Indice di presenza mafiosa
L’indice di presenza mafiosa (in acronimo IPM), è un indicatore statistico elaborato all'interno del Progetto PON – Gli investimenti delle mafie nel 2013 dal centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica di Milano, concepito per misurare la presenza della mafia in Italia sul territorio nazionale.
Parametri e criteri di calcolo
[modifica | modifica wikitesto]L'indice di presenza mafiosa è il risultato della combinazione tra:
- Omicidi e tentati omicidi di stampo mafioso, 2004-2011, fonte SDI;
- Persone denunciate per associazione mafiosa, 2004-2011, fonte SDI;
- Comuni e pubbliche amministrazioni sciolte per infiltrazione mafiosa, 2000- 2012 (agosto), fonte Ministero dell’Interno;
- Beni confiscati alla criminalità organizzata, 2000-2011, fonte ANBSC e Agenzia del Demanio;
- Gruppi attivi riportati nelle relazioni DIA e DNA, 2000-2011, fonte DIA e DNA.
Attraverso l'indice di presenza mafiosa così elaborato si è riscontrata una presenza di criminalità organizzata mafiosa in tutte le regioni del paese con poche aree che hanno fatto registrare valori pari a zero.
Di seguito le regioni ad alta densità mafiosa in ordine decrescente secondo l'indice di presenza mafiosa (2011):
- Campania: 53,21
- Calabria: 41,76
- Sicilia: 31,80
- Lombardia: 24,34
- Lazio: 23,83
- Piemonte: 22,44
- Liguria: 10,11
- Basilicata: 5,32
- Puglia: 4,17
- Toscana: 2,16
- Umbria: 1,68
- Emilia Romagna: 1,44
- Abruzzo: 0.74
- Sardegna: 0,70
- Marche: 0,67
- Valle D'Aosta: 0,57
- Friuli Venezia Giulia: 0,42
- Veneto:0,41
- Trentino Alto Adige: 0,37
- Molise: 0,31
Province ad alta intensità mafiosa
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco decrescente delle province con il più alto indice di presenza mafiosa (2011):
- Reggio Calabria: 101,57
- Palermo: 94,25
- Vibo Valentia: 60,36
- Torino: 58,20
- Napoli: 57,30
- Caltanissetta: 53,18
- Crotone: 44,24
- Catanzaro: 35,73
- Catania: 28,85
- Trapani: 27,86
- Agrigento: 25,3