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Judo ai Giochi della XXX Olimpiade

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Voce principale: Giochi della XXX Olimpiade.
Judo a
Londra 2012
Uomini Donne
  60 kg     48 kg  
66 kg 52 kg
73 kg 57 kg
81 kg 63 kg
90 kg 70 kg
100 kg 78 kg
+100 kg +78 kg
ExCel Exhibition Centre

Le prove di judo ai Giochi di Londra si sono svolte tra il 28 luglio e il 3 agosto 2012 all'ExCeL Exhibition Centre. Il programma prevedeva 14 eventi, di cui sette maschili e sette femminili. Hanno partecipato 387 concorrenti provenienti da 135 paesi, tra cui Wojdan Shaherkani, la prima donna a rappresentare l'Arabia Saudita ai Giochi Olimpici.

La Russia, allenata dall'italiano Ezio Gamba[1], ha avuto i migliori risultati con tre medaglie d'oro, un argento e un bronzo, tutte nelle categorie maschili.

Il Giappone, patria del Judo e nazione dominante nello sport per decenni, ha avuto il peggior risultato: da otto medaglie d'oro ad Atene nel 2004 e quattro medaglie d'oro a Pechino nel 2008, a Londra ha vinto solo un oro solamente. Per la prima volta dal 1964, nessun atleta giapponese ha vinto l'oro nelle categorie maschili. In questa edizione hanno raggiunto per la prima volta il podio atleti di Ungheria (Éva Csernoviczki bronzo), Slovenia (Urška Žolnir oro nei -63 kg) e Colombia (Yuri Alvear).

Qualificazioni

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Lo stesso argomento in dettaglio: Judo ai Giochi della XXX Olimpiade - Qualificazioni.

Per le qualificazioni olimpiche, la IJF si è basata sui propri ranking mondiali ufficiali al 1º maggio 2012.

Judo al Londra 2012
Lug/Ago'12 28 29 30 31 01 02 03 Totale
Uomini 60 kg 66 kg 73 kg 81 kg 90 kg 100 kg +100 kg 7
Donne 48 kg 52 kg 57 kg 63 kg 70 kg 78 kg +78 kg 7
Totale 2 2 2 2 2 2 2 14
       Qualificazioni        FINALI
Evento Oro Argento Bronzo
fino a 60 kg (pesi super-leggeri)
(dettagli)
Russia (bandiera) Arsen Galstyan Giappone (bandiera) Hiroaki Hiraoka Brasile (bandiera) Felipe Kitadai
Uzbekistan (bandiera) Rishod Sobirov
fino a 66 kg (pesi mezzo-leggeri)
(dettagli)
Georgia (bandiera) Lasha Shavdatuashvili Ungheria (bandiera) Miklós Ungvári Giappone (bandiera) Masashi Ebinuma
Corea del Sud (bandiera) Cho Jun-Ho
fino a 73 kg (pesi leggeri)
(dettagli)
Russia (bandiera) Mansur Isaev Giappone (bandiera) Riki Nakaya Francia (bandiera) Ugo Legrand
Mongolia (bandiera) Sainjargal Nyam-Ochir
fino a 81 kg (pesi medio-leggeri)
(dettagli)
Corea del Sud (bandiera) Kim Jae-Bum Germania (bandiera) Ole Bischof Russia (bandiera) Ivan Nifontov
Canada (bandiera) Antoine Valois-Fortier
fino a 90 kg (pesi medi)
(dettagli)
Corea del Sud (bandiera) Song Dae-Nam Cuba (bandiera) Asley González Grecia (bandiera) Īlias Īliadīs
Giappone (bandiera) Masashi Nishiyama
fino a 100 kg (pesi medio-massimi)
(dettagli)
Russia (bandiera) Tagir Chajbulaev Mongolia (bandiera) Naidangiin Tüvshinbayar Germania (bandiera) Dimitri Peters
Paesi Bassi (bandiera) Henk Grol
oltre 100 kg (pesi massimi)
(dettagli)
Francia (bandiera) Teddy Riner Russia (bandiera) Aleksandr Michajlin Germania (bandiera) Andreas Tölzer
Brasile (bandiera) Rafael Silva
Evento Oro Argento Bronzo
fino a 48 kg (pesi super-leggeri)
(dettagli)
Brasile (bandiera) Sarah Menezes Romania (bandiera) Alina Dumitru Ungheria (bandiera) Éva Csernoviczki
Belgio (bandiera) Charline van Snick
fino a 52 kg (pesi mezzo-leggeri)
(dettagli)
Corea del Nord (bandiera) An Kum Ae Cuba (bandiera) Yanet Bermoy Acosta Italia (bandiera) Rosalba Forciniti
Francia (bandiera) Priscilla Gneto
fino a 57 kg (pesi leggeri)
(dettagli)
Giappone (bandiera) Kaori Matsumoto Romania (bandiera) Corina Căprioriu Francia (bandiera) Automne Pavia
Stati Uniti (bandiera) Marti Malloy
fino a 63 kg (pesi medio-leggeri)
(dettagli)
Slovenia (bandiera) Urška Žolnir Cina (bandiera) Xu Lili Giappone (bandiera) Yoshie Ueno
Francia (bandiera) Gévrise Émane
fino a 70 kg (pesi medi)
(dettagli)
Francia (bandiera) Lucie Decosse Germania (bandiera) Kerstin Thiele Colombia (bandiera) Yuri Alvear
Paesi Bassi (bandiera) Edith Bosch
fino a 78 kg (pesi medio-massimi)
(dettagli)
Stati Uniti (bandiera) Kayla Harrison Regno Unito (bandiera) Gemma Gibbons Francia (bandiera) Audrey Tcheuméo
Brasile (bandiera) Mayra Aguiar
oltre 78 kg (pesi massimi)
(dettagli)
Cuba (bandiera) Idalys Ortiz Giappone (bandiera) Mika Sugimoto Regno Unito (bandiera)Karina Bryant
Cina (bandiera) Tong Wen
Posizione Paese Totale
1 Russia (bandiera) Russia 3 1 1 5
2 Francia (bandiera) Francia 2 0 5 7
3 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 2 0 1 3
4 Giappone (bandiera) Giappone 1 3 3 7
5 Cuba (bandiera) Cuba 1 2 0 3
6 Brasile (bandiera) Brasile 1 0 3 4
7 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 1 0 1 2
8 Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord 1 0 0 1
Slovenia (bandiera) Slovenia 1 0 0 1
Georgia (bandiera) Georgia 1 0 0 1
11 Germania (bandiera) Germania 0 2 2 4
12 Romania (bandiera) Romania 0 2 0 2
13 Gran Bretagna (bandiera) Gran Bretagna 0 1 1 2
Ungheria (bandiera) Ungheria 0 1 1 2
Mongolia (bandiera) Mongolia 0 1 1 2
Cina (bandiera) Cina 0 1 1 2
17 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 0 0 2 1
18 Belgio (bandiera) Belgio 0 0 1 1
Italia (bandiera) Italia 0 0 1 1
Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan 0 0 1 1
Canada (bandiera) Canada 0 0 1 1
Colombia (bandiera) Colombia 0 0 1 1
Grecia (bandiera) Grecia 0 0 1 1
Totale 14 14 28 56
Wojdan Shaherkani prima judoka e atleta donna dell'Arabia Saudita.

Le gare olimpiche di judo hanno visto la presenza del presidente François Hollande e soprattutto di Vladimir Putin e David Cameron. Il presidente russo non veniva in visita ufficiale in Gran Bretagna da sette anni[2]. Grande risalto mediatico e politico ha avuto la partecipazione al torneo dell'atleta saudita Wojdan Shaherkani, poiché in Arabia Saudita le donne non possono partecipare e competere negli sport. Il governo saudita ha ceduto alle pressioni internazionali e delle attiviste per i diritti delle donne per includere le donne nello sport[3][4]. Il Comitato Olimpico dell'Arabia Saudita ha scelto di non promuovere la partecipazione di Shahrkhani e di obbligare l'atleta a rispettare la sharia per quanto riguarda l'abbigliamento. Il 30 luglio, Shahrkhani minaccia il ritiro dalla gara se non le verrà concesso di indossare il velo durante il periodo delle gare[5]. Suo padre ha chiarito che vuole che la figlia competa per fare la "nuova storia delle donne saudite", ma non senza hijab[6]. Il giorno dopo il CIO e la International Judo Federation ha annunciato che l'accordo era stato raggiunto su l'hijab che avrebbe potuto indossare. Il progetto concordato è stato una copertura aderente dei capelli, piuttosto che il velo più comune che tende intorno al collo e sotto il mento.[7] Ha incontrato al primo turno la portoricana Melissa Mojica uscendo sconfitta da questa in 82 secondi[8].

Durante i sette giorni di gara si sono dati 573 shido e 204 ippon su 429 incontri disputati nel Torneo di Judo ai Giochi Olimpici di Londra 2012[9].

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