Utente:Ludoche/Sandbox

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Chiesa del Sacro Cuore
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàBrindisi
IndirizzoVia Appia
Religionecattolica di rito romano
TitolareSacro Cuore
DiocesiArcidiocesi di Brindisi-Ostuni
Inizio costruzioneAnni Trenta del XX secolo

La Chiesa del Sacro Cuore di Brindisi è stata costruita negli anni Trenta del XX secolo in stile neoromanico .

Fu commissionata dalla contessa Grazia Balsamo (1879-1953) ed è retta sin dalla sua fondazione dalla Congregazione salesiana con l'onere di "provvedere all'educazione morale, religiosa e civile dei brindisini". La benefattrice aveva acquistato nel 1931 un’area di 25.000 metri quadrati sulla nuova via Appia, in una zona di moderna espansione urbana e aveva affidato il progetto all'architetto Giulio Valotti, coadiutore salesiano. In quattro anni di lavori la chiesa e un ampio fabbricato annesso destinato ad aule scolastiche e spazi ricreativi destinati ai giovani vengono realizzati.  

La posa della prima pietra risale al 26 aprile 1931 e il 20 dicembre 1934 i salesiani si insediano nello stabile, completato ed inaugurato nel maggio successivo. Dal 31 gennaio 1953 viene eretta come parrocchia denominata del "Sacro Cuore".

La prima casa salesiana in Italia meridionale era stata aperta l'8 novembre 1879 in Brindisi. Ne era stato propiziatore l'arcivescovo Francesco Maria Aguilar (1875-92). L'iniziativa però non ebbe buon esito a causa della mancanza di finanziamenti e i sei salesiani, alloggiati nel palazzo arcivescovile, lasciarono la città già nel luglio 1880[1].

La chiesa di stile basilicale con particolari romanici si presenta con una facciata tripartita che riproduce le navate interne. Sulla sommità della parte centrale, superiormente la trifora, vi è un’edicola nella quale è posta la statua del Sacro Cuore di Gesù.

Interno della Chiesa del Sacro Cuore

L’edificio sacro si sviluppa longitudinalmente per 32 metri e ha tre navate. La centrale è larga 11 metri e le laterali 5 metri. Scandiscono la navata centrale due file di colonne sormontate da capitelli bizantineggianti in stucco.

L’abside è decorata con pitture dei fratelli Palmisano di Brindisi che si ispirano ai mosaici ravennati del VI secolo e rappresentano la Chiesa "ex gentibus", la Chiesa "ex circumcisione" e la “Gloria della croce”. Al centro domina una grande croce gemmata; in basso l'Agnello nimbato e i Quattro Fiumi ossia il Cristo e i quattro evangelisti, i Dodici Agnelli gli apostoli (tra cui un Agnello più scuro degli altri e rivolto di spalle, molto probabilmente simbolo di Giuda), e i palmizi (Paradiso) ai lati, simbolo dell’Eden.

Sull’ altare maggiore vi è un trittico neogotico in legno dorato, della ditta Muessner di Ortisei con pitture di Pietro Di Domenico, di Napoli: nella pala centrale Gesù misericordioso, nei pannelli laterali angeli in adorazione; nella parte superiore Dio e anche le figure di San Giovanni Bosco al centro, San Francesco di Sales a sinistra e Santa Margherita Maria Alacoque a destra.

Le opere all’interno

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La notte di Pasqua il quadro di Gesù misericordioso viene sostituito con un quadro di Gesù risorto dipinto anch’esso da Paolo Di Domenico a Napoli nel 1934.

All’interno sono presenti altri cinque piccoli altari di marmi policromi, tutti intonati all'architettura generale, dedicati rispettivamente a Maria Ausiliatrice (restaurato nel 2019), San Giovanni Bosco e San Giuseppe (restaurato nel 2019) con relativi dipinti realizzati da Pietro Di Domenico nel 1935-1937.

Nella chiesa il culto della famiglia Balsamo verso San Giovanni Bosco trova riscontro nella rappresentazione della famiglia di Salvatore, fratello di Grazia, nel quadro dedicato al fondatore dei Salesiani. Il sepolcro di Grazia Balsamo, le cui spoglie furono qui traslate il 9 maggio 1955, è opera della ditta napoletana Salvatore Pedone al quale è stato commissionato il 7 maggio 1954[2].

  1. ^ Giacomo Carito, Nuova Guida Brindisi, Oria, Italgrafica, 1993, p. 76.
  2. ^ Giacomo Carito, Nuova Guida Brindisi, Oria, Italgrafica, 1993, p. 76.
  • G. Carito, La nuova guida Brindisi, Italgrafica, Brindisi, 1993.
  • S. Barone, La mamma dei salesiani, Tipolitografia Minigraf, Brindisi, 2003
  • Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” Brindisi, Fondo Epistolare, Lettere di San Giovanni Bosco, 1878-1879.

Collegamenti esterni

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