Dino Vincenzo Patroni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Dino Vincenzo Patroni (Salerno, 1947) è un pittore, scultore e ceramista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una famiglia di scultori, dopo gli studi all'Accademia di belle arti di Napoli, dove fu allievo di Giuseppe Capogrossi, visse a Nove, Panevėžys (Lituania) e in diverse città dell'Italia meridionale, dove affiancò all'attività artistica quella di insegnante. Divenne anche docente di Plastica ornamentale all'Accademia di belle arti di Frosinone[1][2].

Produzione artistica[modifica | modifica wikitesto]

Si orientò fin da giovane verso stilizzazioni pittoriche delle onde solari con linee rettilinee e serpentine, creste e fiamme, realizzate sia su quadro che su ceramica. Pur essendo questo filone determinato principalmente dalla volontà di distanziarsi dal panorama artistico dei suoi anni, Patroni riuscì comunque a ritagliarsi un certo successo espositivo, soprattutto negli anni novanta[3].

Artista poliedrico, si cimentò anche nella pittura e nella medaglistica[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sergio De Nicola, Maratea, Pellegrini Editore, 2005, p. 152, ISBN 9788881012695.
  2. ^ Vincenzo Dino Patroni, su archivioceramica.com. URL consultato il 17 novembre 2015.
  3. ^ Giorgio Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900, Generazione Anni Quaranta (Tomo II), Bora, 2009, pp. 1217-1219, ISBN 888860054X.