Ostro (cacciatorpediniere 1901)

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Ostro
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere
ClasseLampo
In servizio con Regia Marina
CostruttoriSchichau-Werke
CantiereElbing, Impero tedesco
Impostazionemarzo 1900
Varo9 febbraio 1901
Entrata in serviziodicembre 1901
IntitolazioneOstro, vento
Radiazionesettembre 1920
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamentonormale 320 t
a pieno carico 354 t
Lunghezza60 m
Larghezza6,5 m
Pescaggio2,6 m
Propulsione4 caldaie
2 motrici alternative
potenza 6.000 HP
2 eliche
Velocità30 nodi (55,56 km/h)
Autonomia2000 miglia a 12 nodi
Equipaggio59 tra ufficiali, sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
  • 6 pezzi da 57/43 mm
  • 2 tubi lanciasiluri da 356 mm
Note
dati riferiti all’entrata in servizio
dati presi da Sito ufficiale della Marina Militare italiana, Navypedia e Warships 1900-1950
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L’Ostro è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nave partecipò attivamente alla guerra italo-turca.

Il 18 aprile 1912 partecipò, insieme alla corazzata Emanuele Filiberto, all'attacco del presidio turco di Wathy, sull'isola di Samo: una nave da guerra turca stazionaria a Samo, l’Ircanich (per altre fonti Ixanié) fu affondata, e le installazioni militari ottomane (una caserma ed alcune batterie d'artiglieria) distrutte, obbligando la guarnigione alla resa[1][2][3].

Il 2 maggio dello stesso anno l'Ostro prese parte, insieme alla corazzata Regina Margherita, ad un'azione diversiva che prevedeva vari attacchi lungo le coste di Rodi, per distrarre il presidio ottomano mentre si preparava lo sbarco italiano a Calitea[3].

Il 7 od il 28 maggio 1912 l’Ostro catturò a Lindos, nel Dodecaneso, l'ex governatore turco («wali») di Rodi, occupata due giorni prima[1][2].

All'inizio della prima guerra mondiale l'unità, inquadrata nella VI Squadriglia Cacciatorpediniere (Lampo, Euro, Strale, Dardo), aveva base a Tripoli, al comando del capitano di corvetta Castiglioni[4]. Essendo ormai un'unità anziana e superata, ebbe impiego piuttosto scarso, come del resto le navi gemelle.

Nel 1915-1918 fu modificato ed imbarcò attrezzature per posare 12 mine, per lanciare bombe di profondità e per rimorchiare torpedini antisommergibile[5].

La sua presenza a Durazzo insieme al gemello Euro, il 29 dicembre 1916, motivò un'incursione di navi austroungariche nelle acque di tale base: i due cacciatorpediniere erano frattanto ripartiti e quindi ne uscirono indenni, mentre furono affondati il piroscafo greco Mikael e due velieri (uniche navi che si trovavano nella rada del porto albanese)[6].

Radiato nel 1920[5][7], l’Ostro fu demolito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b http://altierospinelli.it/rivista/monografie/Il%20Dodecaneso%20italiano_Battaglia.pdf[collegamento interrotto]
  2. ^ a b Storia. Anni 1911-1912. (Fase2-1912) Parte Quarta. su Wrnzla
  3. ^ a b Dodecaneso 1912, su dodecaneso.org. URL consultato il 21 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2011).
  4. ^ Forum Eerste Wereldoorlog :: Bekijk onderwerp - Regia Marina Italiana, 1914-1915, su forumeerstewereldoorlog.nl. URL consultato il 21 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2019).
  5. ^ a b Marina Militare
  6. ^ Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, pp. 113-114
  7. ^ Italian Ostro - Warships 1900-1950, su warshipsww2.eu. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
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