Utente:MacLucky/Movimento Indipendentista Ligure

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Il Movimento Indipendentista Ligure (M.I.L.) è un movimento politico apartitico e trasversale ai partiti politici convenzionalmente intesi, fondato a Genova il 14 gennaio 2001 da un gruppo di cittadini appartenenti a diversi ceti sociali con l'intento di far riconoscere i diritti all'indipendenza dallo stato italiano delle popolazioni residenti sul territorio di quella che un tempo è stata l'antica Repubblica di Genova e dei territori limitrofi riuniti nel 1797 nella Repubblica Ligure ed inglobata nel 1805 da Napoleone Bonaparte nell'impero francese.

Il movimento ritiene non valida l'annessione della Repubblica, nuovamente ricostituita per un breve periodo nel 1815, al Regno di Sardegna prima ed al Regno d'Italia poi, sancita con il Congresso di Vienna.

Tale cancellazione sarebbe infatti avvenuta senza alcuna ratifica da parte del legittimo governo uscente, mentre la successiva annessione sarebbe avvenuta in assenza di qualsiasi pronunciamento della popolazione, a differenza delle successive annessioni che portarono alla formazione del Regno d'Italia, sancite con voto refendario.

Caratteristiche e scopi del movimento[modifica | modifica wikitesto]

Per sua natura, il M.I.L. è un movimento trasversale agli schieramenti dei partiti perché - a detta dei suoi affiliati - l'indipendentismo è un valore di tutto il popolo e prescinde dallo schieramento in cui ognuno si può identificare.

Per il M.I.L. i liguri non vanno definiti su base etnica né in base al fatto che essi siano nati o meno in terre liguri o che furono liguri nell'antichità[1], ma sono tutti coloro che amano vivere nelle terre di Liguria scelte come dimora.

In definitiva, il M.I.L. non si prefigge di ricostituire la Repubblica di Genova, forma di governo che ha costituito per oltre sette secoli il legittimo governo di un territorio che, grosso modo, comprendeva l'attuale Liguria più le terre che sono state assegnate alla provincia di Alessandria dalla Legge Rattazzi del 1859.

I quattro valori fondamentali che il movimento si prefigge di sostenere sono: democrazia, non violenza, pacifismo, solidarietà[2].

La Liguria Indipendente ipotizzata dal M.I.L. dovrebbe essere una Repubblica Federale Ligure che garantirebbe le massime autonomie a tutte le comunità liguri sul modello della Confederazione Elvetica.

Il M.I.L. non si definisce un movimento secessionista ma si limita a non riconoscere come legittima l'annessione al regno di Sardegna, prima, e al regno d'Italia, poi. In base a tale presupposto, la Liguria avrebbe conservato inalterato nel tempo il diritto internazionale all'indipendenza. Particolarmente sulla base dei seguenti postulati:

Questi ulteriori valori sono motivo ispiratore dell'azione del movimento:

  • Centralità ed importanza del lavoro
  • Solidarietà e tutela delle persone più deboli
  • Separazione assoluta fra Chiesa e Potere Civile
  • Tolleranza religiosa ed ostracismo a qualsiasi fondamentalismo
  • Forma istituzionale repubblicana
  • Ordinamento interno ligure - già federalista - leggero e poco burocratico
  • Controllo dell'operato della classe dirigente
  • Organizzazione politica basata sul rifiuto della tirannia

Attività[modifica | modifica wikitesto]

L'attività principale del MIL è la promozione delle tradizioni, soprattutto culturali e storiche, della cultura delle zone che anticamente facevano parte dei possedimenti continentali della repubblica di Genova e la valorizzazione delle particolarità, soprattutto linguistiche, delle comunità comprese nell'area fra Monaco, Luni e l'Oltregiogo.

Questa attività è affiancata da quella in sede istituzionale volta, da un lato al riconoscimento da parte delle diverse istituzioni (regione, province, comuni) di un testo che sttolinea quelli che il MIL chiama "Diritti imprescritibili della Liguria", e dall'altro a portare nelle istituzioni battaglie legate alle problematiche quotidiane ed ai grandi temi che riguardano il territorio.

Il principale mezzo di propaganda del MIL, attraverso il quale si fano conoscere le battaglie portate avanti ed i risultati raggiunti sono il volantinaggio cartaceo e l'uso di una mailing list, oltre che l'attività di propaganda diffusa sul territorio da gruppi di volontari.

Fra le battaglie che il MIL ha portato con successo avanti: l'intitolazione di una piazza di Genova all'antica repubblica e l'approvazione in consiglio comunale dell'affissione di una targa sul monumento a Vittorio Emanuele II che spieghi il ruolo che il sovrano ebbe durante il Sacco di Genova.

Presidente e segretario del movimento sono rispettivamente Vincenzo Matteucci e Franco Bampi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su Genova.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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