Pieve di Mariano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pieve di Mariano
Informazioni generali
CapoluogoMariano
1512 abitanti (1751)
Dipendente daProvincia di Milano
Suddiviso in10 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Podestàlista sconosciuta
Organi deliberativiConsiglio generale
Evoluzione storica
InizioXIV secolo
CausaSecolarizzazione delle pievi
Fine1797
CausaInvasione napoleonica
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Distretto di Mariano
Cartografia
Pieve di Santo Stefano protomartire
Informazioni generali
CapoluogoMariano
1512 abitanti (1751)
Dipendente daArcidiocesi di Milano
Suddiviso in10 parrocchie
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Prevostovedi sotto
Evoluzione storica
InizioXI secolo
CausaIstituzione delle pievi
Fine1972
CausaSinodo Colombo
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Decanato di Cantù
Cartografia

La pieve di Mariano o pieve di Santo Stefano di Mariano (in latino: Plebis Marianensis o Plebis Sancti Stephani Marianensis) era il nome di un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e del Ducato di Milano con capoluogo Mariano Comense.

Il santo patrono era santo Stefano a cui è ancora oggi dedicata la chiesa prepositurale di Mariano Comense.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista religioso, alcuni studiosi hanno supposto che la pieve sia nata da uno scorporamento di territorio della pieve di Missaglia.[1] Secondo altri, la pieve si sarebbe originata attorno al V secolo, periodo a cui risale una capsella rinvenuta nell'altare del battistero marianese di San Giovanni.[1] Le prime notizie documentate circa l'esistenza della pieve si ritrovano tuttavia in un atto del 1068, ove già viene citata la chiesa di Santo Stefano come capopieve plebana.[2] Nel 1174, la pieve era già retta da un collegio di sacerdoti.[1] Nel 1398 apprendiamo che il numero dei canonici era di undici oltre al prevosto,[2][1] numero che rimase invariato sino al XV secolo, quando vengono citati anche due canonici col titolo di "cappellani".[2] Col Rinascimento la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della Provincia del Ducato di Milano, al fine di ripartire i carichi fiscali e provvedere all'amministrazione della giustizia.[3]

La canonica di Santo Stefano giunse a dodici canonicati nel XVI secolo, e sono ricordate ancora nello stesso periodo la cappella di Santa Maria in Santo Stefano di Mariano e le rettorie dei Santi Nazaro e Celso di Arosio, Inverigo, Carnago, San Martino di Gattedo ("Ingaterio"), San Giorgio di Cabiate e San Lorenzo di Villa.[2]

Dal Cinquecento, inoltre, era andata affiancandosi alla struttura plebana, il vicariato, il quale coincideva per ambiti ed interessi con la pieve stessa, il che segnò inesorabilmente l'inizio della decadenza della pieve stessa. Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu soppressa nel 1797 in seguito all'invasione di Napoleone e alla conseguente introduzione di un nuovo ma effimero distretto che non vide neanche la fine del secolo.[4] Atipica fu solo la sorte di Paina, che a quel punto cominciò ad essere legata a Giussano, località con cui non aveva storicamente mai avuto nulla da spartire, abbandonando gli storici legami con Mariano.

Per ciò che concerne la pieve religiosa, alle originarie parrocchie si aggiunse nel 1926 anche quella di Perticato. Nel 1971 la pieve di Santo Stefano di Mariano Comense venne soppressa come tutte le altre pievi milanesi dai decreti del cardinal Colombo, arcivescovo di Milano.[2]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà del XVIII secolo, il territorio della pieve era così suddiviso:

Pieve civile Pieve ecclesiastica
Comune di Mariano Parrocchia prepositurale di Santo Stefano protomartire
Comune di Arosio Parrocchia dei Santi Nazaro e Celso
Comune di Brenna Parrocchia di San Gaetano
Comune di Cabiate Parrocchia di Santa Maria Nascente
Comune di Carugo Parrocchia di San Bartolomeo apostolo
Comune di Cremnago Parrocchia di San Vincenzo martire
Comune di Inverigo Parrocchia di Sant'Ambrogio
Comune di Paina Parrocchia di Santa Margherita
Comune di Romanò Parrocchia di San Michele arcangelo
Comune di Villa Romanò Parrocchia di San Lorenzo martire

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Liber notitiae sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Manoscritto della Biblioteca Capitolare di Milano, a cura di M. Magistretti, U. Monneret de Villard, Milano, 1917.
  • Istituzione dei nuovi vicariati urbani e foranei, 11 marzo 1971, Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Rivista Diocesana Milanese, 1971.
  • Diocesi di Milano. Sinodo 46°, Milano, 1972, Pubblicazione curata dall'ufficio stampa della Curia arcivescovile di Milano.
  • G. Vigotti, La diocesi di Milano alla fine del secolo XIII. Chiese cittadine e forensi nel “Liber Sanctorum” di Goffredo da Bussero, Roma, 1974.
  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]