Rondanina

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Disambiguazione – Se stai cercando il cognome italiano, vedi Rondine (cognome).
Rondanina
comune
Rondanina – Stemma
Rondanina – Bandiera
Rondanina – Veduta
Rondanina – Veduta
Panorama di Rondanina
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoGaetanino Giovanni Tufaro (lista civica Innovazione Progresso Rondanina) dal 18-10-2021
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°33′44.63″N 9°13′03.86″E / 44.562397°N 9.217739°E44.562397; 9.217739 (Rondanina)
Altitudine981 m s.l.m.
Superficie12,81 km²
Abitanti62[1] (31-05-2023)
Densità4,84 ab./km²
FrazioniConio Avena, Costalunga, Fontanasse, Giardino, Gorreto dei Ballini, Maiada, Retezzo
Comuni confinantiFascia, Montebruno, Propata, Torriglia
Altre informazioni
Cod. postale16025
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010050
Cod. catastaleH546
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 821 GG[3]
Nome abitantirondanelli
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rondanina
Rondanina
Rondanina – Mappa
Rondanina – Mappa
Posizione del comune di Rondanina nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Rondanina (Rondaninn-a in ligure[4]) è un comune italiano di 62 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria. Per numero di abitanti è il comune meno popoloso del territorio metropolitano e della regione.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è situato in alta val Trebbia, alle pendici dell'Appennino ligure, tra il torrente Cassigheno, affluente del fiume Trebbia e il lago artificiale del Brugneto, ad est di Genova.

L'abitato è dominato dal bric Rondanina (1340 m), caratterizzato da strati orizzontali di roccia calcarea, basamento impervio e scosceso su cui sorge il piccolo abitato storico. Altre vette del territorio sono il monte Maiada (1185 m), il monte Fracellana (1129 m) e il monte Sant'Anna (1055 m).

Il territorio fa parte del Parco naturale regionale dell'Antola, di cui ospita il museo della flora e della fauna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo del primario borgo rondanello ha avuto origine a causa dell'emigrazione verso l'entroterra delle popolazioni costiere che cercavano terreni fertili da coltivare, oltreché una difesa contro gli attacchi dei pirati saraceni. Storicamente fu un importante centro di scambio commerciale, in quanto crocevia tra le principali valli del Genovesato (alta val Trebbia, alta valle Scrivia e val d'Aveto), il basso Piemonte (val Borbera) e la pianura Padana.

Con la costituzione dei Feudi imperiali, il borgo di Rondanina[5] e centri vicini furono assoggettati, a partire dall'anno 1000, alla marca Obertenga della famiglia Malaspina[5]. Dalla seconda metà del XIII secolo la proprietà passò ai conti Fieschi di Lavagna[5] che dominarono il paese e la marca fino al 1547. Fu a seguito della tentata congiura di Gianluigi Fieschi verso il potere della Repubblica di Genova che portò alla sottrazione del feudo alla famiglia fliscana e, per diploma dell'imperatore Carlo V, il conseguente passaggio di proprietà verso la famiglia genovese Doria[5], e quindi la repubblica genovese.

Nel 1797, con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798, con i nuovi ordinamenti francesi, Rondanina rientrò nell'VIII cantone, come capoluogo, della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del IV cantone della Trebbia nella giurisdizione dell'Entella. Il 27 maggio dello stesso anno fu invece inserito nel VII cantone di Torriglia nella giurisdizione del Centro. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne compreso nel dipartimento di Genova aggregato alla giurisdizione di Bobbio.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, sotto la provincia di Bobbio, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1923 il territorio fu compreso nel circondario di Bobbio della provincia di Pavia.

Con la soppressione del circondario bobbiese, il decreto regio n° 1726 datato 8 luglio 1923 stabilì il passaggio di Rondanina nell'allora provincia di Genova[6].

Il 17 luglio del 1908[7] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, distruggendo cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[8][9].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Trebbia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[10], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno.

Dal 2014 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val Trebbia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Troncato semipartito: nel primo, di argento, alla rondine nera, volante, posta in sbarra abbassata; nel secondo, tagliato d'azzurro e d'oro; nel terzo, trinciato di rosso e d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

Gonfalone

«Drappo di bianco…[11]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 1 gennaio 1999[11].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, nel capoluogo, riedificata nel XIII secolo e ancora nel XVIII secolo.
  • Cappella della Madonna della Guardia di Rondanina, piccola cappella poco sopra il paese al bivio dei sentieri per la Casa del Romano e del Bric Rondanina.
  • Cappella di Sant'Anna, posta in località Sant'Anna sulla strada provinciale al bivio per Rondanina e Propata.
  • Cappelletta di Giardino, posta nel bosco dopo la frazione di Giardino.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio Rondanina è collocato nella piazza principale di Rondanina, di fronte al municipio, a un'altitudine di 1.000 m s.l.m. e a 9 km dalla strada statale 45 di Val Trebbia. È in posizione aperta e panoramica. Porge sia sulla valle del torrente Cassingheno, sia verso il bric Rondanina (picco di 1340 m e a circa due ore di cammino dal rifugio).

Il rifugio si trova al primo piano di un antico edificio (ex canonica) ristrutturato grazie ad un contributo dell'Ente Parco dell'Antola, che al piano terra ospita il museo del Lupo del Parco dell'Antola, con annesso centro visitatori e la piccola biblioteca comunale. Confina con la parrocchiale di San Nicola di Bari.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Rondanina sono 1[13].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Il Rifugio Rondanina e il museo della Flora e Fauna del monte Antola

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale non sono presenti istituti scolastici; quelli più vicini sono a Torriglia e Ottone.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, dedicato alla flora e alla fauna del parco dell'Antola grazie a un contributo dell'Ente Parco, è stato inaugurato con il "Rifugio Rondanina" il 5 maggio del 2001. Gli spazi espositivi sono ubicati presso il piano terra dell'ex canonica della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari. La collezione comprende l'esposizione di tronchi d'albero e piante della zona del massiccio dell'Antola, nonché una vasta collezione di rocce, minerali e animali imbalsamati.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il lago artificiale del Brugneto

Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle sette frazioni di Conio Avena, Costalunga, Fontanasse, Giardino, Gorreto dei Ballini, Maiada e Retezzo per un totale di 12,81 km2.

Confina a nord e nord-est con il comune di Fascia, a sud e sud-ovest con Torriglia e a sud-est con Montebruno, ad ovest con Propata e Torriglia e ad est con Fascia e Montebruno.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Maiada è una frazione attualmente disabitata, mentre le frazioni di Retezzo e Fontanasse si affacciano sulle acque del lago artificiale del Brugneto, creato con la costruzione di una diga che rifornisce Genova e i suoi dintorni di acqua.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Tra le principali attività economiche del paese permane l'attività agricola con produzione e coltivazione di ortaggi, frutta e foraggi; sono altresì praticate la raccolta delle castagne e l'allevamento del bestiame.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Rondanina è raggiungibile da un'unica diramazione che diparte dalla strada provinciale 15 del Brugneto, quest'ultima collegante Torriglia con Montebruno; non esistono, ad oggi, ulteriori alternative stradali.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Dal comune di Torriglia un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Rondanina e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 giugno 1985 21 maggio 1990 Vittorio Sardo Democrazia Cristiana Sindaco
20 giugno 1990 26 ottobre 1991 Gualtiero Biancolli Indipendente Sindaco [14]
30 novembre 1991 24 aprile 1995 Sandro Casazza Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gaetanino Giovanni Tufaro lista civica di centro Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Gaetanino Giovanni Tufaro Democratici di Sinistra Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Arnaldo Mangini Uniti per Rondanina
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Arnaldo Mangini Uniti per Rondanina
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 2014 20 febbraio 2016 Giovanni Gualberto Mangiarotti Continuità per Rondanina
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco [14]
24 febbraio 2016 6 giugno 2016 Arnaldo Mangini Continuità per Rondanina
(lista civica di centro-sinistra)
Vicesindaco [15]
6 giugno 2016 18 ottobre 2021 Arnaldo Mangini Rondine
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
18 ottobre 2021 in carica Gaetanino Giovanni Tufaro Innovazione Progresso Rondinina
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d Fonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 20 agosto 2010.
  6. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  7. ^ Da La Trebbia del 26 luglio 1908
  8. ^ Da La Trebbia del 25 settembre 1953 Archiviato il 5 agosto 2019 in Internet Archive.
  9. ^ Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  10. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  11. ^ a b c Rondanina, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  14. ^ a b Si dimette dalla carica amministrativa
  15. ^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 2016 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo 2016

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D.Bertacchi Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Ristampa Bobbio 1991
  • Mons. Clelio Goggi Storia dei Comuni e delle Parrocchie della diocesi di Tortona - Tipografia "San Lorenzo" - 4ª Edizione - Tortona 2000
  • Vittorio Pasquali La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44) - Ed. Amici di San Colombano 2004
  • R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
  • Bruno Giontoni, Franca Balletti, I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza, De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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