SUD-Salon Urbain de Douala

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SUD-Salon Urbain de Douala è festival di arte pubblica organizzato dal 2007 con cadenza triennale a Douala in Camerun e promosso dall'organizzazione culturale doual'art.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 durante il simposio Ars&Urbis organizzato da doual'art sul tema della relazione tra arte e trasformazioni urbane, viene annunciato il progetto di organizzare un evento triennale dal titolo SUD-Salon Urbain de Douala. doual'art chiede la collaborazione dei partecipanti al simposio nel sostenere l'evento e nel contribuire alla sua organizzazione. I temi affrontati durante l'incontro diventano oggetto di un numero dedicato della rivista italiana "Africa e Mediterraneo"[1]. Alla fine del 2005 viene avviata a Rotterdam e poi ufficialmente registrata nel 2006 la Fondazione iStrike che collabora come ufficio internazionale di doual'art per l'organizzazione della prima edizione di SUD-Salon Urbain de Douala del 2007. iStrike e doual'art organizzano insieme la programmazione dell'evento e il workshop Ars&Urbis che si svolge a Douala a marzo 2007[2]. Il SUD-Salon Urbain de Douala del 2007 apre le porte come previsto a dicembre 2007 con il sostegno tra gli altri di Ars Collaboratory, Fondazione Mondriaan, Fondo Prince Claus. Nel 2008 viene scelto il tema dell'acqua che caratterizzerà il programma e le opere prodotte per SUD-Salon Urbain de Douala 2010. Collegati al tema vengono avviati nello stesso anno i Liquid Projects. Nel 2009 si svolge l'incontro curatoriale Ars&Urbis al termine del quale viene nominato Simon Njami curatore generale di SUD 2010. A dicembre 2010 si svolge la seconda edizione di SUD-Salon Urbain de Douala.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il SUD-Salon Urbain de Douala è strutturato in un programma triennale che produce opere site-specific effimere e permanenti collocate in diversi quartieri della città di Douala. Il programma coinvolge tutte le attività dell'organizzazione doual'art, è ciclico e comprende gli incontri di riflessione teorica Ars&Urbis, delle residenze di artisti e il festival SUD-Salon Urbain de Douala che ha l'obiettivo di inaugurare e dare visibilità alle opere artistiche prodotte a Douala.

Ars&Urbis[modifica | modifica wikitesto]

Il festival SUD-Salon Urbain de Douala[modifica | modifica wikitesto]

SUD-Salon Urbain de Douala, prima edizione 2007[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione di SUD-Salon Urbain de Douala si è svolta a Douala dal 9 al 16 dicembre 2007 e viene promossa da doual'art in collaborazione con la Fondazione iStrike. Il festival produce performance, installazioni e opere permanenti.

Le performance prodotte sono

Le installazioni prodotte sono

Le opere permanenti sono

Conferenze e documentazione[modifica | modifica wikitesto]

La documentazione dell'evento è affidata al lavoro preparatorio realizzato durante il workshop Ars&Urbis e alla pubblicazione Douala in Translation[3] che viene presentata durante l'apertura del festival. La prima edizione di SUD 2007 è presentata sul sito del Popolo Sawa in un'intervista a Marilyn Douala Bell[4].

SUD-Salon Urbain de Douala, seconda edizione 2010[modifica | modifica wikitesto]

La seconda edizione di SUD-Salon Urbain de Douala si svolge a Douala dal 4 all'11 dicembre 2010. È promossa da doual'art, in collaborazione con ICU-International Collaborative Urban art projects. Il curatore generale è Simon Njami affiancato da Elvira Dyangani, Koyo Kouoh e Didier Schaub. Il logo è realizzato dalla designer Sandrine Dole. Rispetto alla prima edizione, SUD 2010 ruota intorno ad un unico tema, l'acqua, e si concentra in particolare sulla realizzazione di opere permanenti e di interventi che coinvolgono per un lungo periodo quattro quartieri della città di Douala attraverso i Liquid Projects.

Liquid Projects[modifica | modifica wikitesto]

I Liquid Projects sono una serie di iniziative e di opere d'arte prodotte da cinque artisti di Douala all'interno dei loro stessi quartieri. La realizzazione delle opere coinvolge per oltre due anni la comunità e in particolare i giovani dei quartieri. Un giornale realizzato in collaborazione con i partecipanti segue passo a passo tutta la realizzazione.

Installazioni e video[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda edizione di SUD vengono prodotte una serie di installazioni site-specific realizzate in specifici quartieri della città.

  • Jengu Project Work in Progress: Do It Yourself e United Sources of Douala di Bili Bidjocka
  • Aliette Cosset, Isabel Forner e Sylvain Ohl hanno realizzato la proiezione su schermo d'acqua Comme deux gouttes d'eau (come due gocce d'acqua) installata nel cosiddetto sito Base Elf.
  • Parcours liquide di Christina Kubisch
  • On fait ensemble di Ato Malinda, video
  • Kadder Attia ha realizzato a Douala il video Sans titre.
  • Mariela Borello ha realizzato a Douala il video Le poids de ma soif (il peso della mia sete), proiettato nel quartiere di Bonakouamouang.

Opere permanenti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alle opere realizzate all'interno di Liquid Projects da Aser Kash (Corps d'eau) e Salifou Lidou (Face à l'eau), vengono prodotte durante la seconda edizione di SUD altre opere permanenti.

Sempre durante SUD viene creato all'interno di doual'art un internet caffè e all'esterno uno spazio ristorazione realizzato da Kamiel Verschuren, Calanne Moroney e Bart-Jan Hooft (Fondazione Raw), Kaleb de Groot.

Conferenze e documentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il programma di conferenze è focalizzato sul tema dell'acqua, al centro di SUD 2010, e sulla pianificazione di SUD 2013 che prevede di concentrarsi sull'architettura e in particolare sulla riconversione del porto di Douala. Contribuiscono alla documentazione dell'evento molti degli ospiti presenti durante la manifestazione, tra i quali il fotografo Lard Buurman, l'artista Roberto Paci Dalò[5]. Recensiscono l'evento Maud de la Chapelle su Africultures[6]. Il festival è documentato a partire da aprile 2010 nel blog dell'evento All about the SUD 2010[7] realizzato da doual'art in collaborazione con ICU art projects e curato da Xandra Nibbeling. L'evento è annunciato anche su AfricaTimesNews[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dossier Ars&Urbis della rivista "Africa e Mediterraneo", numero 50, 2005.
  2. ^ La storia di SUD-Salon Urbain de Douala è raccontata nelle pagine di introduzione di Douala in Translation. A View of the City and its Creative Transformative Potencials (a cura di Lucia Babina e Marylin Douala Bell, Rotterdam, Episode publisher, 2007.
  3. ^ Douala in Translation. A View of the City and its Creative Transformative Potencials (a cura di Lucia Babina e Marylin Douala Bell, Rotterdam, Episode publisher, 2007.
  4. ^ Festival : Douala accueille le SUD (Salon Urbain de Douala). Propos recueillis par Marion Obam in PeupleSawa.com, 09/11/2007
  5. ^ Le immagini di Roberto Paci Dalò/Giardini Pensili di SUD Salon Urbain de Douala rilasciate in cc-by-sa su Flickr.
  6. ^ Maud de la Chapelle, Le SUD (Salon Urbain de Douala), un festival qui réinvente le genre urbain in Africultures, 23/11/2010.
  7. ^ All About SUD 2010
  8. ^ Armand Djoualeu, Cameroun: SUD 2010 ou l'art contemporain revisité Archiviato il 13 febbraio 2011 in Internet Archive. in AfricaTimesNews, 08/12/2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]