Roccaspinalveti

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Roccaspinalveti
comune
Roccaspinalveti – Stemma
Roccaspinalveti – Bandiera
Roccaspinalveti – Veduta
Roccaspinalveti – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Amministrazione
SindacoClaudia Fiore[1] (lista civica Roccaspinalveti nel Cuore) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate41°56′N 14°28′E / 41.933333°N 14.466667°E41.933333; 14.466667 (Roccaspinalveti)
Altitudine740 m s.l.m.
Superficie33,01 km²
Abitanti1 177[3] (31-12-2022)
Densità35,66 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiCarpineto Sinello, Carunchio, Castiglione Messer Marino, Fraine, Guilmi, Montazzoli
Altre informazioni
Cod. postale66050
Prefisso0873
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT069076
Cod. catastaleH448
TargaCH
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona E, 2 353 GG[5]
Nome abitantiroccolani
Patronosan Pio
Giorno festivo11 luglio
PIL(nominale) 22 mln [2]
PIL procapite(nominale) 16 238 [2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccaspinalveti
Roccaspinalveti
Roccaspinalveti – Mappa
Roccaspinalveti – Mappa
Posizione del comune di Roccaspinalveti all'interno della provincia di Chieti
Sito istituzionale

Roccaspinalveti è un comune italiano di 1 177 abitanti[3] della provincia di Chieti in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana Medio Vastese.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Centro agricolo-pastorale situato nel subappennino di Castiglione, nell'alta valle del fiume Sinello.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'odierno abitato risale al XIX secolo quando l'antico abitato citato nel XVIII secolo come Rocca Spina Oliveta ed in seguito come Roccavecchia fu evacuato per via di frane e ricostruito più a valle con cardi e decumani in stile ottocentesco. Del vecchio abitato si possono riconoscere l'antico palazzo feudale, la chiesa ed alcune case. Ipotesi non verificate vogliono il paese fondato da genti sabelliche, centro poi fortificato durante l'incastellamento medievale.[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma comunale, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 21 luglio 1972[7], è raffigurato un palmizio fra le lettere R e S, iniziali dei due elementi che costituiscono il toponimo.

Il gonfalone è un drappo troncato di verde e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Michele Arcangelo
La chiesa di San Michele Arcangelo

È sita in piazza Roma, in località Aia Bruna. La chiesa risale al 1850 quando fu costruita sopra la precedente cappella di San Michele. Della struttura originaria rimane il campanile terminato agli inizi del XX secolo. L'interno è a navata unica con volta a botte con lunette e falsa cupola. Sopra l'ingresso principale vi è una cantoria sorretta da due pilastri con un organo del XVII secolo di cui le canne sono infilate nel cornicione attraverso i capitelli.[8]

Il borgo medievale

È sito su una cima del Monte Trimonte (1150 m). Allo stato attuale è ridotto a rudere. Come Castelfraiano controlla gli accessi dei fiumi limitrofi e da lontano domina le valli del Trigno e del Sangro. Risulta tuttavia vulnerabile dagli attacchi dall'alto perché sito a mezza costa. Alcune case-mura presentano un accesso tortuoso a chi vuole penetrare. Vi sono due porte urbane: La Porta a Capo e la Porta a Piedi.[9]

I resti della chiesa di San Pietro

È sita in località Rocca. Attualmente versa in un mediocre stato di conservazione. La prima notizia è del 1050 quando viene citata in un atto di donazione di un certo Bruno come rendita dell'abbazia della Santissima Trinità. Dal 1386 è sottoposta alla chiesa di Santa Vittoria. Nel 1568 durante una visita pastorale di Giovanni Oliva, arcivescovo e conte di Chieti, la chiesa era un rudere. Nel XVIII secolo la chiesa di Santa Vittoria e Nicola reggeva la rettoria della chiesa di San Pietro. Attualmente della chiesa si conservano i muri perimetrali che emergono dalle macerie dei crolli. È visibile la pianta rettangolare di circa sette metri per dodici. I muri di spessore non omogeneo è realizzato in pietra calcarea appena smussata di circa 100–120 cm. mentre l'altezza dei muri che rimangono in piedi varia da un metro ad un metro e mezzo. Nella chiesa si possono ammirare degli stipiti di quello che doveva essere il portale d'ingresso sito nel lato est dell'edificio il quale è lungo circa un metro e settanta. Nell'interno dell'unica navata, secondo dicerie degli anziani del paese, è ancora presente il pavimento.[10]

Altri monumenti

Vi sono alcuni piccoli palazzi in pietra del XIX secolo, la Fontana del Trocco e alcuni resti di architettura rurale-pastorale.[6]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Feste religiose

L'11 luglio si festeggia la festa patronale dedicata a san Pio, mentre il sedici gennaio, vigilia della ricorrenza della festività di Sant'Antonio abate, si celebra per le vie del paese la ricorrenza poplare detta ''lu sand'Andonie'', con gruppi di persone che suonano strumenti tipici della tradizione narrando episodi relativi al culto del santo.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Acquaviva, Bisceglie, Chiuse, Fatticce, Fonte Santa Maria, Olmi, Pontone, Quercialtieri, Salconeto, San Cristoforo, Santa Giusta, Serre, Tesoro, Vallocchie, Vigna Monaci. Le frazioni di Santa Giusta e Serre sorgono a nord del capoluogo, sul versante sinistro della valle del fiume Sinello. Le frazioni di Olmi e San Cristoforo si trovano rispettivamente a sudest e nordest, nel bacino del fiume Treste.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

I maggiori redditi provengono dall'allevamento (ovino, bovino e suino) e dal commercio del bestiame e dei prodotti zootecnici.

L'agricoltura dà patate, frumento e uve da vino. Vi operano un caseificio sociale e varie aziende per la produzione di prosciutti e insaccati.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Remo Carilli Lista Civica di Centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 7 giugno 2009 Claudio Bruno Lista Civica di Centro-sinistra (1999-2004)
Lista Civica (2004-2009)
Sindaco [13][14]
8 giugno 2009 25 maggio 2019 Franco Paglione Lista Civica Unione Democratica Popolare Sindaco [15]
26 maggio 2019 in carica Claudia Fiore Lista Civica Roccaspinalveti nel Cuore Sindaco [1]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese ospita due squadre di calcio, la principale, nonché più anziana, è l'A.S.D. Roccaspinalveti che milita nel girone B abruzzese di 1ª Categoria. È nata nel 1978.

La seconda è la Dinamo Roccaspinalveti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b Filippo Tronca, I REDDITI ABRUZZESI: PRIMA PESCARA, L'AQUILA SECONDA E SEMPRE PIU' RICCA, su Abruzzo Independent, 5 maggio 2016. URL consultato il 27 marzo 2019.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ a b Cenni storici[collegamento interrotto]
  7. ^ Roccaspinalveti, decreto 1972-07-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  8. ^ Info sulla chiesa di San Michele Arcangelo[collegamento interrotto]
  9. ^ Info sul borgo medievale[collegamento interrotto]
  10. ^ Info sulla chiesa di San Pietro[collegamento interrotto]
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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