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Alferio Spagnuolo[modifica | modifica wikitesto]

Alferio Spagnuolo (San Paolo, 8 agosto 1904 – Napoli 16 giugno 1981) è stato un medico-chirurgo e pittore italiano e uno dei più alti rappresentanti dei Medici Pittori napoletani della metà del ‘900.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alferio Spagnuolo nacque a San Paolo, in Brasile, l’8 agosto del 1904 da genitori italiani, Michele e Teresa De Marco. La sua fu una famiglia numerosa: due i fratelli – Alfonso e Manfredi – e tre le sorelle – Olga, Silvia (pittrice autodidatta) e Fulvia.

Diplomato al Liceo ginnasio statale Jacopo Sannazaro, si laureò con il pieno dei voti in Medicina e Chirurgia nel 1929 all’Università Federico II di Napoli. Perfezionatosi in Clinica Modica e Dermosifilopatia, svolse per oltre cinquant’anni la professione libera, mirando sempre ai meno abbienti, con animo dal fervore alimentato dal perenne sacrificio.

Ciò non gli impedì di dedicarsi, sin da giovane, al suo amore per la pittura, che lo spinse a sempre maggiori capacità artistiche, realizzate poi in quasi 200 opere, in cui si intravede una sua graduale maturazione nel corso degli anni.

Nel 1928 sposò Margherita Morani, violinista, e da lei ebbe tre figli: Antonio (affermato medico-chirurgo e poeta), Sergio e Annamaria.

Vicino a un certo vedutismo locale, la sua pittura non disdegnò mai nature morte e figure, per lo più volti e corpi di personaggi familiari ripresi nella loro più squisita quotidianità. Raggiunse uno stile personale, rimanendo fedele a un prezioso tocco dell’impressionismo e riuscendo a rinnovarsi anche in età matura.

La sua intensa attività pittorica fu seguita con successo dai migliori critici del XX secolo. Spagnuolo espose in numerosissime mostre personali e collettive guadagnò numerosi riconoscimenti e premi: dalla Quadriennale Nazionale d’arte a Roma al Maggio di Bari, dalle Gallerie Medea al Blu di Prussia, dalla Galleria San Carlo di Napoli alla Pascucci di Grosseto e in diverse altre città d’Italia. Alcuni suoi dipinti fanno parte del patrimonio artistico del Comune di Napoli, della Galleria di Arte moderna e di numerose sedi sociali.

Gli interventi critici dei quotidiani del tempo:[modifica | modifica wikitesto]

Piero Girace

Carlo Barbieri

Alfredo Schettini

Ferdinando Bologna

Luigi De Simone

Marina Morani

Premi e riconoscimenti (lista non completa)[modifica | modifica wikitesto]

Premio Michetti

Premio Città di Melfi

Premio Ravizza

Premio Maggio di Bari

Premio Castiglioncello

Premio Posillipo

Premio Castellammare di Stabia