Isotta Fraschini Asso 750

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Isotta Fraschini Asso 750
Isotta Fraschini Asso 750
Descrizione generale
CostruttoreIsotta Fraschini
Tipomotore a W
Numero di cilindri18
Alimentazione6 carburatori Isotta-Stromberg
riscaldati ad acqua
Schema impianto
Cilindrata47,07 L
Alesaggio140 mm
Corsa170 mm
DistribuzioneDOHC 4 valvole per cilindro
Combustione
Combustibilebenzina 87 ottani
Raffreddamentoad acqua con pompa centrifuga
Uscita
Potenza900-930 CV a 1 900 giri/min
Dimensioni
Lunghezza2.196 mm
Larghezza1.060 mm
Altezza1.060 mm
Rapporti di compressione
Rap. di compressione5,7:1
Peso
A vuoto663 kg senza mozzo elica
Prestazioni
Consumo specifico220 g/CV·h
UtilizzatoriMinistero dell'Aeronautica, Aviazione Militare della Cecoslovacchia, Aviazione Militare Romena, Governo dell'URSS
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L'Isotta Fraschini Asso 750 era un motore aeronautico 18 cilindri a W raffreddato ad acqua, prodotto dalla italiana Isotta Fraschini. Assieme all'Asso 200 e all'Asso 500 faceva parte di una famiglia di motori modulari, ovvero con componenti comuni ed intercambiabili che, grazie a questo, garantivano costi di produzione più contenuti.

Motore Isotta Fraschini Asso 750 esposto al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Vista frontale del motore Isotta Fraschini Asso 750 esposto al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.

Presentava una configurazione con 18 cilindri realizzati in acciaio al cromo-manganese separati tra loro e disposti su tre file, uniti da un'unica testata in fusione di alluminio per ogni blocco di cilindri.
I cilindri con le relative teste, i tre carter superiori, l'albero a gomiti ed i pistoni erano identici agli altri motori della serie, questi ultimi collegati a gruppi di tre alla biella madre che portava gli attacchi per le altre due biellette.

Ne fu realizzata una versione con potenza effettiva di 940 CV al regime massimo, ottimizzata per equipaggiare i Savoia-Marchetti S.55X usati per la trasvolata atlantica di Italo Balbo. Alcuni di questi motori furono comprati dalla Royal Navy per potenziare le motosiluranti Vosper, ma l'inizio della guerra impedì che il contratto venisse completamente evaso. Le motosiluranti inglesi in seguito prodotte ottennero poi motori statunitensi o di progettazione nazionale, leggermente più potenti ma dai consumi mediamente più elevati.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Isotta Fraschini Asso 750 RC.35
  • Asso 750 - con trasmissione del moto all'elica in presa diretta
  • Asso 750R - sviluppo del 750 con modifica a carter motore, albero motore e riduttore di velocità con rapporto 0,658. Potenza max erogata 940 CV
  • Asso 750 RC.35 - sviluppo del 750 R dotato di compressore a singola velocità ottimizzato per la quota di 3.500 m.

Velivoli utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia

Esemplari attualmente esistenti[modifica | modifica wikitesto]

L'Asso 750 RC.35 esposto al Museo storico dell'Aeronautica Militare. Si noti il gruppo di riduzione interposto tra l'uscita dell'albero a gomiti e l'asse a cui veniva calettata l'elica.

Presso il Museo storico dell'Aeronautica Militare sono esposti due Isotta Fraschini Asso 750: un RC.35 dotato di gruppo riduttore e una versione base, con elica in presa diretta.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leoniero Cei, Amedeo Fiore, Il motorista d'aviazione, terza edizione, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 1934, ISBN non esistente.
  • Jotti da Badia Polesine, Annuario dell'Aeronautica Italiana, Milano, Libreria Aeronautica, 1934, pag.222.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Aero Engine Data Sheets, su oldengine.org. URL consultato il 1º febbraio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2007).
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