Giuseppe Zucca

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Giuseppe Zucca (Messina, 1887Roma, 1959) è stato uno scrittore e sceneggiatore italiano.[1][2]

Esordì come illustratore di giornali e riviste negli anni dieci del XX secolo; nel 1919 pubblicò una raccolta di poesie con l'editore A.F. Formìggini per il quale nel 1920 pubblicò anche il volume La piega nei calzoni - stacco qualche pagina gaia dal mio taccuino di guerra all'interno della collana Simpaticissima. Nel 1926 fonda a Roma una propria casa editrice, le Edizioni d'arte Fauno, e pubblica la collana Serie del Fauno Giallo, all'interno del quale pubblica autori umoristici italiani.[1][2]

L'editore Angelo Fortunato Formiggini gli affida nel 1934 la direzione del mensile L'Italia che scrive che abbandona l'anno successivo per divergenze con l'editore stesso sull'impostazione della testata. Lo stesso anno fonda poi una propria casa di produzione cinematografica, la Fauno Film, dedicandosi fino alla fine degli anni quaranta alla produzione e alla sceneggiatura di film. Nel 1957 pubblica la sua ultima raccolta di racconti, Difficile conversare coi ragni.[1][2]

  • Io (1919)
  • La piega nei calzoni - stacco qualche pagina gaia dal mio taccuino di guerra (1920)
  • Una tovaglia per 24 (1920)
  • Il bollettino della bellezza (1920)
  • Il morbo della virtù (1922)
  • Gas esilaranti - taccuino della guerra burlona (1922)
  • Lethe in bottiglia (1923)
  • Poesie 1912-1922 (1923)
  • Confidenzialmente, discorsi senza pudore (1924)
  • Il paese di madreperla (1926)
  • L'uovo dell'amazzone (1926)
  • I cavalieri del tartufo (1927)
  • L'isola degli amici (1928)
  • Difficile conversare coi ragni (1957)

Sceneggiatore

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  1. ^ a b c Zucca, Giuseppe nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato l'8 giugno 2022.
  2. ^ a b c FFF - Giuseppe ZUCCA, su www.lfb.it. URL consultato il 6 giugno 2022.

Collegamenti esterni

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