Wikipedia:Oracolo/Archivio/Maggio 2008 (3/4)

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Costa Smeralda[modifica wikitesto]

Salve, la "Servizi Consortili Costa Smeralda S.p.A. con sede in Località Porto Cervo, Arzachena (OT), è titolare dei diritti sul marchio “Costa Smeralda”, noto in tutto il mondo. Sottolineiamo che l’art. 10 del Regolamento sul marchio comunitario n. 40/1994 stabilisce che: “se la riproduzione di un marchio comunitario in un dizionario, in un’enciclopedia o in un’analoga opera di consultazione dà l’impressione che esso costituisca il nome generico dei prodotti o dei servizi per i quali è registrato il marchio, su richiesta del titolare del marchio comunitario l’editore dell’opera provvede affinché al più tardi nella riedizione successiva dell’opera la riproduzione del marchio sia corredata dell’indicazione che si tratta di un marchio registrato”. Di conseguenza, intendiamo avvalerci della facoltà conferita dal legislatore al titolare dei marchi comunitari, chiedendo che venga apposto accanto alla dicitura “Costa Smeralda” utilizzata nelle vostre pubblicazioni il simbolo ® di marchio registrato, al fine di rendere noto ai lettori che il segno in questione è un marchio da noi registrato e non un segno puramente generico descrittivo di una zona territoriale. Per maggiori informazioni potete contattarci al seguente indirizzo e-mail: info@consorziocostasmeralda.com --217.59.37.130 (msg) 11:09, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Controproposta. Tutte le volte che troviamo Costa Smeralda in una voce di wikipedia, lo cancelliamo ---Klaudio (parla) 11:18, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
quoto Klaudio. Se mi date l'ok inizio subito. --Hal8999 (msg) 11:19, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Costa smeralda è una indicazione geografica e, in quanto tale, dubito fortemente che possa essere soggetta a copyright. Se lo fosse fatemi un fischio che domani metto sotto copyright maremma, chianti, Firenze, fiume Arno, colosseo, foro romano ecc ecc --Un oracoletto che trova la succitata ingiunzione decisamente ilare 11:38, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Una località geografica sotto copyright?O_o Che fine avrebbe fatto la concezione di "demanio pubblico"? Se fosse stato possibile una cosa del genere credo si possa procedere legalmente (chissà quanti articoli del codice civile violi un assurdità del genere...)--AnjaManix (msg) 13:43, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Mah, stando a quel che scrivono sul loro sito trattasi di marchio registrato, di cui molti si servono abusivamente per definire una zona di territorio che è soggetta a proprietà privata dei componenti il consorzio stesso. Quindi propriamente "costa smeralda" sarebbe, stando a queste premesse, solo ed esclusivamente l'insieme delle suddette proprietà private, e "costa smeralda" sarebbe il nome che le definisce, ovvero il marchio d'impresa. Come tale propongo di espungerlo da qualsiasi voce lo contenga.--Antiedipo (msg) 14:42, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
"Costa Smeralda", intesa nella stretta accezione dell'insieme delle proprietà private dei componenti del consorzio, è marchio registrato. Le parole "Costa Smeralda", come termine indicativo invalso nell'uso comune a funzione di mero descrittivo territoriale, è invece un lemma geografico, e non il marchio relativo ad un determinato "prodotto o servizio". Quindi, se noi creiamo la voce "Consorzio Costa Smeralda" dovremmo ovviamente indicare sempre la presenza del "marchio" sul "Costa Smeralda". Se noi invece (come facciamo) forniamo al contrario una mera informazione di localizzazione geografica descrittiva su "Dove è situato lo spazio geografico comunemente noto come costa smeralda ?", non violiamo nessun marchio relativo allo sfruttamento commerciale di un prodotto o servizio, perchè non ci riferiamo ad un prodotto od un servizio, ma stiamo utilizzando un'espressione linguistica relativa ad un processo di georeferenziazione descrittiva convenzionale. Questo se gli va bene. Se invece il consorzio vuole attivare gli avvocati contro la WMF, quoto Klaudio. Anzi, siamo immediatamente obbligati a cancellare a vista da Wikipedia (in ogni versione) la dizione Costa Smeralda (tm o non tm), per il semplice fatto che il possessore del marchio ne ha rifiutato l'uso ai termini della GFDL (impedendone la riproduzione, il riutilizzo, etc.). Quindi, dobbiamo immediatamente togliere e rollbackare a vista ogni riferimento diretto ed indiretto alla Costa Smeralda, ora e per sempre, da tutte le edizioni mondiali di Wikipedia. In questo caso, complimenti vivissimi per l'intelligente mossa di promozione del turismo locale appena messa in atto dal Consorzio ! Chissà se tutti i soci del consorzio condividono l'idea di "castrarsi" via di colpo il flusso informativo-turistico/promozionale internazionale che gli arriva tramite la più grande enciclopedia mondiale... :-) Veneziano- dai, parliamone! 15:49, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Cerco di capire bene quello che dice quel numero anonimo che ci carica a "salve" (come si usa evidentemente nei testi formali e di disfida legale):

- "...la "Servizi Consortili Costa Smeralda S.p.A. con sede in Località Porto Cervo, Arzachena (OT), è titolare ..." - io vedo "217.59.37.130". Quindi fino a prova contraria il mittente NON è la "Servizi et c. S.p.A.", bensì il "burlone 217.59.37.130".

- "Noto in tutto il mondo" - che cosa ci vogliono dire queste sacre parole? Se l'innominabile costa fosse meno famosa, non varrebbe il diritto del marchio? Probabilmente è vero il contrario...

"se la riproduzione bla bla bla dà l’impressione che esso costituisca il nome generico dei prodotti o dei servizi per i quali è registrato il marchio..." - Esiste veramente da qualche parte nella WP italiana un articolo nel quale si parli di quei prodotti o di quei servizi? Dovrebbe essere però quel consorzio (o burlone che sia) a dimostrarlo; infatti pare che in articoli come quello sulla Costa Smeralda non si parli ne di prodotti, ne di servizi; inoltre il consorzio lì viene descritto in modo estremamente positivo (si capisce che è il punto di vista di TUTTI i sardi...). In effetti la soluzione - sempre che il burlone dimostri di non essere solo 217.59.37.130, ma anche consorzio S.p.A. - è quella di sostituire l'articolo con uno breve senza foto e con la sola dicitura "Costa Smeralda è il nome di prodotti e di servizi che non desiderano essere nominati."

Infine credo che tra tutte le edizioni mondiali della WP sarebbe l'unico marchio contrassegnato come tale per volontà del proprietario. Chissà in quanti articoli si parla di Microsoft, di Windows, di Coca-Cola, di Fiat, di BMW. Che o non hanno paura di diventare famosi oppure ormai si sono rassegnati... Fine del gatto. BerlinerSchule (msg) 18:51, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Abbiamo moltissime voci su prodotti commerciali e non inseriamo nessuna ®. Piuttosto, dovreste rivalervi su bretoni, la floridesi e messicani che chiamano allo stesso modo parte delle loro coste. In ogni caso, se proprio volete contattarci usate l'email info-it@wikimedia.org .Cruccone (msg) 18:59, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
P.S. da un whois si evince che l'IP appartiene al consorzio. --Cruccone (msg) 19:01, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Sul loro sito leggo fra le note legali che è consentito prelevare parti (del sito) solo sotto loro autorizzazione e che le informazioni contenute non sono obbligatoriamente esatte, quindi in pratica si sta parlando solo di un sito internet come tanti e nient'altro. Ovviamente quello che dice la persona è fuori da ogni logica perchè il diritto di autore si pone sull'esatta analogia del contenzioso (famoso l'esempio di Meucci o di Tesla)e non su una parola analoga ma di contenuto completamente differente. In pratica se avevano registrato "la regione geografica costa smeralda" potevano fare quello che volevano. ad esempio se io scrivo un libro e lo chiamo "tizio è molto simpatico" e poi viene pubblicato un libro e lo chiamano "tizio è molto spiritoso" sarà cura del secondo autore riuscire a far comprendere che sono due cose differenti e se vi riesce ciccia. Vi ricordo come esempio il caso di Albano e Jackson che perse solo perché le canzoni erano davvero uguali, inutile aggiungere che querelare un luogo geografico per appropriazione di opera altrui non ha senso. (E solo nell'ipotesi che se vincesse la causa potrebbe far valere il suo diritto, sempre come esempio prima della sentenza si potevano dire tranquillamente dire che albano e Jackson avevano scritto due canzoni differenti) Un sito internet e un luogo geografico non sono neanche lontanamente la stessa cosa. Quindi fatemi capire quel sito la vuole finire in maniera pacifica o si deve fare un esposto al sindaco del luogo, ma anche avvertire tutti gli esercenti del luogo che li citeranno per danni di una somma incalcolabile?--AnjaManix (msg) 19:27, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Invece un problema c'è: sulle leggi di tutela dei marchi (ora non so l'articolo) c'è scritto espressamente che qualora il marchio diventa, da identificatore di un qualcosa, un nome comune, il titolare del segno distintivo perde i diritti all'esclusiva dello stesso. In parole povere, se Costa Smeralda diventa de facto il nome della località, e non più quello del consorzio che gestisce il tutto, il consorzio perde il valore intrinseco al marchio, in quanto tutti potrebbero utilizzarlo. Il borotalco ad esempio è uno dei marchi che ha subìto questa fine, tanto che il film di Verdone si chiama così "gratuitamente". Vedete la nostra voce marchio, quando parla di "volgarizzazione" del marchio.--Superfranz83 Scrivi qui 20:15, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Diciamo la verità, quanti di noi sapevano che Costa Smeralda era un marchio registrato? Per quanto mi riguarda io non lo sapevo, ma nemmeno le migliaia di pubblicazioni su giornali, portali turistici, depliant ecc., mai incontrato in vita mia quel nome con accluso il simboletto del marchio registrato. Secondo me ormai la Costa Smeralda è già de facto il nome della località geografica--151.74.193.72 (msg) 21:54, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
regolamento italiano
Ho letto lo statuto, quindi non era limitato ad internet (preciso), senza scopo di lucro, cercano di appropriarsi del vero termine di "costa smeralda". Vedo anche che è nato nel 1962...--AnjaManix (msg) 22:44, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Articolo 26 (Decadenza) 1. Il marchio decade: a) per volgarizzazione ai sensi dell'articolo 13, comma 4. Lo so che ci vorrebbe una consulenza legale, ma ribadisco che la volgarizzazione di quel "marchio" per me è già avvenuta.--151.74.197.193 (msg) 23:09, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
E quindi (per completezza): "Il marchio decade se, per il fatto dell'attività o dell'inattività del suo titolare sia divenuto nel commercio denominazione generica del prodotto o comunque servizio o abbia perduto la sua capacità distintiva." Mi hanno insegnato ad interpretare le leggi ma qui c'è poco da interpretare, non ho ben compreso l'anno del registro del marchio ma se fosse di decenni fa non avrebbe alcun valore giuridico, perfino nel loro sito ammettono la sconfitta--AnjaManix (msg) 03:48, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Dio esiste? --82.60.175.70 (msg) 12:13, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Vedi Esistenza di Dio --RR 12:57, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
IO sì - --KlauDIO (parla) 10:18, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
@Klaudio: Non mi convinci. Hai delle fonti oggettive che possano dimostrarlo? :) --Francesco (All your base are belong to us) 11:15, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Cmq mio cuggino mi ha detto di sì --RR 20:07, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

invece mio di cugino ha detto che una volta uno è caduto dalla moto, si è tolto il casco e gli si è aperta la testa.

eh... i grandi temi ritornano sempre...[1]

La forza del segnale[modifica wikitesto]

O potente Oracolo, la mia domanda è un po' strana e forse alquanto oziosa, ma sono di indole curiosa e se mi puoi aiutare te ne sarò grato.

Sai dirmi come mai, quando la mia auto è parcheggiata in prossimità di cancellate metalliche, il telecomando dell'apertura delle portiere sembra quasi non funzionare e ho bisogno di avvicinarmi a volte a pochi centimetri di distanza per attivarlo?


--Mgiach (msg) 14:45, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Dipende dal tipo di telecomando, ma credo che il fenomeno sia dovuto a interferenze elettromagnetiche, ovvero altre emissioni su frequenze vicine a quelle utilizzate dal telecomando. Non credo che dipenda dalle cancellate. --Antiedipo (msg) 14:59, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Da che parte sei della cancellata? Se essa si trova tra te e l'auto, è effettivamente possibile che facciano da schermo (Gabbia di Faraday), visto che mi pare che i telecomandi per auto funzionino sui 2 GHz e la lunghezza d'onda corrispondente è di 15 cm. --Francesco (All your base are belong to us) 22:05, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Lo strano è che mi sembra che succeda anche quando l'auto è dalla stessa parte. --Mgiach (msg) 21:57, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Caratteristiche strumenti misura[modifica wikitesto]

Buon giorno

Ho visionato l'enciclopedia nella ricerca di una rubrica che descrivesse in maniera semplice e chiara quali sono le caratteristiche principali che distinguono gli strumenti di misura es. Voltometro, Amperometro, Frequenziometro, ODT ecc.. ma non ho trovato niente a parte una citazione sul contachilometri.

Sarebbe interessante creare una sezione dedicata a questo e pensavo di chiedere aiuto tramite il Bar. ma prima di creare la sezione mi chiedevo se si potesse fare un sondaggio nello stesso????

cosa consigliate?????


--194.11.209.148 (msg) 16:47, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Il Bar non è un forum di discussione. Se ritieni che debba essere aggiunto qualcosa nella voce e non riesci a trovare fonti, potresti richiederlo nella pagina di discussione di quella voce. Se invece la tua è una domanda non troppo vasta, puoi porla qui.--francolucio (msg) 18:03, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Consiglio di integrare la tua idea nella pagina Strumento di misura--151.74.206.40 (msg) 18:09, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Astronomi e astrofili salentini dall'antichità al Novecento[modifica wikitesto]

Tra le voci non figurano alcuni studiosi del passato che ho individuato in una ricerca personale (perciò un lavoro originale) durata circa un decennio. Questi personaggi hanno scritto volumi e contribuito allo sviluppo dell'astronomia, ma sono stati dimenticati. In origine questo lavoro voleva essere un articolo per una rivista per ridare visibilità a figure anche sorprendenti del passato. Come devo comportarmi? Sarebbe il mio primo contributo a Wikipedia. --79.22.249.33 (msg) 20:37, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Wikipedia non è fonte primaria--151.74.193.72 (msg) 21:43, 16 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Indica bene tutte le fonti usate. Si tratta di opere scritte da questi signori? OK, citazioni precise. Indicazioni biografiche? Anche quelle hanno una fonte, vero? BerlinerSchule (msg) 14:30, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Vorrei sapere la differenza che c'è tra patrono e Copatrono. Non capisco perchè San Bernardino da Siena è definito Copatrono di Carpi (Mo) e non Patrono. Inoltre vorrei sapere perchè è stato scelto come Patrono di Carpi.

--79.33.42.50 (msg) 00:43, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Si parla di "copatrono" o "compatrono", cioè "con-patrono", quando il santo in questione è patrono con altri santi, nel tuo caso c'è anche Bernardino Realino. Solitamente questo titolo vine riservato ai patroni secondari: p.es. a Faenza la patrona è la B.V. delle Grazie, il compatrono è San Pier Damiani.
Sul perché San Bernardino da Siena sia patrono non ti so dire. Bernardino Realino gioca in casa, dunque si capisce perché è patrono. Forse San Bernardino da Siena è venuto a predicare? boh --RR 07:25, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Grazie per avermi risposto..Ho mandato questa richiesta anche ad un'associazione della mia città. Se avrò altre risposte vi saprò dire.
Ieri mi han spiegato che Bernardino da Siena andò una vola a Carpi a predicare, si fermò in casa Realino, in suo onore diversi discendenti furono chiamati Bernardino, tra i quali anche appunto Bernardino Realino.--RR 07:27, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Traslitterazione dal russo[modifica wikitesto]

Domanda per qualcuno che ne capisca di russo: Ульяна Ларионовна Семенова -> Ul'jana Larnonovna Semenova? Ma è normale che in molti nomi femminili ci sia il segno "ь" e che venga traslitterato? (es.: Татьяна Овечкина, Ольга Сухарнова...) Grazie! :) --2diPikke 11:03, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Purtroppo di russo non ci capisco niente, ma credo che la pagina Aiuto:Cirillico ti possa aiutare. --Francesco (All your base are belong to us) 11:13, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Grazie, sto chiedendo anche a loro! ;) --2diPikke 11:22, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
per quello che ne capisco di russo ti posso dire che il segno ь aggiunge una specie di pausa nella pronuncia, quindi ad esempio

Татьяна diviene tat - i - jana oppure Ольга è quasi Ol - i - ga con la i impercettibile. Magari però mi sbaglio, visto che ne so davvero poco di russo.--Soblue 13:07, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Sì va traslitterato con l'apostrofo, vedi Ь (Cirillico), nel mio orto (ebraico) si fa lo stesso con la Aleph. NB: Ларионовна è Larionovna, non Larnonovna --RR 13:08, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Grazie mille per le spiegazioni! ;) per la "и", mi sa che ero stato troppo davanti allo schermo... ;) --2diPikke 13:48, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

cerco editore rivista economica[modifica wikitesto]

tento da tempo di rintracciare un periodico con difficolta': I N M, investimenti nei nuovi mercati fall/winter 2006 vol 24 n. 2 sarei molto grato di ricevere informazioni al riguardo e in particolar modo sull'editore. grazie saluti --87.8.48.202 (msg) 11:46, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Con Google non risulta e neanche in Google Scholar (dove solitamente ci sono tutte le riviste e gli articoli contenuti. Credo che l'indicazione che dai non sia corretta --RR 13:25, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ciao, direi che è una bufala/truffa (a seconda dei punti di vista) Cash Generation Pro -- giorgio 84.221.209.152 (msg) 23:03, 13 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Frase in Latino[modifica wikitesto]

AVE ORACULUM! Mi piacerebbe sapere se sia possibile tradurre in Latino, letteralmente, la frase:

"Cosa sei venuto a fare?"

So che può semplicemente essere resa con "Perchè sei venuto?" oppure con altre modifiche, ma esite il modo di non alterarla? Ringrazio anticipatamente. --87.13.77.115 (msg) 19:54, 17 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Ad orecchium tradurrei "Quod venisti agere?". Ma apsetta la proposta di qualcuno che il latino lo sappia davvero --RR 09:53, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
La frase da tradurre non è del tutto corretta in italiano (dovrebbe essere «Che cosa sei venuto a fare?»). Quindi, la traduzione latina più fedele non dovrebbe essere grammaticalmente "perfetta"... --Guido (msg) 11:41, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Roberto ha usato il pronome relativo (quod) al posto dell'interrogativo (quid): proporrei questa traduzione: «Quid ad faciendum venisti?» (con anticipazione del pronome interrogativo rispetto alla sua naturale collocazione, nella perifrastica passiva: «Ad quid faciendum venisti?») -- Raminus «…» 16:32, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Narghilè presso bar[modifica wikitesto]

vorrei cominciare l'attivita' di fumare il narghilè presso il mio bar, dovrei chiedere il permesso che in realta' e' solo una aggiunta nel permesso del bar perche' serviro' il narghile' all'aperto. il problema e' che il comune non sa come impostarlo nel permesso. qulcuna mi aiuta per favore? --79.25.26.36 (msg) 15:09, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Credo dipenda molto da quello che ci metti dentro... --RR 20:06, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Mi pare che il problema di fondo sia che in molti comuni ancora non conoscono il principio - in vigore (fuori da certe amministrazioni pubbliche) da molto secoli - secondo il quale non è vietato tutto quello che non è permesso, ma è (solo) permesso tutto quello che non è vietato. Quello è una roba che si fuma? Io sarei contrario, ma qui conta il tuo comune - può dimostrare con un qualche articolo, ordinanza o simile che in passato sia stato proibito o subordinato a permesso quello strumento fumante lì? No? E allora usalo e fallo usare ai tuoi clienti. Osservando le norme igieniche (anche quelle: se esistono) e emettendo il regolare scontrino fiscale. Nessun comune può permetterti qualchecosa che non è vietato. Ma non tutti i pubblici ufficiali lo sanno. BerlinerSchule (msg) 16:25, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]


scustemi, passavo di qui e vorrei ricordare a tutti che nei narghilè di solito si usa comunissimo tabacco in vendita presso ogni tabaccheria. Non so' se per rivendere tale tabacco ci voglia un permesso speciale, ma non credo sia un problema (a parte il prezzo chiaramente maggiorato)

Se poi si vuole usare tabacco di origine diversa, magari importato dalla turchia o altro... forse potrebbero esserci problemi con tasse/permessi

Participi passati[modifica wikitesto]

Qualche opinione circa il participio passato dei verbi dirimere e splendere? --80.180.76.246 (msg) 17:51, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

la crusca dice
  • per dirimere: non in uso
  • per splendere: splenduto in disuso

vedi qua--Soblue 18:17, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Diconsi anche verbi difettivi, che mancano di participio passato e di conseguenza di tempi composti. --Gliu 18:18, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Questo mi incoraggia a confessarVi che da anni cerco il participio passato di "soccombere". Conosco bene la risposta della Crusca, ma non la trovo del tutto soddisfacente... BerlinerSchule (msg) 18:44, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Se la ricerca di participi passati inusitati ti affascina, ti suggerisco anche la ricertca del participio di prudere. --Guido (msg) 19:29, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ovvio: "gratto (adesso, in quanto prima...). No, non cerco in generale i participi mancanti; mi serve solo ogni tanto quello di soccombere e spero di trovare, prima o poi, una proposta soddisfacente (sia "soccombuto" che "soccunto" non hanno dato risultati apprezzabili). BerlinerSchule (msg) 19:41, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
(confermo soccombuto, su old.demauroparavia.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).) --RR 20:05, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Sono contento che uno dei tanti dizionari abbia il coraggio... BerlinerSchule (msg) 20:55, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Perchè si prende l'influenza col freddo?[modifica wikitesto]

Per quanto ne so io, l'influenza e le altre malattie sono prese a causa dei virus che possiamo prendere grazie a vari fattori. Dunque influenza, polmonite, bronchinte, in dose approssimativa, sono tutte causate da virus.

Ma quello che non ho capito è, se il nostro corpo è per giunta impermeabile, perchè una prolungata esposizione al freddo, oppure girare coi capelli bagnati provoca tosse, mal di testa, polmoniti, influenza? Cosa succede? --87.12.139.144 (msg) 20:22, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Le mie ossa dicono che tenere i capelli bagnati provochi soltanto un dolore acuto alla cervicale, e che non dipenda dal freddo (perché può dare fastidio persino d'estate). La tradizione suggerisce invece che l'esposizione al freddo non provochi direttamente una malattia, ma indebolisca le difese e renda più facile a virus e company di entrare e far danni. Ma attenderei un parere più esperto. Dottoreee...! --Austroungarika ¡sueña conmigo! 20:43, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]


Bene, aspettiamo...

Il nostro corpo NON è impermeabile. Inoltre, per quello che ne so', attraverso la respirazione o l'ingestione di cibi, siamo continuamente presi di mira da potenziali virus/batterei in grado di provocare infezioni, che pero' vengono efficacemente contrastate per la maggior parte delle volte dal nostro sistema immunitario. Non ne son sicuro, ma credo che abbassando la temperatura corporea nelle zone dove le difese immunitarie controllano l'ingresso degli agenti patogeni, come nel cavo orale o nel naso, tali difese diventino meno efficaci, consentendo di aggirarle. Comunque, lascio la parola a chi è piu' informato...

  1. con il freddo i virus vivono più a lungo e le possibilità di ammalarsi aumentano
  2. con i capelli bagnati i vasi sanguigni della testa si rimpiccioliscono (a causa della differenza di temperatura) e viene il mal di testa.

(Detto in maniera molto poco tecnica :) ) --AnjaManix (msg) 00:01, 27 mag 2008 (CEST)[rispondi]


// Vi dico anche la mia. Per sentito dire e devo anche confermare per mia esperienza diretta, d'inverno quindi con il freddo, le difese immunitarie si indeboliscono perche' anche impegnate a fronteggiare l'aggressione ed il disagio che il freddo stesso provoca nel nostro corpo. Questo rende piu' difficoltoso per il nostro sistema immunitario combattere il virus.

Nel mio caso, caso molto particolare condiviso da una minoranza di persone che come me vive a piedi nudi tutto l'anno, ho ormai maturato una resistenza al freddo al punto che riesco a non sentire disagio anche se vado vestito leggero d'inverno. In questa situazione, da quando ho iniziato ad andare scalzo per tutti i 365 giorni dell'anno, non ho piu' preso l'influenza o meglio, ad essere preciso, non posso dire di non averla presa perche' ci sono stati dei giorni in cui mi sono sentito con i sintomi addosso (testa pesante, raffreddore, etc. etc.) ma mi e' durata sempre non piu' di 24 ore. Il virus cioe', se decide di attaccarmi non posso evitarlo, ma a me, da quando ho maturato questa resistenza al freddo, l'influenza sembra come se riuscissi a debellarla subito. //

Sottolineo l'intervento precedente. Anche se è opinione comune che il freddo porti malattie (difatti si parla di raffreddore), in effetti non è così. Le malattie delle stagioni invernali dipendono da batteri e da virus. Il freddo anzi, in genere, blocca la proliferazione di essi, non peraltro noi usiamo frigoriferi per conservare meglio e più a lungo gli alimenti deperibili. Allora se le malattie da raffreddamento si diffondono soprattutto nei periodi freddi, ciò è dovuto unicamente al fatto che proprio per il freddo si tende a stare in ambienti chiusi, che si aerano poco per non far uscire il calore, e dove ci si ritrova tutti quanti, visto che fuori fa freddo; quindi questi ambienti diventano un luogo privilegiato per batteri e virus che così proliferano (visto che la temperatura è calda) e si diffondono fra tutti i presenti. Mezzi pubblici, scuole, uffici, negozi diventano i luoghi dove si ricevono, si diffondono e si passano ad altri virus e batteri. Se tu abiti da solo, in un appartamento freddo, possibilmente aerato, o lavori all'aperto (io l'ho fatto in passato: inverni interi in un cantiere all'aria aperta, al freddo, nel fango, e sotto la pioggia), stai sicuro che o non ti ammali per niente, o se ti becchi qualcosa sarà ben poca cosa rispetto a quello che ti prenderesti se stessi in un luogo chiuso e riscaldato! Altro discorso è naturalmente il fisico che con il progredire dell'età non può più essere lo stesso nè reagire come quando si aveva 20 anni. Allora un vecchietto se lo metti al freddo ed umido si aggraverà, non starà meglio, ma perchè ha un organismo indebolito e che non è più perfettamente funzionante. E così i capelli bagnati, o il vento freddo: ti possono portare dolori, crampi, acciacchi e quant'altro; ma questi sono mali che non derivano da batteri! Bisogna saper distinguere le situazioni. Chiaro ora? --Denghiù (msg) 11:26, 4 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Qualche informazione si trova qui dove spiega che studi dimostrano che c'è una correlazione tra freddo e sintomatolgie influenzali (anche se le ragioni di queste correlazioni sono non chiare).--Pokipsy76 (msg) 12:58, 4 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Senza grassi idrogenati[modifica wikitesto]

Ciao, ma è legale su un'etichetta (di biscotti) scrivere negli ingredienti che è presente la margarina e grassi vegetali e poi sotto scrivere che il prodotto è senza grassi idrogenati? Se mi ricordo bene la margarina è ottenuta idrogenando i grassi, o sbaglio? Daniele1090 (msg) 22:37, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Secondo la nostra voce margarina, non è detto che vengano usati grassi idrogenati per produrre la margarina. È infatti un'emulsione (come la maionese, per intenderci). --Francesco (All your base are belong to us) 12:38, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Un mio amico è sempre timido e a scuola quando parla davanti agli altri diventa rosso come un pomodoro.Mi ha chiesto se si può rimediare a tali inconvenienti usando qualche medicinale ma non sò consigliarli nulla. 87.15.200.201 (msg) 16:32, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Caro il mio contimido (in quanto uno dei due), prima di tutto è sempre utile essere in due per vincere la timidezza, perciö siete sulla strada giusta. Poi vi mettete davanti ad un computer - molto indicato uno che sia collegato al mondo e possibilmente tramite il numero IP 87.15.200.201 - ed imparate a firmare, come è scritto nelle istruzioni... BerlinerSchule (msg) 16:30, 19 mag 2008 (CEST)87.15.200.201 (msg) 16:31, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Qui su Wikipedia nessuno consiglierà mai un medicinale, nemmeno per una malattia vera e propria: Wikipedia non dà consigli medici. Ma la timidezza non è in sé una malattia. La voce timidezza qui su WP non è un gran che, ma ci sono due riferimenti bibliografici e un link esterno che potrebbero essere interessanti da leggere. Inoltre, se il problema del tuo amico è soprattutto a scuola, credo che la lettura del bellissimo libro di Daniel Pennac "Diario di scuola", anche se non riguarda espressamente la timidezza ma altri generi di difficoltà nella vita scolastica, non potrà che essere utile. --Guido (msg) 17:23, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Medicinali per vincere la timidezza non mi risulta ce ne siano, non è mica una malattia. Come sostanze psicotrope in tal senso ci sarebbero stimolanti come l'alcool etilico o le anfetamine, usate soprattutto da adolescenti proprio per "lasciarsi andare", ma dati gli effetti devastanti sull'organismo e la psiche a medio e lungo termine ovviamente non è il caso (oltre che essere illegali le seconde).
Se la cosa è veramente garve e uno ha soldi e tempo da perdere può provare con una consulenza da uno psicologo. Senza scendere in una vera e propria psicoterapia, nella maggior parte delle scuole del nostro paese c'è cmq uno psicologo di riferimento gratuito.
Un utile esercizio che non costa niente, anche se un può sembrare ridicolo, è esercitarsi a fissarsi negli occhi allo specchio, parlandosi o stando in silenzio per lungo tempo (ti assicuro che è difficile).
Infine, ovviamente, è fondamentale cercare di instaurare legami di amicizia con pari (cioè ragazzi/e come te), abbassa notevolmente le 'difese sociali' che tutti, specialmente i timidi, erigiamo attorno a noi--RR 18:56, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Nessun farmaco (quelli che si dice aiutino a vincere la timidezza fanno malissimo all'organismo e non vincono un bel nulla, perché dopo ritorni timido peggio di prima), rivolgersi allo psicologo solo nei casi più gravi, ma tanti consigli, quando devi compiere un azione che ti imbarazza (tipo salurare una ragazza) prima pensala nella tua mente e poi compila, l'effetto sorprenderà, se devi parlare al pubblico non guardare nessuno ma ammira il vuoto, se parli con qualcuno non incorciare mai braccia e gambe (è un segno del fatto che non vuoi aprirti a nessunoi, della tua chiusura e della tua timidezza) e tanti altri, funzionano. Ricorda: nessuno è migliore di te perché sei unico, trova del positivo in quello che fai e in quello che sei, non avere paura degli altri perché sono uguali a te con le tue stesse identiche paure. Saluti--AnjaManix (msg) 22:20, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Carlo Conti Bimbo Star[modifica wikitesto]

Sapete scrivermi in che anno Carlo Conti ha presentato il festival per ragazzi Bimbo Star visto su Junior TV, con padrino Margherito ovvero, Luca Simon Boccanegra, Sandra Milo, Lino Banfi etc. dal Tendone di Fiabilandia, il parco divertimento di Rivazzurra di Rimini? Questa data manca nel suo curriculum su Wikipedia ma è significativa per me in quanto fan di Carlo Conti. Proprio in quell'anno Carlo Conti vince con il suo programma per ragazzi su Junior TV il premio di TV sorrisi e canzoni e inizia la sua prospera carriera di conduttore televisivo Rai. Confido in voi in una risposta e in un aggiornamento nel suo curriculum. Grazie, Matteo di Milano. --62.101.126.234 (msg) 19:54, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Qui dice che è il 1993 --Ginosal Cicoria! 18:06, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Esercito antico[modifica wikitesto]

Scusate,ho una domanda da farvi:qualcuno sà dirmi quante persone c'erano nell'esercito dell'impero romano?Grazie in anticipo.


--Jurassic (msg) 10:18, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

All'epoca di Augusto circa 140000 - --Klaudio (parla) 12:01, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
All'epoca di Augusto c'erano 28 legioni di 6000 uomini ciascuna circa, per un totale di circa 165000 uomini; a questi vanno aggiunti gli ausiliari, per un totale di 335000 uomini. --Panairjdde = p.a.d.r. - m.o.i. = 18:48, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Torre di Pisa[modifica wikitesto]

Pechè la torre di Pisa non cade? --BC95mt 16:27, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Perché non pende poi così tanto. --Francesco (All your base are belong to us) 16:36, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Per far dispetto ai livornesi. --Guido (msg) 16:54, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
perchè la perpendicolare partente dal centro dell'ultimo anello non esce dalla circonferenza della base.--KAI40 (msg) 17:49, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ma non è vero, innioranti! È grazie agli operai del Servizio Torri! L'oracolo sapienterrimo
@KAI40: Uhm, può essere vero, ma non vuol dire niente. Potrebbe cadere lo stesso anche se fosse così, e non cadere anche se così non fosse. Piuttosto la perpendicolare del centro di massa della torre non esce dalla circonferenza della base. --L'Oracolo pignolo 17:54, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Non cade perche da trent'anni un gruppo di turisti vittima di uno scherzo di Tognazzi e compagnia (amici miei) sono li sotto a spingerla con la forza delle braccia! Francescoif--89.97.102.211 (msg) 18:42, 20 mag 2008 (CEST) Ops scusate...sono quelli del servizio torri...chiedo perdona all'oracolo sapienterrimo. francescoif--89.97.102.211 (msg) 18:44, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Perdonato, ma a patto che offri un dono di un cubito quadrato di lasagne. L'oracolo sapienterrimo e pure famelico 18:49, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Gli interventi di consolidamento hanno dato una mano acché non cadesse. Pare che un contributo molto importante sia stato dato dai giapponesi. Questi hanno scoperto che fare continuamente foto a gente che regge la torre provochi un assestamento delle fondamenta. Inoltre nello stesso giappone si sono sviluppati movimenti nazionalisti il cui obiettivo è quello di distruggere i monumenti stranieri molto ricercati dal turismo giapponese. Per questo essi sabotano gli interventi di assestamento facendosi ritrarre mentre spingono la torre. Questi movimenti giapponesi hanno ormai carattere internazionale come puoi vedere qui.--Soblue 19:00, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
per ORACOLO PIGNOLO: se vogliamo parlare seriamente, parliamone: non sono molto daccordo con te. Infatti la torre di Pisa è sostanzialmente un cilindro regolare, quindi non penso che parlando di centro di massa la soluzione cambi.
In sostanza quando il peso della torre fuori della perpendicolare supera il peso della parte dentro la perpendicolare, in TEORIA, (e quindi utilizzando formule matematiche), la torre crolla. Ripeto in teoria, in pratica ci sono mille variabili. Ciao.--KAI40 (msg) 12:32, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Questo però parlando di un oggetto tipo un pezzo di metallo, nel caso della Torre, come di ogni edificio entrano in gioco le variabili strutturali dei materiali (resistenze a trazioni/flessioni, elasticità, ecc ecc) che possono considerevolmente modificare la situazione teorica detta sopra. --Superfranz83 Scrivi qui 15:08, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
E se qualcuno pescasse qualche fonte e completasse la voce Torre pendente di Pisa? --Gliu 15:12, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Una questione di baricentro? (P.S. i livornesi sanno aspettare... ;D) --Pap3rinik (msg) 15:24, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Quoto Pap3rinik (i livornesi, stanno scavando una galleria da 400 anni per arrivare sotto le fondamenta della torre e poi...) - --Klaudio (parla) 10:59, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Queste cose in genere si studiano al liceo. E' una questione di baricentro. Ricordo che il prof di scienze (o di fisica, non ricordo più) ci mostrò una torretta quadrata, vuota, costruita con 4 stanghette di ferro verticali tenute insieme da due quadrati di stanghette, uno alla base ed l'altro alla sommità; in cima poi vi era una X di stanghette incrociate che univano i quattro angoli, al centro della X vi era sospeso un filo a piombo. Inclinando questa torretta (perchè le stanghette che componevano la torretta non erano saldate ma articolate), fintanto che il filo a piombo appeso rimaneva all'interno della torre, essa rimaneva in piedi; appena uscì fuori dal suo perimetro la torretta cadde. Questo è il baricentro. Tu lo puoi sperimentare anche su te stesso, per esempio in quelle occasioni un po' antipatiche, quando ti trovi seduto in un treno affollato, sei assonnato e ti vengono gli abbiocchi di sonno, ma non puoi appoggiarti da nessuna parte per schiacciare un pisolino. In quelle occasioni puoi dormire seduto senza doverti appoggiare da nessuna parte, semplicemente sfruttando il tuo baricentro, basta che ti sistemi in modo tale che esso, dalla cima della tua testa, ricada sempre all'interno del tuo corpo. Ti devi sedere assolutamente dritto, incassare la testa fra le spalle e rivoltarla un po' all'indietro. Vedrai che funziona. Se la testa non la incassi un po' fra le spalle ed alzi il mento, appena ti sarai addormentato, essa si piegherà in avanti, facendo uscire il baricentro dal tuo corpo, e quindi facendoti risvegliare bruscamente perchè stai per cadere in avanti. Capito ora perchè la Torre di Pisa non cade? Comunque per la Torre di Pisa il discorso è più complesso, perchè lì non c'e solo il baricentro, ma anche la coesione di tutti gli elementi architettonici che la compongono... La torre purtroppo non è un blocco unico. --Denghiù (msg) 10:58, 4 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Salve, esco dal mio lungo letargo per porre un quesito all'Oracolo..... qualcuno ha idea di quanto possa costare una ghironda? --Aracuanodisc 19:16, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

dai 1200 ai 2500 euro... [2]--Soblue 20:16, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

"riattacco" atterraggio aerei[modifica wikitesto]

gentile oracolo, questo pomeriggio trovandomi in testata della pista 36 di linate ho visto un airbus 320 alitalia eseguire una manovra di riattacco, ovvero l'equipaggio si è visto costretto (complice probabilmente il vento) ad abortire la procedura di atterraggio e dare tutto motore.

volevo sapere se qualcuno sà dirmi con che frequenza capitano queste procedure.


grazie, gentilissimi --151.57.200.185 (msg) 20:13, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

non so dirti con quale frequenza accadano, posso dirti però che in atterraggio i giri motore vengono mantenuti molto alti e si usano gli inversori di spinta, per i grossi aerei, in maniera tale che in situazioni di quel tipo sia agevole ridecollare avendo già il motore a pieni giri. Le inerzie dei grossi turbofan altrimenti non permetterebbero al velivolo di avere abbastanza spinta.--Soblue 20:19, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
La nostra voce riattaccata e la corrispettiva inglese dicono che è una manovra frequente. --Gliu 20:22, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Lì dice "La riattaccata è una manovra considerata estremamente normale e sicura.", senza però una fonte o una quantificazione. Pare infatti che nell'aviazione commerciale non sia affatto frequente. Quella avvenuta a Hamburg alcune settimane fa (con raffiche laterali fortissime e con touch-down parziale) ha fatto il giro del mondo e le indagini sulla colpa forse non sono finite). BerlinerSchule (msg) 20:58, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
A me è capitato di essere su un aereo che per un improvviso banco di nebbia sulla pista " ha riattaccato". Ti posso garantire che tutto ha funzionato a dovere e l'equipaggio ha saputo affrontare l'emergenza benissimo, ma quando siamo scesi ho sentito i piloti che parlavano fra loro e non erano tranquillissimi. Ne parlavano come un fatto "non consueto". Ciao. --KAI40 (msg) 12:37, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
È difficile che nell'aviazione di linea sia una manovra frequentissima, visto che essendo piuttosto lunga (riprendere quota, rimettersi nel giro d'attesa, rifare da capo l'avvicinamento e l'atterraggio vero e proprio) manderebbe in ritardo tutti i voli di parecchio tempo. In più, sfalsando l'ordine d'arrivo in aeroporto, complica anche la gestione a terra da parte del personale del terminal stesso, con conseguenti disguidi un po' per tutti (e già in Italia la situazione non è esattamente rosea).--Superfranz83 Scrivi qui 15:12, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
In trentacinque anni di viaggi aerei ho visto solo cinque o sei riattaccate (due nello stesso volo -:(), quindi direi che la probabilità di questa manovra sugli aerei civili nelle condizioni meteo prevalenti in Europa sia abbastanza bassa - --Klaudio (parla) 11:03, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Aiuto per imparare[modifica wikitesto]

Salve, vorrei stampare il manuale di wikipedia; ho problemi di vista e non risco a stare troppo a lungo davanti al monitor senza avere problemi. Vorrei percio' atmpare il manuale da leggere e studiare con maggiore tranquillita', e dedicare il tempo al computer a comporre contuniti di interesse, se ne saro' capace. Grazie comunque ed anticipate.--Ettorec968 (msg) 21:59, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Di solito vicino ad ogni pagina, al lato, sul menù strumenti c'è un collegamento chiamato "Versione Stampabile". Da lì si ha accesso a una versione migliore per una stampante (consuma meno inchiostro).In questo modo usi il comando stampa dal menù file per tutte le pagine che ti interessano. Però non so dirti se c'è un metodo più immediato. --Austroungarika ¡sueña conmigo! 22:03, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

ps. benvenuto!

Non credo che esista il manuale "in un colpo solo". Mi sa che ti tocca stampare tutte le pagine che ti interessano partendo da Aiuto:Manuale, che dovrebbe contenerle tutte. Jalo 00:45, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Potente oracolo, è in corso da tempo tra me ed un mio amico un dibattito.Non si riesce a capire: se un TURBOFAN da quello che abbiamo letto funziona in un solo verso( e cioe prende l'aria davanti, la comprime, la riscalda e la espelle a forte velocita generando "rinculo") come fanno gli aerei appena atterrati ad "invertire" i motori generando una spinta al contrario che gli consente di diminuire la velocita? Qualcosa la faranno, visto il grande sforzo del motore, subito dopo aver toccato terra, che si deduce dal forte rumore. Il mio amico invece sostiene che avviene solo la frenata con le ruote e con gli spoiler. FRANCESCOIF--89.97.102.211 (msg) 04:06, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Hai ragione tu per la funzione e ha ragione il tuo amico per il funzionamento; se senti il rombo dei motori è l'inversione che contribuisce a frenare. Ma non è il turbofan che viene invertito, solo il flusso da esso generato. Purtroppo nella WP italiana manca un articolo apposito, vai a leggerti in quella inglese "thrust reversal". Qui invece in Atterraggio dice solo "(...) sistemi di inversione, quali inversori di spinta (in inglese thrust reversal), accessori del motore, solitamente posizionati nella parte posteriore della gondola, la quale viene ruotata in modo tale che il getto venga indirizzato in avanti ed eserciti così un'azione frenante, la quale, in termini di spinta inversa, può arrivare fino al 20 - 30 % della spinta massima erogata dal motore." BerlinerSchule (msg) 13:43, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

molto semplicemente ci sono tipo degli schermetti in coda all'ugello di scarico sul quale il flusso va a "sbattere" per essere poi deviato in avanti. Soltanto in alcuni aerei militari ruota tutto l'ugello di scarico.--Soblue 16:10, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

biglietti aerei aperti[modifica wikitesto]

vorrei informazioni sui biglietti aerei aperti. quali sono le possibilità e i costi --79.11.148.195

(msg) 10:31, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]


I biglietti aerei hanno varie clausole che sono più o meno restrittive in gergo vengono definiti aperti quelli permettono di cambiare la data a piacimento. Ma possono avere altre restrizioni. O imporre delle tariffe extra per il cambio di data.

A differenza dei biglietti a prezzo pieno che sono accettati da tutte le compagnie. E non anno nessuna restrizione. Se vuoi sapere come avere un biglietto a prezzo pieno che costi poco. Ti do' una diritta acquista un biglietto giro del mondo esistono varie associazioni di compagnie aeree che li fanno una e la Star Allaince e sul loro sito puoi crearti il giro del mondo. Un altra associazione e quella che fa capo alla Quantas. E poi ne esiste un altra ma che non ricordo il nome al momento. Una cosa interessantissima di questi pacchetti giro del mondo permettono il cambio di data anche più volte e senza pagare supplementi. Io tempo fa' ho fatto lo giro del mondo con circa 1.300 euro con 10 tappe ed ho cambiato una marea di volte le date dei voli il mio aveva validità un anno. Matteo Pedani (msg) 23:15, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sapiente oracolo...[modifica wikitesto]

...il mio ragazzo mi ha detto che per il mio compleanno voleva regalarmi una "tsantsa". La domanda è: ma cosa diavolo è una tsantsa??? Grazie! Flo

Hai provato a cercare nelle immagini di google? [3] --Qbert88 11:07, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Uhmmmm.... No, in effetti non avevo provato. Ma non ha davvero nessun altro significato????
Non che io sappia. Esiste anche su en:wiki (leggi a metà dell'incipit per scoprire l'origine del nome). L'oracolo raggrinzito 12:52, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

(detto con ironia): il tuo ragazzo non è tanto normale :-)

Magari una "Stanza"

Marketing bancario[modifica wikitesto]

Approfondimento sui metodi di promozione dell'infinità di prodotti/servizi offerti dalle banche e sui prodotti/servizi stessi (tan, taeg, ecc.) --193.205.128.8 (msg) 13:19, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

All'oracolo si pongono quesiti, normalmente accompagnati da generose offerte, non affermazioni. L'oracolo che non ha trovato le offerte 17:42, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Il plurale di: iceberg[modifica wikitesto]

--151.44.219.87 (msg) 14:54, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

È iceberg. --81.115.46.118 (msg) 14:56, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Infatti sottolineerei come le parole straniere in italiano teoricamente sono sia singolari che plurali (un curriculum/due curriculum, un monitor/due monitor, un mouse/due mouse, ecc.), non va preso il plurale della lingua originale, nè va "italianizzato". Poi che spesso si senta parlare di "un curriculum/due curricula" è un'altra storia... --Superfranz83 Scrivi qui 16:54, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]

(confl.) In realtà è una storia lunga. Non è una parola inglese, bensì una / più di una - ciascuna con la relativa ortografia, ma dalla pronuncia simile - proveniente da qualche lingua germanica. La WP in lingua inglese dice "The word iceberg is a partial loan translation from Dutch ijsberg, literally meaning ice mountain, cognate to Danish Isbjerg, Swedish Isberg, Low Saxon Iesbarg and German Eisberg.", ma questo non è molto sicuro. In ogni caso il plurale cambia a seconda della lingua che prendi in considerazione. In olandese pare sia ijsbergen, in tedesco è Eisberge ("ghe"!) al nominativo, genitivo ed accusativo, mentre il dativo plurale è Eisbergen. Tutto questo mediamente non si segue in inglese, dove il plurale usato è Icebergs. In italiano continua a circolare la vecchia convinzione secondo la quale le parole straniere avrebbero il plurale invariabile. Ma più si diffonde la conoscenze di più lingue e meno sarà sostenibile un principio del genere, ovvero la mancanza di "rispetto" per le altre lingue. Ricordate come al'epoca i giornalisti italiani cominciavano ad ululare per gli "Spagetti", previsti come forma (possibile, non obbligatoria) della riforma "ortografica" tedesca? E se sentite poi un plurale tipo "spaghettis"? Aspettiamo come andranno le cose... BerlinerSchule (msg) 17:04, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Giusto per precisare. curriculum proviene dal latino e non dall'inglese e al plurale fa curricula anche in italiano, non è un'altra storia. --Gliu 17:54, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Invece io ricordavo che il latino andasse trattato come una lingua straniera (non ricordo dove lo lessi, forse sul mio libro di grammatica del liceo), con la conseguenza di avere "curriculum" anche al plurale. Diversamente la pensa qualcuno all'Accademia della Crusca, ma credo che su questo argomento difficilmente troverai una soluzione definitiva. <NNPOV>Per fortuna.</NNPOV> --Ginosal Cicoria! 18:02, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ricordo una vignetta di Charlie Brown in cui Linus sosteneva che iglii era il plurale di igloo. Mi sono sempre domandato com'era l'originale inglese ;) --Vermondo (msg) 19:12, 21 mag 2008 (CEST) Ma il più bello era uno che aveva proposto, non ricordo più dove, di fare un plurale di sudoku "alla sarda" isdokis. Semplicemente geniale! [rispondi]
Personalmente sono per l'invarianza del plurale e, d'altra parte, nel caso in questione siamo di fronte ad una parola metà inglese e metà nordica a cui, pur volendo aplicare la regola della lingua originale, non si saprebbe quale delle due applicare. P.S. Il plurale sardeggiante di sudoku è davvero geniale. Quanto a Linus, credo che nella versione originale il plurale fosse iglee, per analogia con i plurali foot/feet, tooth/teeth ecc.--Frazzone (Scrivimi) 19:46, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Non è metà nordica e non è metà inglese. Bensì proveniente da una lingua germanica (quale, appunto, non si sa con precisione) al 100% e solo adattata in parte in inglese alla grafia inglese, grazie al suono praticamente uguale della parola. Complimenti anche da parte mia per l'esempio sardo e per gli iglii, ogni gioco del genere procura più interesse all'argomento e ravviva la relativa discussione! BerlinerSchule (msg) 21:34, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Che curriculum sia latino lo so, non fa una piega, ma in quanto latino non è italiano, di fatto è una "lingua straniera" come detto poc'anzi, niente più niente meno dell'inglese o della lingua parlata nell'isola di Pasqua. La regola dell'invarianza del plurale dei termini stranieri in italiano c'è, e vale anche per il latino da cui l'italiano deriva (è passabile "media" come plurale di "medium" solo perchè l'abbiamo importato dall'inglese "mass media" e non dal latino per "mezzo"), per gli igloo e per gli iceberg. Altrimenti i jet militari vanno chiamati "jets", le band musicali "bands" e così via, solo per quanto riguarda l'inglese, poi ci sono le altre lingue... Il tutto nasce dal fatto che si può in questo modo formulare una frase senza dover sapere le regole dei plurali delle altre lingue, anzi, si può addirittura fare a meno di sapere da che lingua deriva la parola. Ad esempio, se fossi in dubbio se un termine ha radici inglesi o francesi, seguo le regole della prima o della seconda lingua? Per non parlare del caso del plurale di "tsantsa", di cui si parla più sopra... --Superfranz83 Scrivi qui 22:34, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Sottinteso tutto quello che dici dovresti guardare le cose per un momento da un livello pi# alto, diciamo il meta-livello delle regole grammaticali - infatti scrivi "La regola dell'invarianza del plurale dei termini stranieri in italiano c'è", ma che cosa significa? Chi è l'autorità che fissa queste regole? Per certe lingue esistono autirità centrali, come per quella francese (che peraltro non ha (più) tutta quella autorità). La Crusca? Non è un legislatore, fornisce idee e basta. Il parlamento? Mah... La lingua la facciamo noi, tutti. Chi parla e ancora di più chi scrive. Occorre prendere decisioni, non cercare regole facili... BerlinerSchule (msg) 22:53, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
La regola, ammesso che esista, non prevede l'invarianza - indistintamente - di tutti i nomi stranieri, ma solo di quelli entrati stabilmente nell'uso italiano. Ecco cosa dice la Crusca: «Si tratta di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell'italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d'origine.» Quindi "i bar", "i computer", "gli iceberg", "i monitor" (sono termini entrati stabilmente nell'uso italiano), ma per curriculum c'è da dire che esiste la parola italiana "curricolo" (con plurale "curricoli": orribile, per i miei gusti), quindi se si decide di usare la forma latina tento vale usare come plurale "curricola" (lo fanno anche gli inglesi, peraltro). Il vero obbrobrio sono piuttosto le parole straniere plurali usate al singolare: "un murales", "un vigilantes", "un Lieder"... --Guido (msg) 23:08, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Sottoscrivo quanto scritto da Guido Magnano. È ridicola la gente che dice i films. Forse un poco meno ridicola qulla che dice i chips. Per quanto riguarda gli obbobri, pazienza, tocca subire in silenzio. Basti pensare al fatto che la fortuna internazionale della parola italiana salame passa per la forma plurale salami (ahimé) --LucaLuca 23:32, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
@Vermondo e Frazzone: isdokis è una trovata di Stefano Bartezzaghi (letto nella sua rubrica Lessico e Nuvole del Venerdì di Repubblica). --Sesquipedale (non parlar male) 23:55, 21 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ah, ecco dove l'avevo visto. Bartezzaghi: posso dire di essere... un suo fans :-D
Un attimo... ma se in inglese devo dire che ho due mouse, devo dire che ho two mice? no, vi pregooooo! Non me la sento!--Austroungarika ¡sueña conmigo! 21:07, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Certo... perchè come volevi dire? Mi sono trovato in difficoltà anch'io credimi ;-). --Superfranz83 Scrivi qui 13:49, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Questa è la conseguenza che dà l'associare la tecnologia con le cose di casa... Vado a sistemare i miei mice (lol!)...--Austroungarika gli struzzi, gli struzzi! 14:15, 24 mag 2008 (CEST)è che tendo ad usare forme inglesi corrette che sono nell'uso quotidiano, e questa mi mancava... dicevo sempre due mouse...[rispondi]

ANNA MARIA FRANZONI[modifica wikitesto]

Visti e considerati i grandi mezzi dell'oracolo e soprattutto la padronanza dei mezzi degli amici wikipediani al mio amato oracolo deco rivolgermi per fare questa domanda, mi pento e mi dolgo a priori di farla qua ma sul web si trovano solo discussioni di forum che degenerano dopo i primi due contributi.Niente provocazioni politiche da ambo le parti e solo notizie riscontrabili con link ecc.La domanda è : MA LA FRANZONI è DAVVERO UNA PARENTE DI PRODI? FRANCESCOIF--89.97.102.211 (msg) 04:34, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

No. Se la domanda è riferita alla moglie di Romano Prodi, allora direi che c'è la stessa parentela che c'è fra una nota attrice e showgirl e l'ex presidente del Senato. --Sesquipedale (non parlar male) 11:03, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
come afferma la voce le ipotesi di parentela fatte non godono di nessun riscontro ufficiale. Dunque secondo l'ottimo metodo del rasoio di Occam, non sono parenti.--Soblue 11:06, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Rimane il fatto che cmq, anche se fosse, non comporterebbe nessuna discriminante nè per prodi, nè per la franzoni --PacMan AP(segui il rosaNiglio) 12:53, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Anche perché, se dio vuole, la campagna elettorale è finita. --81.115.46.118 (msg) 16:00, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Curiosità[modifica wikitesto]

Mi è appena sorta una curiosità: tramite le analisi del sangue si può sapere se una persona è omosessuale? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 90.132.217.68 (discussioni · contributi).

vedi Omosessualità#Cause_dell.27omosessualit.C3.A0--Soblue 11:08, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Non ho trovato una risposta scusa... --90.132.217.68 (msg) 11:10, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
(confl)Dal punto di vista medico-anatomico l'omosessualità non è correlata a variazioni ormonali. Sono state osservate peculiarità di gruppi di neuroni in cervelli di gay (NIIA-3 dei maschi omo come quello delle donne, nucleo soprachiasmatico + grande, nucleo della stria terminale + piccolo)[senza fonte], ma non è chiaro se queste variazioni sono la causa o l'effetto dell'orientamento sessuale. --RR 11:14, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
(Aggiunta) Fonte: Ber, Connor, Paradiso. Neuroscienze, 2007, p. 579-580 --RR 15:12, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
In quello stesso libro c'è per caso qualche peculiarità e variazione del cervello associata, che ne so, alla timidezza, all'essere introverso o estroverso, ecc.? La mia è solo curiosità.--151.74.251.139 (msg) 15:43, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
No, per le caratteristiche comportamentali normali (canecello per non essere tacciato di POV cattotalebano) comuni non ci sono differenze neurofisiologiche. --RR 15:52, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Tuttavia altri studi dicono che invece alcune differenze esistono: non essendo uno scienziato non ti so dire se sono studi affidabili o meno.--151.74.251.139 (msg) 16:04, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Quindi no? Ah, e le analisi delle urine?

Neanche. Per sapere con certezza se uno è gay devi affettargli il cervello. Presumibilmente da morto --RR 11:20, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Che strano... pensavo il contrario :D. Grazie e ciao

Ma certo che no! Non sussiste "indagine" che permetta di verificare se una persona sia omosessuale oppure no, non esiste via medico-fisica (né, credo, medico-psicologica)... Anche perché l'omosessualità NON è una malattia, quindi non presenta sintomi verificabili o quant'altro!
L'unica cosa che si può verificare è se quella persona ha determinate malattie che solitamente possono venire associate all'omosessualità (per esempio l'AIDS), ma questo non dice comunque nulla perché tali malattie sono diffuse anche fra le persone eterosessuali. L'unico modo per sapere se una persona è omosessuale... E' chiederglielo! :-D
  • Se la tua paura è di essere "scoperto" omosessuale... Vai tranquillo, nessun esame potrà farlo...
  • Se invece la tua domanda sorge dal tentativo di scoprire se qualcuno è omosessuale... Non otterrai nulla, se non chiedendoglielo apertamente (e non pedinando o controllandolo, che peraltro... In Italia sono reati)...
♠ TomPase® ♠ 11:27, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Tompase: mi hai frainteso, io non sono omosessuale, sono completamente etero. Era solo una pura curiosità

"l'omosessualità NON è una malattia, quindi non presenta sintomi verificabili o quant'altro": a dire il vero al comportamento omosessuale sono positivamente correlati alcuni "sintomi" quali instabilità emotiva e relazionale, depressione, e in misura minore suicidio. E non dipende dalla condanna sociale, il fenomeno è trasversale, anche nelle culture e città + liberiste (p.es. San Francisco) --RR 14:04, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Evidentemente in questo caso la definizione di malattia (più precisamente di non-malattia) è di carattere politico e non di carattere medico o psichiatrico. Io sono miope, vivo lo stesso, guido con gli occhiali e ormai mi sono abituato, ma non pretenderei di definire che la miopia sia una condizione normale e sana tanto quanto quella di chi vede benissimo... BerlinerSchule (msg) 14:54, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
L'omosessualità in natura esiste--151.74.251.139 (msg) 15:01, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
(Perdono per la genericità ma è roba di anni fa): studi di laboratorio su animali e soprattutto primati hanno evidenziato rari casi di rapporti omosex, solitamente associati a violenza, solo quando i soggetti erano privati da mesi di compagnia femminile (esperimenti crudeli...). Per parte mia finisco qui, WNF. --RR 15:09, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Rettifico le mie parole di sopra "è di carattere politico e non di carattere medico o psichiatrico." In realtà - l'esempio citato lo dimostra - è anche di carattere commerciale. Occorre vendere i giornali, anche scrivendo cavolate del genere (viene citato UN ricercatore che avrebbe detto che "è largamente diffusa e scritta nei geni di almeno 1.500 specie" - scritta nei geni? A quale ricerca si riferisce? Senza contare che fuori da quel settore NON siamo poi così inclini a giustificare comportamenti di essere umani con quelli di animali, vero? L'orsa mangia i suoi cuccioli se sono deboli o malati. Così parecchi altri mammiferi; gli adulti della specie in molto casi mangiano i cuccioli altrui. Vogliamo imitarlo? Evidentemente occorre parecchia disperazione (argomentativa) per tirare in ballo esempi animali per giustificare comportamenti umani... BerlinerSchule (msg) 15:25, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Non capisco, perché ora bisogna giustificare "comportamenti umani"? Deduco che per te l'omosessualità è una deviazione dal comportamento ritenuto "normale"? Ma se è una deviazione, allora è una malattia, quindi l'OMS è anni che sbaglia, affermando che l'omosessualità non è una malattia--151.74.251.139 (msg) 15:48, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Attenzione ai sillogismi, i tranelli sono in agguato: anche se fosse una deviazione, questo non la renderebbe una malattia. --81.115.46.118 (msg) 15:52, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
@151.74.251.139: 1. Anche quella cancellazione è (stata) probabilmente più di carattere politico che di carattere medico. 2. Non chiedere a me "perché ora bisogna giustificare "comportamenti umani"?". Infatti non sono stato io a giustificare alcunché. Se però qualcuno come risposta nell'ambito della definizione di malattia o meno mi risponde molto laconicamente (cito): "L'omosessualità in natura esiste", allora mi pare questa laconica risposta abbia carattere di giustificazione. 3. Strano che queste argomentazioni provengano sempre da anonimi numeri IP senza alcun altro edit... Grazie dell'attenzione, per me la discussione finisce qui, dato mi manca non solo l'interesse, ma anche la competenza (sia psichiatrica che anche - vedi rapporto tra "deviazione" e "malattia" - filosofica). BerlinerSchule (msg) 17:33, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ma il NPOV dove è andato a finire qui? Vorrei far notare che:
  • Un discostamento dalla media degli esseri umani (e deviazione) non è necessariamente una malattia. Esempio pratico: ho scoperto per caso di avere una vascolarizzazione cerebrale diversa dalla norma. Ma vivo benissimo lo stesso, ed anzi è una variante piuttosto comune che non ha nessuna controindicazione. Forse dovrei andare lo stesso da un neurochirurgo, pur di farmi "correggere"?
  • L'obiezione "esiste anche nel mondo animale" è semplicemente un argomento contro il famoso "è contro natura", spesso citato da propagandisti. Ci sono molti comportamenti "secondo natura" che non sono umanamente accettabili, come ce ne sono altrettanti "contro natura" che invece lo sono (vestirsi, ad esempio).
  • Correlazione non è causalità. --Francesco (All your base are belong to us) 18:03, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Domanda da chiarire[modifica wikitesto]

vorrei sapere informazione su la sua istoria,leggende ed anche fotografia --79.40.242.75 (msg) 19:41, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

La tua domanda NON è perfettamente chiara. La storia, le leggende e la fotografia di chi o di che cosa? Metti una domanda più precisa e con buona probabilità qualcuno potrà darti informazioni. BerlinerSchule (msg) 20:00, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Colori primari: quali sono?[modifica wikitesto]

Stavo cercando i colori primari e ho notato che digitando RGK si va in una pagina dove cita testualmente: <RGB è il nome di un modello di colori le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission Internationale dell'Enclairage). Tale modello di colori è di tipo additivo e si basa sui tre colori Rosso (Red), Verde (Green) e Blu (Blue), da cui appunto il nome RGB, da non confondere con i tre colori primari: Rosso, Blu e Giallo.>. Poi cliccando su modello di colori ti porta su una pagina che al capitolo “capite il concetto”dove si scive: <Molti sanno che si può generare una vasta gamma di colori dalla mescolanza additiva dei colori primari rosso, blu e verde.> Quali sono i colori primari che formano tutti gli altri colori? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 193.204.8.105 (discussioni · contributi).

(trasferito da Wikipedia:Pareri su Wikipedia --MarcoK (msg) 19:51, 22 mag 2008 (CEST))[rispondi]

Il colore principale, è il bianco, che in forma di luce li contiene tutti. Ma io sapevo che in teoria sono il magenta, il ciano e il giallo limone. --Austroungarika ¡sueña conmigo! 21:20, 22 mag 2008 (CEST)--89.97.102.211 (msg) 04:42, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]

In parte austroungarika ha ragione: ci sono due tipi di colori primari da cui si ricavano tutti gli altri e sono i colori primari additivi e i colori primari sottrattivi. I colori additivi (rosso, blu, verde) se "sommati" danno il bianco, i sottrattivi (ciano, giallo, magenta) hanno come risultato il nero. Comunque unendo due colori additivi se ne ottiene uno sottrattivo (tipo rosso+blu=magenta) mentre con due sottrattivi si ha un additivo (giallo+ciano=verde) --Erebo L'Ombra 22:32, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Infatti la mia è una risposta piuttosto casuale. Grazie per aver specificato! -- Austroungarika ¡sueña conmigo! 22:38, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Aggiungo che esistono diversi modelli di colore, a seconda di quale modelli si usa si hanno diversi colori primari. I modelli non sono equivalenti e sono sviluppati per specifici campi (la stampa, la televisione, etc) quindi una risposta unica è semplice non esiste. Hellis (msg) 23:18, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Tutti i colori percepiti dall'occhio umano sono rappresentabili, secondo il modello matematico dovuto a Hermann Helmholtz, come combinazioni lineari di tre colori. Questo è in accordo con il fatto che le cellule retiniche (umane) sensibili ai colori contengono tre pigmenti diversi (questo modello "lineare" trascura il fatto che la sovrapposizione dei segnali nervosi emessi da recettori diversi non è meramente additiva; rappresenta comunque un modello abbastanza accurato per molti scopi pratici, ma in certi contesti si usa invece una rappresentazione basata su combinazioni di quattro colori (quadricromia)). I tre colori "di base" possono essere scelti in infiniti modi (anche se non del tutto arbitrariamente, perché i colori percepiti non corrispondono a un intero spazio vettoriale tridimensionale, ma solo a una parte, delimitata da una superficie conica). Le due terne di colori primari sopra indicate (RGB e CMY) sono insomma due diversi "sistemi di riferimento" nello spazio dei colori. --Guido (msg) 23:32, 22 mag 2008 (CEST)[rispondi]

si vabbe....FRANCESCOIF

si vabbe.... è una nuova domanda o è un commento? --Guido (msg) 10:12, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Secondo me intende dire che FrancescoIf si è vabbato. Ammetto però di non conoscere il significato del verbo. --81.115.46.118 (msg) 12:56, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Ma il passato remoto di "vabbarsi" è "si vabbò", non "si vabbè". <nostalgico> Eh, i tempi passati non sono più quelli di una volta. </nostalgico> --L'oracolo canuto (msg) 22:28, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Veramente c'è scritto si vabbe, senza accento: potrebbe essere il presente impersonale di vàbbere (si ride, si corre, si vabbe...), verbo di cui purtroppo ignoro il significato ma che potrebbe esprimere lo stupore ammirato e quasi sgomento per l'eccellente risposta di Guido. --Sesquipedale (non parlar male) 12:03, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Avanzo un altra lectio: vàbbe è passato remoto di un verbo *vavere, coniugato sul calco di avere, oppure di un verbo *vascere, sul calco di conoscere. Il finto oracolo linguista 12:48, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Cosa significa Breda o Brede?[modifica wikitesto]

Abito in provincia di Cremona ed ho notato che si trovano spesso, nei vari paesi, vie, cascine o località che indicano questo termine (Via Brede,Cascina Breda,Località Bredalunga,Cascina Bredalunga,Frazione Breda Cisoni,...)sarei quindi curioso di sapere cosa indica.Grazie a tutti. --88.55.172.98 (msg) 08:33, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Credo derivi dal latino praedĭum = tenuta, podere --RR 12:47, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Cito "Il toponimo Breda, per alcuni derivante dalla voce latina proedium, per altri dalla longobarda braida" --PacMan AP(segui il rosaNiglio) 17:59, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]

cartina muta[modifica wikitesto]

qualcuno sarebbe in grado di indicarmi un sito/link dove poter trovare delle "cartine mute" (cioè, senza didascalie/confini politici)? in particolare una del bacino mediterraneo.. --151.56.98.175 (msg) 12:20, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Questa può andare? --RR 12:34, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Altrimenti, puoi cominciare a cercare da qui. --Sesquipedale (non parlar male) 12:55, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]
C'hanno pure una categoria intera su Commons. Buona cerca! -- Xander  サンダー 23:11, 23 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Super Mario Bros[modifica wikitesto]

Caro Oracolo, potresti indicarmi un sito web in cui si possa giocare, online, al primo Super Mario Bros? Grazie mille anticipatamente.

--79.11.223.74 (msg) 15:01, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Una versione in flash--151.74.204.101 (msg) 17:05, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]

"Bardo" nell'Adelchi di Manzoni[modifica wikitesto]

io ho trovato sovente nell'Adelchi di Manzoni la parola bardo, usata sia come sostantivo che coma aggettivo. Vorrei saperne il significato. Matteo Domenichetti --62.11.252.208 (msg) 21:27, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]

sul De Mauro--151.74.193.115 (msg) 22:01, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]
L'oracolo consiglia di schiacciare i relativi pulsantini sulla tastiera, in modo da essere portati direttamente a destinazione. L'oracolo bardato 22:25, 24 mag 2008 (CEST)[rispondi]