanno bisogno di informazioni rapide e in movimento, spesso in un contesto più informale o di risoluzione di problemi. In sintesi, le enciclopedie soddisfano una domanda per profondità, affidabilità e copertura completa, mentre le chatbot AI soddisfano la necessità di velocità, personalizzazione e coinvolgimento interattivo.Utente: analizza l'impatto probabile della crescita delle chatbot AI sull'esperienza degli utenti e sulla domanda dalle enciclopedie online. ChatGPT 4.0: La crescita delle chatbot AI è probabile che abbia un impatto profondo sull'esperienza degli utenti e sulla domanda dalle enciclopedie online. Ecco alcuni punti chiave: Esperienza dell'utente: Convenienza e Velocità: Le chatbot AI offrono risposte istantanee e conversazionali, rendendo il recupero delle informazioni più rapido ed efficiente rispetto alla navigazione attraverso molteplici pagine di un'enciclopedia online. Questo migliorerà la soddisfazione dell'utente, specialmente per coloro che cercano risposte rapide. Personalizzazione: Le chatbot AI possono adattare le risposte alle query individuali, fornendo un'esperienza più personalizzata e coinvolgente. Questa adattabilità può portare a un maggiore coinvolgimento degli utenti e una preferenza per fonti d'informazione interattive e dinamiche. Accessibilità: Con le capacità di elaborazione del linguaggio naturale, le chatbot AI possono rendere le informazioni più accessibili agli utenti che potrebbero trovare difficoltoso navigare nelle enciclopedie tradizionali, inclusi coloro con disabilità o limitata alfabetizzazione digitale. Cambio della Domanda: Declino nell'Uso Tradizionale: Man mano che gli utenti si affidano sempre più alle chatbot AI per risposte immediate e specifiche, la domanda per articoli di enciclopedia tradizionali e statici potrebbe diminuire. Gli utenti potrebbero rivolgersi all'AI per esigenze di informazione rapide piuttosto che setacciare articoli lunghi. Cambio nelle Aspettative: La facilità di ottenere informazioni dalle chatbot AI potrebbe aumentare le aspettative degli utenti per immediatezza e interattività su tutte le piattaforme digitali, incluse le enciclopedie. Ciò potrebbe mettere sotto pressione le enciclopedie online a integrare funzionalità AI o migliorare le loro interfacce utente per rimanere competitive.
Utilizzo Supplementare: Sebbene le chatbox IA siano eccellenti nel fornire risposte rapide, le enciclopedie online saranno ancora apprezzate per la ricerca approfondita e l'esplorazione dettagliata degli argomenti. Gli utenti potrebbero utilizzare entrambi in tandem, con le chatbox per le domande iniziali e le enciclopedie per una comprensione approfondita. Qualità e Fiducia nei Contenuti: Preoccupazioni sulla Precisione: Le chatbox IA si basano su dati e algoritmi esistenti, che a volte possono portare a imprecisioni o pregiudizi nelle risposte. Questo potrebbe spingere gli utenti a verificare le informazioni attraverso enciclopedie online affidabili, mantenendo il loro ruolo come fonti di fiducia. Integrazione dell'IA: Le enciclopedie online potrebbero incorporare funzionalità di chatbox IA per fornire esperienze ibride, offrendo sia articoli completi che interfacce conversazionali interattive. Questa integrazione potrebbe migliorare la soddisfazione dell'utente combinando profondità e comodità. In conclusione, la crescita delle chatbox IA probabilmente porterà a un paesaggio di recupero delle informazioni più dinamico e user-friendly, impattando sulla domanda e sull'esperienza con le enciclopedie online. Mentre le chatbox IA domineranno le esigenze di informazioni rapide e personalizzate, le enciclopedie rimarranno essenziali per una conoscenza approfondita, affidabile e completa, evolvendosi possibilmente per includere funzionalità potenziate dall'IA. --109.117.200.55 (msg) 17:08, 24 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Introduzione di una tavolozza di colori per maggiore accessibilità


Apro questa discussione per parlare di accessibilità per quanto riguarda il colore. Per chi è interessato c'è molto altro, ma comunque cerco di spiegare brevemente il problema anche qui.

Il problema

Su Wikipedia facciamo uso del colore molto liberamente: talvolta in maniera moderata e gradevole, come ad esempio nell'infobox in Violino, Parigi e Inception. Altre volte usiamo combinazioni di colore poco accessibili: magari perché il testo non è ben distinguibile dallo sfondo, come nell'infobox in Gaio Giulio Cesare, oppure dai link, come nell'infobox in Attentati dell'11 settembre 2001 (esempio valevole anche per il testo); oppure i link stessi non sono riconoscibili dal testo, come nel template {{UNESCO}}, ad esempio in Catania#Monumenti e luoghi d'interesse. E a volte cadiamo direttamente nello psichedelico, come in MasterChef Italia (dodicesima edizione)#Concorrenti, o i navbox in Football Club Internazionale Milano#Collegamenti esterni, Camila Giorgi#Statistiche WTA, Jacques Laffite#Risultati completi in F1, Eurovision Song Contest 2024#Prima semifinale, o Félix Auger-Aliassime#Statistiche.

Per gli utenti ipovedenti può risultare molto difficile distinguere certi colori, e a questo proposito le linee guida WCAG prescrivono l'utilizzo di colori sufficientemente diversi tra testo e sfondo (tecnicamente si parla di contrast ratio). Molti degli esempi sopra non rispettano questa linea guida, neanche nella versione AA pensata per garantire un livello sufficiente (ma non ottimale) di accessibilità. Quando poi il colore non è puramente estetico ma serve anche a veicolare delle informazioni (come nelle tabelle sopra), sopraggiungono ulteriori problemi: ad esempio, le persone daltoniche possono non essere in grado di distinguere determinate categorie. Idem per coloro che usano uno screen reader. E onestamente, alle volte il problema ce l'hanno proprio tutti, se non viene fornita una legenda dei colori usati, come in Eurovision Song Contest 2024#Finale.

Questo naturalmente è sempre stato un problema, ma la semplicità di utilizzo dei colori, unita all'incoraggiamento fornito da certi template (basti pensare ai parametri per gli stili nel {{Navbox}} e tanti altri esempi analoghi), e alla non necessariamente buona conoscenza di HTML o accessibilità del wikipediano medio, hanno fatto sì che il problema dilagasse ben più rapidamente di quanto potesse essere frenato. Negli ultimi tempi sta arrivando il tema scuro, e i problemi di accessibilità sono quanto mai attuali: attivando la modalità notte e imbattendovi in scelte di colori dubbie (perlomeno quelle che non sono state ancora corrette) vi accorgerete di prima mano dell'entità del problema.

La soluzione

Premetto subito che risolvere il problema nella sua interezza sarebbe un'impresa titanica. Occorrerebbe intervenire in tantissime pagine, nonché educare tutti gli utenti sulla questione dell'accessibilità. Con questa discussione vorrei proporre invece una soluzione parziale a questo problema: l'introduzione di una tavolozza (o palette) standardizzata, da usare idealmente in tutti i template e le voci, che ci aiuterebbe a raggiungere tre obiettivi:

  1. Uniformità: dovendo scegliere tra un numero limitato di opzioni, componenti analoghe useranno lo stesso colore in maniera predefinita. Non avremo quindi, per fare un esempio, mille sfumature di blu, simili tra loro eppure diverse, per le testate dei sinottici.
  2. Accessibilità: la tavolozza in oggetto verrebbe gestita dagli amministratori dell'interfaccia, che si premureranno (vero?!) di scegliere colori tali da garantire un buon livello di accessibilità nei vari casi d'uso, senza che l'utente debba preoccuparsene.
  3. Semplicità: sia d'uso, perché non serve di andare a cercare il codice esadecimale di un certo colore, che di modifica: se, per dire, un giorno volessimo modificare un certo colore, basterà farlo in un singolo posto e avrà comunque effetto su ogni pagina in cui quel colore viene usato.

Valcio e io abbiamo buttato giù una bozza di colori proposti, completa di esempi d'uso e spiegazioni. Per il momento si tratta di una prima versione, quindi abbondantemente modificabile. Il rispettivo CSS verrebbe implementato come gadget nascosto e attivo per tutti. Poi inizieremmo a migrare tutti i template che utilizzano colori, partendo ad esempio dai sinottici, e cercando per quanto possibile di non discostarci troppo dal colore attuale. Lo scopo ultimo sarebbe di non dovere avere la necessità di usare i colori direttamente nelle voci (creando invece dei template che permettano di usare agevolmente quelli della tavolozza), ma questo ovviamente è un obiettivo ancora molto lontano. Mi farebbe piacere se la comunità ci buttasse un occhio e si esprimesse in proposito: cosa va bene, cosa non va bene, cosa si può fare diversamente. --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 22:29, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Favorevole alla proposta fatta. Come abbiamo potuto vedere all'hackathon di Catania, ci sarà parecchio da fare a sistemare template e tabelle (specie calcistiche e mediche) prima dell'arrivo del dark mode qui su it.wp. Meglio iniziare da subito il lavoro. Segnalo anche fra le cose da rivedere i moduli Sports table e Sports results, che sono stati da me importati tanto tempo fa da en.wp e che probabilmente andranno adeguati al sistema previsto. --Sannita - L'admin (a piede) libero 11:56, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Valcio, Daimona Eaytoy] Proprio a tal proposito vi segnalo il ticket T363197. — $ZandDev ↩ 16:41, 22 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Favorevole. Credo che l'introduzione del tema scuro possa essere l'occasione per dare una bella sistemata alla questione dei colori su 'pedia. Partendo dal presupposto che i colori in tabelle, infobox, navbox e compagnia non possono e non devono essere veicolo informativo. E se hanno solo motivazioni estetiche, che ci possono pure stare, non devono impedire la fruizione dei contenuti da parte degli ipovedenti. Ma anche se fossimo tutti ipervedenti, rimane il fatto che in molti casi l'uso e l'abuso dei colori stride con l'interfaccia di Wikipedia che da sempre è, se così si può dire, "sobria". In questa discussione, mi pare, si è arrivati a trovare un minimo di consenso sul rendere, appunto, più sobri i navbox sportivi, ma allargherei se possibile a tutti i campi. In sostanza IMHO dobbiamo iniziare a impostare regole più stringenti sull'uso dei colori e la proposta di Daimona e Valcio mi pare un bel passo avanti in tal senso, rendendo più semplice, per i contributori, rimanere nell'alveo corretto. NB Lascerei fuori solo i portali per i quali, magari, si possono accettare un po' di effetti speciali, tanto non li legge nessuno :-) --Amarvudol (msg) 13:47, 17 mag 2024 (CEST) Aggiungo. Fosse per me i nav box li farei tutti, ma proprio tutti, di un unico colore, quello violetto standard...[rispondi]
Favorevole a una paletta per l'accessibilità, ma Commento: meno favorevole a questa bozza: per il mio gusto personale è e sarà sempre molto molto brutta... XD Se si potessero fare più proposte sarebbe meglio. Anche ridurre il numero di colori (esempio) per me è un'opzione.
Per completezza, segnalo che su altre wikipedie esistono dei progetti dedicati a questi aspetti (Elemento Wikidata Q15222455 con 3 link), es di colori da ptwiki. Esistono tantissimi tipi di palette, basta googolare "palette colori online". Di solito Meta è all'avanguardia per estetica: loro cosa usano? --Pątąfişiķ 15:59, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Patafisik] Non hai tutti i torti :D Il problema è che non c'è tantissima scelta visti i requisiti sul contrasto. In più, ho cercato di riproporre colori simili a quelli usati in alcuni template "grossi", per quanto possibile. I colori di Codex non ci bastano perché sono pochi, e perché alcuni di essi sono da scartare a priori (ad esempio il blu e il rosso usati per i link). Comunque diciamo che, come scrivevo sopra, uno dei vantaggi dell'avere una tavolozza standard è che cambiare uno o più colori diventa semplicissimo, quindi ci sarà senz'altro spazio per trovarne di migliori. --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 23:54, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Patafisik] Su meta non ho trovato niente del genere. Però ho scoperto che anche su dewiki hanno un accessorio di questo tipo, ma molti dei colori proposti non hanno abbastanza contrasto per i link. In generale il problema (anche con palette trovate a giro) è questo: ci serve abbastanza contrasto coi colori specifici usati dalle skin. Laddove possibile, ho anche cercato di mantenere colori già usati in alcuni dei nostri template, mentre altri sono delle tinte base, schiarite fino a ottenere abbastanza contrasto (c'è una tabella molto utile su enwiki). --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 03:07, 24 mag 2024 (CEST)[rispondi]
@Daimona Eaytoy Compito arduo vedo. :/ --Pątąfişiķ 17:17, 25 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Favorevole in linea generale. sfondo-testata-1 mi pare un po' troppo tenue e indistinguibile da sfondo-intestazione. Non potremmo intanto partire dallo stato attuale dei default dei sinottici? ricordiamoci poi che c'è anche la classe wikitable molto importante, magari è una buona occasione per uniformare sfondo-intestazione con quello delle wikitable. --Bultro (m) 20:10, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Bultro] Lo stato attuale dei sinottici è rappresentato dalle tre classi in cima (base, intestazione e testata-1). Penso che si tratti un effetto ottico dovuto al vedere i campioni in isolamento, perché sfondo-testata-1 è il colore predefinito per le testate dei sinottici, e il risultato finale mi sembra abbastanza distinguibile (ad es. Template:Infobox/man#Esempi). Riguardo alla classe wikitable, in effetti quella che citi è una modifica che ho valutato, ed è citata tra i commenti per la variabile sfondo-intestazione (il colore usato nella versione mobile è lo stesso della wikitable). --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 23:54, 17 mag 2024 (CEST)[rispondi]
no sono proprio diversi, #dedede e #ededed :) --Bultro (m) 17:25, 18 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Bultro] E te pareva, mi son fatto confondere dai codici quasi uguali. Ora però ricordo perché sono diversi: il default attuale (#dedede) non ha abbastanza contrasto coi link (3.98:1 su #36c), quindi l'avevo cambiato con un colore simile ma più accessibile. E avevo invece messo #dedede come sfondo-testata-testo-1, da usarsi quando non ci sono link. Volendo rimanere su quella tonalità di grigio, #ebebeb è il colore più scuro che ci possiamo permettere coi link. --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 19:56, 18 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Favorevole Sull'accessibilità abbiamo tanto terreno da recuperare. --ArtAttack (msg) 17:30, 18 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Fortemente favorevole e disponibile anche a dare una mano, per quanto possibile. --Yiyi – (scrivimi) 01:30, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Fortemente favorevole, l'accessibilità, specialmente in dark mode, ha bisogno di essere migliorata, però penso che la questione si possa (e forse si debba) ampliare ad una questione strettamente legata alla qui discussa. Domanda:: da quello che sembra a me, alcuni colori in Dark mode sono come in negativo, cosa che va ad intaccare alcune scelte cromatiche che ho visto in termini di firme e/o template in Pagina utente (vedasi come esempio gli avvisi in testa la mia pagina di discussione o i colori degli avvisi nel namespace principale). Ora, premesso che non so per nulla come funzioni in termini cromatici il passaggio light/dark mode e in materia di colori in programmazione sono molto ignorante, non capisco perché alcuni vengano invertiti e altri no, come gestire questa cosa in modo che in light mode non diventi illeggibile e proporrei una riflessione a riguardo dell'uso di colori che siano "neutri" rispetto al passaggio dark/light mode o ad un sistema per evitare che l'uso di una modalità obblighi a vedere accostamenti cromatici discutibili a fronte di una scelta di colori efficace nella modalità opposta. Sarebbe anche utile una linea guida con la spiegazione, in parole spicce, delle motivazioni e del funzionamento di questi meccanismi (passaggio dark/light e accessibilità) che, non avendo partecipato alle prime implementazioni, mi permettano di capire come utilizzare efficacemente i colori.
Se non sono stato chiaro resto a disposizione per chiarimenti --Esc0fans -and my 12 points go to... 14:29, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Aggiungo già alcuni esempi che mi fanno supporre quanto affermato sopra: in primis gli avvisi. Gli avvisi gialli e viola non sono distinguibili e anche il giallo è, concedetemi l'espressione, "poco giallo". Considerando si tratti in prevalenza di una barra verticale messa per differenziare le categorie, si potrebbe considerare l'ipotesi di utilizzare colori più simili alla versione light che, seppur contrastino meno, restano, almeno a mio avviso più riconoscibili. --Esc0fans -and my 12 points go to... 14:35, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Ho trovato un altro esempio di come si presenta il problema colori: la legenda della cartina presente in Alfabeto cirillico#Uso_nelle_lingue --Esc0fans -and my 12 points go to... 15:09, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Esc0fans] Per i colori in night mode c'è ancora molto da fare. Anche la tavolozza qui proposta non offre delle vere e proprie scelte cromatiche in dark mode. L'idea è però quella di semplificare e standardizzare l'utilizzo che facciamo del colore, così da rendere le modifiche future (ad esempio per la night mode) molto più facili da effettuare. Riguardo a come funzioni di preciso il cambio/inversione dei colori, mi è difficile risponderti perché la night mode è ancora sperimentale e ho l'impressione che certi dettagli siano ancora in sviluppo e fortemente soggetti a modifiche. A margine, con la night mode di vector a me gli avvisi risultano tutti in scala di grigi, non invertiti. --Daimona Eaytoy (Scrivimi!) 15:54, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
@Daimona Eaytoy, grazie mille della spiegazione. La mia idea è quella di porre l'attenzione anche su questa problematica. --Esc0fans -and my 12 points go to... 16:01, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ Daimona Eaytoy] Mi sembra che venga imposta una direttiva !important che va a sovrascrivere il colore dei bordi con     #c8ccd1, comprese le barre colorate a sx degli avvisi visto che sono anch'esse bordi "grossi". — $ZandDev ↩ 22:09, 20 mag 2024 (CEST)[rispondi]