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Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche.
Fu allievo e amico del pittore Pieter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e, in parte, lo stile.
Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.
Il 3 ottobre 1621 partì dalla città natale alla volta dell'Italia con prima tappa a Genova. Presentato alla migliore aristocrazia cittadina, ebbe modo di ritrarre alcuni esponenti delle più facoltose famiglie del patriziato locale (Spinola, Durazzo, Lomellini, Doria, Brignole etc.); il suo immediato successo è dovuto in modo particolare alla fama di Rubens, che era vissuto ed aveva lavorato molto a Genova, e di cui van Dyck era visto come il nuovo rappresentante e continuatore.
Simone Martini (Siena, 1284 circa – Avignone, 1344), è stato un pittore e miniatore italiano, considerato indiscutibilmente uno dei maestri della scuola senese e sicuramente uno dei maggiori e più influenti artisti del Trecento italiano, l'unico in grado di contendere lo scettro a Giotto. La sua formazione avvenne, probabilmente, nella bottega di Duccio di Buoninsegna e presto si distinse in un'opera pubblica di grande impegno, la Maestà del Palazzo Pubblico di Siena (1312-1313). Chiamato ad Assisi dal papa, affrescò la Cappella di San Martino nella basilica inferiore di San Francesco, in cui l'artista si aggiornò nella solida intelaiatura architettonica realistica e il gioco illusionistico di luci ed ombre con attenzione alle vere fonti di luce. Creatore di mondi fiabeschi e ideali, fu ad Avignone dove il suo stile influenzò una vasta cerchia di pittori, fornendo la base a quello che sarà, di lì a poco, il gotico cortese diffuso in tutta Europa.
«L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa. (Roberto Longhi)»
Report generato il 2017-10-29
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Michelangelo Buonarroti (Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano.
Protagonista del Rinascimento, fu riconosciuto già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di sempre.
Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu nell'insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale: il David, la Pietà o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo.
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo.
Il manierismo è una corrente artistica prima italiana e poi europea del XVI secolo. Il significato di "maniera", positivo nell'opera di Vasari, venne poi trasformato in "manierismo" nei secoli XVII e XVIII, assumendo una connotazione negativa: i "manieristi" erano infatti quegli artisti che avevano smesso di prendere a modello la natura, secondo l'ideale rinascimentale, ispirandosi esclusivamente alle opere altrui. Per assistere a un cambiamento di rotta sul giudizio di questa fase si dovette attendere il primo Novecento, quando si iniziò a guardare al manierismo (termine ormai consolidato) con un'altra luce, che evidenziava le componenti anticlassiche di tale movimento e la loro straordinaria modernità.
Il Museo Nazionale Iracheno è il principale museo di Baghdad, capitale dell'Iraq. Fu creato dall'avventuriera e scrittrice britannica Gertrude Bell e aperto poco prima della sua morte nel 1926. A causa delle ricchezze archeologiche della Mesopotamia, le collezioni del museo sono tra le più importanti al mondo, con alcuni reperti che risalgono a più di 5000 anni fa, suddivisi in 28 tra gallerie e sale. Chiuso nel 1991 durante la guerra del Golfo, il museo non fu mai riaperto sotto il regime di Saddam Hussein. Durante la Guerra in Iraq, sebbene non subì bombardamenti, fu soggetto a diversi saccheggi tra l'8 e il 12 aprile 2003, al momento della presa di Bagdad da parte delle truppe statunitensi, che furono criticate per non aver protetto le collezioni del museo. Molte opere vennero recuparate in seguito, permettendo una riapertura, seppure temporanea, nel dicembre 2008.
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