Madonna col Bambino e santi Simone Stock, Caterina da Siena e Gregorio Magno

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Madonna col Bambino e santi Simone Stock, Caterina da Siena e Gregorio Magno
AutoreEnea Salmeggia
Data1616
Tecnicaolio su tela
Ubicazionechiesa di Sant'Agata nel Carmine, Bergamo

Madonna col Bambino e santi Simone Stock, Caterina da Siena e Gregorio Magno è un dipinto a olio su tela realizzato da Enea Salmeggia detto il Talpino nel 1616 per i carmelitani della chiesa di Sant'Agata nel Carmine, e conservato nella cappella dedicata alla Madonna del Suffragio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«Addì 8 gen.1616 - Accordio cõ Enea Salmezza Pittore p il quadro de parte destra nella cappella della B. V. Per la presente scrittura si dichiara qualm.te il sig.r Enea salmezza pittore si obbliga di fare la pala della destra parte della Cappella della Mad.na nella chiesia de Carmini, conforme al modello fatto da esse; con qlla maggior diligenza ch sia possibile, e che ricercha e vole l'honore e riputazione del d.o sig.r Enea.+. p la quale s'obliga il R. M.ro Zacc.a Bergamelli Carmelitano, di dare e pagare al d.o sign.r Enea pittore quanto sarà determinato dalli M.o Ill,ri e R.mi sig.ri il Sigg.r Conte Prisco, e Mro Silvestro ing.ri di Bergamo finita che sarà e promette darla finita in termine di mesi sei otto in circa ...et il sud.o M.ro Zucc.a le ha sborsato a conto zecchini quindici. E p fede della verità anche le parti si sottoscriverano sotto ei di et anno cioè di sopra. Io Enea Salmezza pittore a fermo di quanto sopra, Io fra Zacca Bergamelli sud.o aff.mo e pro.to come di sopra»

L'atto di committenza, firmato da Salmeggia e dal padre carmelitano Zaccaria Bergomelli, conferma che il pittore nembrese aveva in precedenza realizzato un bozzetto dell'opera, mentre quello conservato nella pinacoteca dell'Accademia Carrara è di qualche anno successivo e di provenienza dalla collezione di Giacomo Carrara.[2]Sarà questa la prima opera che l'artista eseguirà per la chiesa, successivamente realizzerà il Martirio di Sant'Agata nel 1620.[3] Il bozzetto conservato in accademia era inserito nell'inventario del Borselli con 1796 con la definizione: Modello ove figurata la Vergine con molti santi opera di Aenea Salmezia detto Talpino bergamasco.Vedesi nella chiesa delli padri Carmelitani di questa città nella cappella della Madonna del Carmine il quadro in grande simile a questo modello di Aenea, a comprova della sua realizzazione posteriore al dipinto.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto raffigura una sacra conversazione, con la Vergine posta nella parte superiore della tela avvolta in una luce gialla e intorno a lei angeli e putti alati che reggono il coro di nubi. La Madonna appare molto solenne e imponente, contrariamente al bozzetto dove viene raffigurata in una forma molto più plastica, mentre gli angeli che inizialmente apparivano affini alla pittura lottesca, si presentano più stabili avvicinando l'opera a quella del Luini di cui il Salmeggia aveva ammirato le opere nel suo periodo milanese.[4] La Madonna compie il gesto di consegnare a san Simone Stock lo scapolare, raffigurazione consueta nell'illustrazione carmelitana, che tramanda il compiersi di questo gesto, si narra, infatti, che lo scapolare gli fosse stato consegnato dalla Madonna il 16 luglio 1251, con l'istituzione della festa della Nostra Signora del Monte Carmelo.[1]

Nella parte centrale inferiore sono raffigurati molti peccatori e di fronte a loro due angeli, tra di loro i santi Caterina da Siena a sinistra e papa Gregorio Magno il quale diventa il protagonista dell'opera. Questo è raffigurato negli abiti papali, compiendo il gesto che indica la Vergine mentre lo sguardo è rivolto all'osservatore della tela; dietro di lui è identificabile padre Bergomelli, committente dell'opera. San Gregorio è da sempre associato all'intercessione dei defunti così come ripreso nel concilio tridentino: sono infatti identificabili in fedeli invitati a seguire le scritture e gli insegnamenti mariani quale unica via di salvezza delle loro anime. Si consideri che il Bergomelli aveva scritto il testo d'ispirazione gregoriana: Lacrime del peccatore sopra i sette Salmi, a cui era stato sicuramente indirizzato il Salmeggia probabilmente dall'autore stesso.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c De Pascale.
  2. ^ La Madonna consegna lo scapolare a san Simone Stock in presenza dei santi Caterina da Siena e Gregorio Magno e del committente padre Zaccaria Bergomelli, su lacarrara.it, Accademia Carrara. URL consultato il 15 settembre 2021.
  3. ^ Salmeggia, Enea detto il Talpino, su treccani.it, DBI. URL consultato il 15 settembre 2021.
  4. ^ Enea Salmeggia detto il Talpino, su altopianoselvinoaviatico.it, Altopiano Selvino aviatico. URL consultato il 15 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
  5. ^ Di padre Bergomelli si conserva in accademia Carrara un disegno che lo raffigura d'autore ignoto datato 1664 Zaccaria Bergomelli, su lombardiabeniculturali.it, LombaerdiaBeniCulturali. URL consultato il 15 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico De Pascale, Prima della pittura Enea Salmeggia, Accademia Carrara.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]