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Giuseppe De Lorenzo

Senatore del Regno d'Italia

Dati generali
Titolo di studioLaurea in scienze naturali
ProfessioneDocente universitario

Giuseppe Giovanni Angelo De Lorenzo (Lagonegro, 24 aprile 1871Napoli, 27 giugno 1957) è stato un docente e politico italiano.

Giuseppe Giovanni Angelo de Lorenzo nacque a Lagonegro(PZ) nel 1871, il 24 aprile. La madre, Carolina Rinaldi, era di famiglia agiata che fin dai tempi di Napoleone gestiva un’impresa per il trattamento delle stoffe, una gualchiera, e un mulino nei pressi del torrente Serra. Suo padre, Lorenzo, era impiegato dell’ufficio telegrafico del paese. A tredici anni Giuseppe perse il padre. La madre era scomparsa sette anni prima. L’inclinazione per le ricerche naturalistiche e geologiche cominciava già a farsi strada. Ma pur seguendo la sua passione scientifica, non tralasciò mai gli studi di approfondimento delle antiche civiltà, delle lingue classiche, della letteratura italiana e internazionale, delle discipline storiche e filosofiche. Si laureò in Scienze naturali nel 1894, a Napoli, col massimo dei voti e con la lode. Ancora giovanissimo, fece due interessanti scoperte: l’una riguardante l’esistenza di terreni triassici in Lucania, l’altra relativa alla presenza di morene glaciali nel gruppo del monte Sirino. Fu prima assistente di geologia poi nel 1897 divenne libero docente in Geologia e Paleontologia. Nel 1905 ottiene la cattedra di Geologia per l'Università di Catania dove vi insegnò per soli due anni. Nel 1907 viene chiamato dall'Università di Napoli dove tenne in un primo momento la cattedra di Geografia Fisica, poi quella di Geologia che occupò fino al suo congedo per limiti d'età nel 1941, nonostante ciò la Facoltà di Scienze e l’Istituto orientale di Napoli non rinunciarono alla sua preziosa collaborazione. Il 24 Novembre del 1913 viene nominato senatore nel regno d'Italia sotto il governo di Giovanni Giolitti e su proposta di Francesco Saverio Nitti. In senato fu membro della Commisione degli affari dell'Africa italiana dall'8 luglio 1941 al 5 agosto 1943. Morì a Napoli, sua città d’adozione, il 27 giugno 1957.

Scienza e filosofia si fusero ben presto in De Lorenzo. Egli lesse e analizzò il pensiero di Talete, Empedocle, Eraclito, Democrito, Aristotele, Epicuro, Lucrezio, filosofi dell’antichità che cercarono di scoprire e spiegare il mistero della natura. Poi fu la volta di Giordano Bruno e Leonardo da Vinci. Lesse e studiò Kant, Schopenhauer, Spencer.

L'incontro che diede una svolta decisiva alla sua vita fu però quello con il geologo tedesco Emilio Bose, che percorreva con lui le strade della Calabria e della Basilicata. Discutevano di scienza. Bose gli parlò di un indologo austriaco che stava traducendo alcuni libri che raccontavano delle opere di Buddha. De Lorenzo ne rimase colpito. Fece di tutto per conoscerlo, finché strinse amicizia con Karl Eugen Neuman, lo studioso dell'India. Trascorse con lui alcuni giorni a Vienna e sul Danubio, nel golfo di Napoli e a Lagonegro. Girarono per le montagne dell'Italia meridionale, e lavorarono insieme alla traduzione dei discorsi attribuiti a Buddha. Oltre alle lingue europee che parlava perfettamente, De Lorenzo cominciò a studiare la lingua Pali e il Sanscrito.

Si dedicò allo studio della filosofia e delle religioni orientali. Pubblicò una serie di articoli e di saggi per far conoscere in Italia e in Europa la dottrina di Buddha. "È questa una dottrina" sosteneva, "con la quale l’uomo può dare la soluzione al problema del dolore universale". Infine abbracciò il Buddismo, in modo totalizzante, come soltanto un uomo determinato e ricco di interessi e di passioni come lui poteva fare. Da quel momento anche nelle opere di carattere geologico e scientifico di De Lorenzo l'eco dello spirito di Buddha sarà sempre presente. Il riferirsi continuo alla filosofia orientale (cui non riconosceva un vero carattere di religione) moltiplicò la sua forza interiore. Si dedicò allo studio dei grandi geni dell’Occidente, da lui definiti “maestri di sapienza”: Platone, Lucrezio, Dante, Bruno, Leonardo, Shakespeare (“il più grande dei poeti”), Goethe, Schopenauer, Leopardi, Nietsche. Nel giro di quattro, cinque anni, partorì ben trentadue pubblicazioni grazie ai suoi studi.

Monografie

  • Arte buddhista, Roma, Nuova Antologia, 1910.
  • Asoko, Napoli, Ricciardi, 1920.
  • Avanzi di elefante e di ippopotamo nella Valle del Sele, G. De Lorenzo, G. D'Erasmo, 1932.
  • Il Buddismo in Europa, Napoli, Pierro e Veraldi, 1899.
  • Carlo Riva, ricordi di Giuseppe De Lorenzo, Napoli, Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, 1902.
  • Caverna con avanzi preistorici presso Lagonegro in Basilicata, nota del corrisp. G. De Lorenzo, Roma, Tipografia della R. accademia dei Lincei, 1911.
  • Come cresce il Vesuvio, Pavia, Fusi, 1909.
  • L'Elephas antiquus di Pignataro Interamma in Valle del Liri, Roma, Giovanni Bardi, 1926.
  • Escursioni sottomarine nel golfo di Napoli, Roma, Nuova Antologia, 1899.
  • L'Etna, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1928.
  • Francesco Bassani : commemorazione letta nell'Accademia delle scienze di Napoli, Napoli, Tipografia R. Accademia delle scienze fisiche e matematiche, 1916.
  • Geologia dell'Italia meridionale, a cura di Geremia D'Erasmo, Napoli, Editrice Politecnica, 1937.
  • Geologia e geografia fisica dell'Italia meridionale, Potenza, Laterza e figli, 1904.
  • Geologia e geografia fisica dell'Italia meridionale : con 70 figure nel testo,Bari, G.Laterza, 1904.
  • Giappone e Buddhismo, Roma, Nuova Antologia, 1905.
  • India e buddhismo antico, Bari, Laterza, 1920.
  • Italae vires, Napoli, R. Ricciardi, 1916.
  • Leonardo da Vinci e la geologia, Bologna, N. Zanichelli, 1920.
  • Leopardi e Schopenhauer, Napoli, Ricciardi, 1923.
  • La magia nel Buddhismo, Napoli, libreria Detken & Rocholi, 1900.
  • Le montagne mesozoiche di Lagonegro, Napoli, Estr. da: Rendiconti della Reale Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli, 1894.
  • Oriente ed Occidente, Bari, G. Laterza, 1931.
  • Osservazioni geologiche nell'Appennino della Basilicata meridionale, memoria di Giuseppe De Lorenzo presentata nell'adunanza del dì 9 febbraio 1895.
  • Un paragone tra il Vesuvio e il Vulture, nota di Giuseppe De Lorenzo, Napoli, [1901?].
  • Paragoni geologici nella Bibbia e nel Buddhismo, Napoli, Detken & Rocholl, 1901.
  • La pioggia e il Vesuvio, nota di Giuseppe De Lorenzo, Napoli, 1901.
  • Raffaele Vittorio Matteucci, Napoli, Tipografia dell'Accademia reale delle Scienze, 1909.
  • Scienza d'occidente e sapienza d'oriente, Milano,Napoli, Ricciardi, 1953.
  • Il sentimento della natura in Leopardi, Napoli, Ricciardi, 1937.
  • Shakespeare e il dolore del mondo, Bologna, Zanichelli,1921.
  • Significato geologico di alcuni miti ariani, nota di Giuseppe De Lorenzo, Napoli, 1901.
  • Il sole del Gange, Bologna, Zanichelli, 1925.
  • Studio geografico-fisico del lago artificiale di Muro Lucano, G. De Lorenzo, H. Simotomai Tanakadate, Napoli,cooperativa tipografica, 1916.
  • Studio geologico del monte Vulture, 1899.
  • Sul Trias dei dintorni di Lagonegro in Basilicata : piano carnico e piano juvavico di Mojsisovics : memoria di Giuseppe De Lorenzo, Napoli, De Rubertis, 1892.
  • Sull'età degli scisti cristallini della valle del Sinni, Napoli , Accademia reale delle scienze, 1912.
  • La terra e l'uomo, Napoli, Ricciardi, 1912.
  • La terra e l'uomo,Nuova ed. riveduta ed aumentata dall'Autore, Bologna, Nicola Zanichelli, 1919.
  • La terra e l'uomo, 3. ed. riveduta e corretta dall'Autore, Bologna, Zanichelli, 1920.
  • Terra madre, Torino, Fratelli Bocca, 1907.
  • L'uomo paleolitico e l'elephas antiquus nell'Italia meridionale, G. De Lorenzo e G. D'Erasmo, Napoli, Industrie editoriali meridionali, 1932.
  • Venosa e la regione del Vulture : la terra d'Orazio, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1906,
  • La via della verità, Napoli, Pierro e Veraldi, 1899.
  • Visioni geologiche nell'arte, Roma, Nuova Antologia, 1905.
  • I vulcani di Napoli, Roma, Nuova Antologia, 1902.


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