Gianfranco Notargiacomo

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Gianfranco Notargiacomo (Roma, 12 novembre 1945) è un artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si laurea in Filosofia (Estetica), alla Sapienza di Roma per studiare le ragioni profonde della pittura. Subito dopo si diploma all'Istituto d'Arte. L'intera opera di Gianfranco Notargiacomo rappresenta una ricerca sul senso stesso del fare arte, sia da un punto di vista filosofico, sia linguistico e gestuale. Il suo lavoro include pittura, scultura, carte, performance – all'epoca definite azioni – e l'utilizzo di molteplici materiali fra i quali smalti e acrilici, plastilina, lamiera, tessuti, gesso, legno, metallo, strumenti tipografici e altro ancora.[1]

Nel 1971 è la sua prima mostra personale alla Galleria La Tartaruga, preceduta nel 1969 da una performance, ricordata come una delle prime in assoluto, alla galleria Arco d'Alibert di Roma.[2] Nel 1972 è invitato da Gian Tomaso Liverani a entrare nella galleria La Salita. Seguono, nel decennio numerose mostre a La Tartaruga e a La Salita di Roma, che segnano, in anticipo sui tempi, l'evolversi della ricerca verso il ritorno alla pittura. Con “Takète”, 1979 e con “Tempesta e assalto”, 1980, (Galleria La Salita), il suo linguaggio assume quella definitiva inclinazione verso l'astrazione d'impeto e di gesto, che lo contraddistingue e che lo vede tra i protagonisti della post-astrazione.

Nel 1980 conosce Flavio Caroli dal cui incontro nascono una serie di mostre. La prima, Magico Primario, presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara (1980), è un enunciato e avrà seguito in numerose, ulteriori mostre, nazionali ed internazionali.[3]

In questi anni prende parte al Convegno “Comunicazioni di lavoro di artisti contemporanei” presso l'Università La Sapienza di Roma, organizzato da Maurizio Calvesi e Simonetta Lux.

Nel 1982 è invitato da Luciano Caramel alla Biennale di Venezia nel Padiglione Centrale. Vi partecipa con due tele di grandi dimensioni: 1950 Nuvolari e Omaggio a Lorenzo Lotto,[4][5] oggi conservate rispettivamente al Macro di Roma e alla Pinacoteca di Jesi.

Nel 1986, è invitato da Maurizio Calvesi alla Biennale di Venezia in Sculture all'aperto, dove espone un Takète alto sei metri, in metallo dipinto con smalto industriale,[6] oggi conservato al MACAM di Maglione Canavese, museo ideato e realizzato da Maurizio Corgnati cui lo lega stima e amicizia.

Tra le mostre personali di questi anni si ricordano: Castel Sant'Elmo a Napoli (1981), curata da Flavio Caroli; Officine & Ateliers, Casa del Mantegna, Mantova (1982)[7], dove realizza la prima delle grandi opere dal titolo Nuvolari, oggi proprietà della Provincia di Mantova.

Poi, fra le altre: al Museo Diego Aragona Pignatelli di Napoli (1983); Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza di Roma (1995), curata da Lorenzo Mango;[8] l'antologica al Palazzo Reale di Milano (1998), curata da Ada Masoero;[9] Roma Assoluta, Museo di Roma in Palazzo Braschi (2004), dove un'unica grandissima opera su tavola raffigura una Roma vista dall'alto, in cui affiorano i segni del passato.[1] L'opera è oggi proprietà del Comune di Roma e si trova nella sede della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La versione preliminare, di eguali dimensioni, in carta intelata, viene esposto nel 2007 al Centro Borges di Buenos Aires; oggi è di proprietà della Università degli Studi RomaTre; segue l'antologica Sintetico alle Scuderie Aldobrandini in Frascati (2007), curata da Barbara Martusciello[10][11] e la personale Post-Abstractismo al Centro Cultural Borges, Buenos Aires 2007; nel 2009 Le nostre divergenze 1971-2009 curata da Mariastella Margozzi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma che è oggi proprietaria delle seguenti opere: Takète 1979, Estremo Verde 1999 e Le nostre divergenze 1971/2009.[12][13]

È in questo periodo che accanto ai Takète di varie dimensioni inizia a lavorare ai grandi tondi, dai colori accesi e spesso dissonanti.

Nel 2011 è in Cina, prima a Hangzhou, al Zhejiang Daily Ideal Culture Development Company, poi a Shanghai, al Museo Heng Yuanxiang, dove realizza due grandi Takète.[14] Nel 2013 al Forte Malatesta, Ascoli Piceno, l'antologica A grandi linee, a cura di Mariastella Margozzi e Stefano Papetti, che ripercorre l'attività di Notargiacomo fin dal 1971.[15][16] La mostra, che vede una folla di omini in plastilina inondare la prima sala del Forte, chiude il percorso proprio con i grandi Tondi e i Takète. Nel 2019, la GAM Museo G. Carandente, Palazzo Collicola di Spoleto gli dedica un'ampia mostra intitolata "Convergenze" curata da Marco Tonelli.[17]

Tra le numerose collettive è invitato alla VIII e alla XI Biennale de Paris (rispettivamente nel 1973 e 1980)[18]; Arte-Critica, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, (Roma 1981- Chicago 1982); Arte Italiana 1960-1982, Hayward Gallery, Londra (1982); La forma e l'informe, Galleria Civica, Bologna, (1983); Anniottanta, Galleria Civica, Bologna (1985); Arte italiana 1960-1985, Frankfurter Kunstverein, Francoforte (1985); Arte Italiana, Museo di San Paolo del Brasile (1986); “Postastrazione“, a cura di Flavio Caroli, Rotonda di via Besana Milano (1986); Biennale di Sydney (1988); Italian Contemporary Art, Taiwan, Museum of Art (1990); XIII Quadriennale d'Arte di Roma (1999); “Tirannicidi - Il Disegno“, curata da Luigi Ficacci, Roma, Istituto Centrale per la Grafica (2000)[19], Lavori in corso 10, MACRO (Galleria Comunale d'arte contemporanea di Roma) (2000);[20] Omaggio a Plinio De Martiis, Calcografia Nazionale, Palazzo Poli – Roma (2004); L'arte e la Tartaruga. Omaggio a Plinio De Martiis, Museo d'arte Moderna Vittoria Colonna, a cura di Silvia Pegoraro, Pescara (2007)[21]; “Anni 70 Arte a Roma“, curata da Daniela Lancioni, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2013)[22]. Per il MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz Città Meticcia, realizza a parete, l'opera di grandi dimensioni “Tempesta e Assalto '80-'14”, Roma (2014)[23].

È in Artisti Italiani del XX secolo alla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Roma. Dopo l'invito alla Biennale di Venezia nel 1982 e nel 1986, è invitato su segnalazione del filosofo Giacomo Marramao alla 54ª Biennale di Venezia nel 2011 (Padiglione Italia, Venezia-Arsenale)[24][25].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1979 è titolare della Cattedra di Pittura all'Accademia di belle arti dell'Aquila, poi dal 1984 a Firenze e dal 1999 e fino al 2011 a Roma, dove nel 2015 riceve il titolo di Maestro Accademico Emerito[26]. Il 2 dicembre 2015 riceve in Senato il Premio Franco Cuomo International Award per l'Arte. L'8 aprile 2016, riceve il titolo di Accademico dell'Università degli Studi RomaTre, dove sono esposte in permanenza Roma Assoluta 2003, Il Caos e i Giganti 1995 e altre opere di grandi dimensioni. Il 18 Ottobre 2022 a Firenze è nominato Accademico Corrispondente della Accademia delle Arti del Disegno

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 16 aprile 2013.[27]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roma Assoluta: Catalogo della mostra al Museo di Roma. - Gianfranco Notargiacomo - Google Libri.
  2. ^ Gianfranco Notargiacomo for Mara Coccia Roma, invito per la mostra, Arco d'Alibert, 1969
  3. ^ Magico primario: Luciano Bartolini, Omar Galliani, Luigi Giandonato, Gianfranco Notargiacomo, Aldo Spoldi: Comune di Ferrara, Sala d'Arte Benvenuto Tisi, Palazzo dei Diamanti, 16 novembre-14 dicembre 1980, a cura di Flavio Caroli, catalogo della mostra, Ferrara, 1980
  4. ^ 1950 NUVOLARI in "La Biennale di Venezia. Settore Arti Visive: catalogo generale 1982", 2. ed., Venezia, 1982, p. 145., su asac.labiennale.org. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  5. ^ Omaggio a Lorenzo Lotto in "La Biennale di Venezia. Settore Arti Visive: catalogo generale 1982", 2. ed., Venezia, 1982, p. 145., su asac.labiennale.org. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  6. ^ TAKÈTE, Sculture all'aperto, 42. Esposizione Internazionale d'Arte: arte e scienza (1986), su asac.labiennale.org. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  7. ^ Officine & Ateliers, catalogo della mostra (Mantova, Casa del Mantegna), a cura di F. Caroli, testi di M. Corgnati, Mantova, 1982
  8. ^ Gianfranco Notargiacomo, Roma, 10-30 maggio 1995, cura di Lorenzo Mango, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Museo Laboratorio di arte contemporanea, 1995
  9. ^ Notargiacomo. Opere recenti, a cura di A. Masoero, testi di C. Di Biagio, A. Masoero, catalogo della mostra a Palazzo Reale, Milano, Electa, 1998. BNI 99-2025
  10. ^ Sintetico. Notargiacomo. Opere dal 1971 al 2007, catalogo della mostra (Frascati, Scuderie Aldobrandini), a cura di B. Martusciello, testi di B. Martusciello, A. Colasanti, M. Margozzi, F.D'Amico, Roma, Gangemi Editore, 2007. ISBN 88-492-1263-1
  11. ^ Mostre: A Frascati 'Notargiacomo, opere dal 1971 al 2006 | Androknos'
  12. ^ Gianfranco Notargiacomo. Le nostre divergenze 1971-2009, catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a cura di M. Margozzi, testi di L. Ficacci, M. Margozzi, G. Marramao, B. Martusciello, Milano, Electa, 2009
  13. ^ Gianfranco MIBAC - Notargiacomo. Le nostre divergenze 1971-2009, su beniculturali.it. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  14. ^ Le performance di Gianfranco Notargiacomo a Shanghai
  15. ^ Gianfranco Notargiacomo "A grandi linee" - Cronaca - quotidiano.net
  16. ^ Notargiacomo. A grandi linee, a cura di M. Margozzi, S. Papetti, testi di M. Margozzi, G. Marramao, B. Martusciello, A. Masoero, apparati a cura di P. Pallotta, Cinisello Balsamo, Silvana, 2013. ISBN 978-88-366-2638-0
  17. ^ | Convergenze. Notargiacomo e la collezione della GAM di Spoleto
  18. ^ "XI Biennale de Paris", catalogo della mostra (Parigi, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris), testo di B. Mantura, Paris, 1980
  19. ^ Tirannicidi - Il Disegno, curata da Luigi Ficacci, Roma, Istituto Centrale per la Grafica (2000), su grafica.beniculturali.it. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  20. ^ Arte Contemporanea. Lavori in corso 10, catalogo della mostra (Roma, MACRO), a cura di G. Bonasegale, M. Catalano, testi di G. Bonasegale, Catalano, S. Gagliardini, A. Piattella, M.Carboni, De Luca, Roma, 2000. ISBN 88-8016-348-5
  21. ^ L'Arte e la Tartaruga: omaggio a Plinio De Martiis da Rauschenberg a Warhol, da Burri a Schifano, a cura di Silvia Pegoraro, Milano, Skira, 2007, ISBN 978-88-6130-195-5
  22. ^ Anni '70. Arte a Roma | Palazzo delle Esposizioni
  23. ^ Artribune | Gianfranco Notargiacomo murale per il MAAM
  24. ^ Lo stato dell'arte: Regioni d'Italia. (Padiglione Italia, LIV Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia, iniziativa speciale per il 150º anniversario dell'unità d'Italia, a cura di, Milano, Skira, 2011. ISBN 978-88-572-1159-6.
  25. ^ L'Arte non è Cosa Nostra, 54ª Esposizione Internazionale d'Arte, ILLUMInazioni (2011), su asac.labiennale.org. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  26. ^ Il futuro dell'Accademia di Belle Arti di Roma? Al Testaccio. La direttrice Tiziana D'Acchille parla della nuova sede che si inaugura domani | Artribune
  27. ^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana, 16 aprile 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Germano Celant, Offmedia. Nuove tecniche artistiche: video, disco, libro, Bari, Dedalo, 1977, ISBN 88-07-81566-4.
  • Magico primario., Palazzo dei Diamanti, a cura di Flavio Caroli, catalogo della mostra, Ferrara, 1980
  • La storia, il mito, la leggenda. Anni '80. a cura di Flavio Caroli, Galleria Achille Forti, Verona, 1982
  • Officine & Ateliers, catalogo della mostra (Mantova, Casa del Mantegna), a cura di F. Caroli, testi di M. Corgnati, Mantova, 1982
  • Gianfranco Notargiacomo, a cura di Flavio Caroli, testi di Maurizio Calvesi... [et al.], catalogo della mostra, Napoli, Soprintendenza per i beni artistici e storici, 1983
  • Arte Italiana Contemporanea. L' Immagine italiana., a cura di Andrea B. Del Guercio, catalogo della mostra, Modena, Galleria Comunale d'Arte Moderna, 1984
  • Strutture trovate. Presenze e voci dell'arte non figurativa., ideato da Mariano Apa, Ancona, Edizioni del Falconiere, Piano inclinato, 1987
  • Gianfranco Notargiacomo. Rosso d'oriente, a cura di Maurizio Calvesi; con un testo di Arnaldo Romani Brizzi, Roma, Edizioni Centro di Cultura Ausoni, 1990
  • Gianfranco Notargiacomo, Roma, 10-30 maggio 1995, cura di Lorenzo Mango, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Museo Laboratorio di arte contemporanea, 1995
  • Notargiacomo. Opere recenti, a cura di A. Masoero, testi di C. Di Biagio, A. Masoero, catalogo della mostra a Palazzo Reale, Milano, Electa, 1998. BNI 99-2025
  • Arte Contemporanea. Lavori in corso 10, catalogo della mostra (Roma, MACRO), a cura di G. Bonasegale, M. Catalano, testi di G. Bonasegale, Catalano, S. Gagliardini, A. Piattella, M.Carboni, De Luca, Roma, 2000. ISBN 88-8016-348-5
  • Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'Informale al Neo-oggettuale, G. Dorfles, Milano Feltrinelli, 2001, ISBN 88-07-81566-4
  • Roma Assoluta, catalogo della mostra (Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi), testi di G. Borgna, M.E. Tittoni, C. Casorati, C. Damiani, S.Guarino, G. Marramao, P. Mauri, G. Mori, F. Pirani, Roma, Gangemi Editore, 2004. ISBN 88-492-0544-9
  • Sintetico. Notargiacomo. Opere dal 1971 al 2007, catalogo della mostra (Frascati, Scuderie Aldobrandini), a cura di B. Martusciello, testi di B. Martusciello, A. Colasanti, M. Margozzi, F.D'Amico, Roma, Gangemi Editore, 2007. ISBN 88-492-1263-1
  • Gianfranco Notargiacomo. Le nostre divergenze 1971-2009, catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a cura di M. Margozzi, testi di L. Ficacci, M.Margozzi, G. Marramao, B. Martusciello, Milano, Electa, 2009. ISBN 978-88-370-7408-1
  • Notargiacomo. A grandi linee, a cura di M. Margozzi, S. Papetti, testi di M. Margozzi, G. Marramao, B. Martusciello, A. Masoero, apparati a cura di P. Pallotta, Cinisello Balsamo, Silvana, 2013. ISBN 978-88-366-2638-0
  • Anni 70 Arte a Roma, Roma Palazzo delle Esposizioni, a cura di D. Lancioni. Testo di D. Lancioni, Roma, Iacobelli editore, 2013. ISBN 978-88-6252-237-3
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