Trasporti in Piemonte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Piemonte.
Posizione della regione

Il sistema infrastrutturale dei trasporti del Piemonte consiste in linee metropolitane, ferroviarie, aeroportuali, autostradali, stradali e lacustri.

Rete ferroviaria[modifica | modifica wikitesto]

Stazione di Torino Porta Susa

La rete ferroviaria del Piemonte conta circa 2000 km di linee: si tratta della regione italiana con la rete ferroviaria più estesa, seguita dalla Lombardia con 1870 km di linee[1].

La rete ferroviaria regionale è gestita per la quasi totalità da Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Fanno eccezione il tratto italiano della ferrovia Vigezzina, gestita dalla Società Subalpina Imprese Ferroviarie (SSIF), e un breve tratto della ferrovia Saronno-Novara, di circa 10 km, gestito da Ferrovienord.

Fino al 31 dicembre 2023, inoltre, il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) gestiva la ferrovia Canavesana (Torino-Rivarolo-Pont Canavese) e la ferrovia Torino-Ceres; dal 1º gennaio 2024, anch'esse sono gestite da Rete Ferroviaria Italiana.

Le principali stazioni sono 75 (classificate come platinum, gold e silver)[2][3].

La rete fondamentale è costituita dalle seguenti linee:

Fanno invece parte della rete complementare:

Vi sono poi altre linee ferroviarie:

Stazione di Cuneo

Linee ferroviarie dismesse[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Linee ferroviarie dismesse in Piemonte.

Sistema aeroportuale[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporto di Torino-Caselle
Ingresso dell'Aeroporto militare di Cameri

Il Piemonte è dotato di 26 scali aeronautici: 5 aeroporti e 26 aviosuperfici. Tra gli aeroporti quello che ha più rilevanza internazionale è il "Sandro Pertini" di Torino-Caselle. L'altro aeroporto internazionale è il Cuneo Levaldigi. Gli altri tre aeroporti sono nazionali: Torino-Aeritalia, Biella-Cerrione, Novara Militare Cameri.

Aeroporti civili:

Aeroporti militari:

Aviosuperfici::

Sistema stradale e autostradale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Segnaletica bilingue § Italia.

Comunicazioni rapide e interregionali sono garantite da un'efficiente rete stradale e autostradale, che si estende per 29.165 km, di cui 2664 di strade statali. È una rete non fittissima in confronto all'estensione della regione, ma ben sufficiente a garantire tutti i collegamenti necessari[4].

Molto intensa la circolazione automobilistica: il Piemonte è la regione italiana con la più alta densità di autoveicoli in rapporto agli abitanti (un'automobile ogni 2,7 abitanti)[4].

Per quanto riguarda la segnaletica stradale, nelle valli occitane del Piemonte alcuni comuni hanno provveduto alla posa di cartelli di localizzazione bilingue italiano/occitano provenzale, mentre cartelli direzionali bilingue sono piuttosto sporadici.

Rete autostradale[modifica | modifica wikitesto]

L'Autostrada A32 nei pressi di Beaulard

Il territorio della regione presenta numerose autostrade; dal Piemonte partono due delle principali direttrici per la Francia, la A32 (per il traforo del Frejus) e la A5 (per il traforo del Monte Bianco).

Le autostrade presenti in regione sono:

Rete stradale[modifica | modifica wikitesto]

La SS 34 all'ingresso di Cannobio
Ponte sull'Elvo della ex SS 230 di Massazza

Strade statali[modifica | modifica wikitesto]

Strade regionali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade regionali del Piemonte.

Strade ex statali divenute regionali[5] e divenute quindi provinciali con la legge regionale del Piemonte[6]

Valichi e trafori[modifica | modifica wikitesto]

Il Colle della Maddalena

Valichi[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Passi e valichi del Piemonte.

Di seguito i principali valichi stradali della regione al confine con la Francia (regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra) e la Svizzera (Canton Ticino e Canton Vallese):

Trafori[modifica | modifica wikitesto]

Distanze chilometriche[modifica | modifica wikitesto]

[7] Torino Cuneo Biella Novara Traforo del Frejus Verbania
Torino 81 km 65 km 80 km 78 km 150 km
Cuneo 81 km 146 km 161 km 159 km 240 km
Biella 65 km 146 km 60 km 143 km 97 km
Novara 80 km 161 km 60 km 158 km 87 km
Traforo del Frejus 78 km 159 km 143 km 158 km 228 km
Verbania 150 km 240 km 97 km 87 km 228 km

Trasporto pubblico[modifica | modifica wikitesto]

Minuetto della GTT

La rete di trasporto urbano e suburbano della città di Torino è coordinata dall'azienda GTT (Gruppo Torinese Trasporti), che gestisce anche oltre 100 linee extraurbane (nelle province di Torino, Alessandria, Asti e Cuneo) e due reti ferroviarie, la Torino-Ceres e la ferrovia Canavesana. Negli altri capoluoghi di provincia e le rispettive province il trasporto pubblico è gestito da:

Metropolitana di Torino[modifica | modifica wikitesto]

Stazione della Metropolitana a Torino
Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Torino.

Attualmente la metropolitana di Torino, di tipo VAL (treni automatici senza conducente su ruote gommate e di dimensioni ridotte), si estende per 13,2 km, la totalità della linea è in sotterranea, lungo i quali si trovano 21 stazioni. Risulta progettata e in corso di finanziamento un'estensione verso Rivoli zona Cascine-Vica, arrivando così a totalizzare una lunghezza di 18,5 km con 27 stazioni.

Sistema di navigazione[modifica | modifica wikitesto]

I piroscafo Genova (a sinistra) e Regina Madre a Luino

Sul lago Maggiore viene effettuata la navigazione sin dal XIX secolo; vi è una flotta di piroscafi e traghetti gestita dalla Navigazione Lago Maggiore che garantisce collegamenti fra le principali località lacustri quali Arona, Stresa, Verbania, Cannobio e le Isole Borromee (in Piemonte), Laveno-Mombello e Luino (in Lombardia), Ascona e Locarno in Svizzera. Vengono effettuate traversate anche con battelli storici, oggi custoditi nel cantiere navale di Arona, attuale sede della Navigazione Lago Maggiore[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: Le infrastrutture e il turismo. Elementi di geografia dei trasporti, di Guido Lucarno
  2. ^ Fonte: Sito ufficiale Ferrovie dello Stato Archiviato il 1º maggio 2013 in Internet Archive. URL consultato il 17/08/2010
  3. ^ Fonte: Sito ufficiale della Regione Piemonte Archiviato il 5 marzo 2010 in Internet Archive. URL consultato il 17/08/2010
  4. ^ a b Piemonte: non compresa Torino (pagg 62-63), Touring Club Italiano, 1976, su books.google.it. URL consultato il 05.11.2010.
  5. ^ Decreto legislativo 112 del 1998
  6. ^ Legge regionale 18 del 6 agosto 2007 (BUR 9/8/2007 n. 32).
  7. ^ Calcolate prendendo in considerazione la tipologia di strada più veloce (non la più breve); fonte: Italia - Atlante stradale, 1:250.000, Istituto Geografico De Agostini, 2009
  8. ^ Fonte: illagomaggiore.com URL consultato il 20/08/2010

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]