Ludwig Münstermann

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Altare, pulpito e fonte battesimale della chiesa del castello Varel

Ludwig Münstermann (Amburgo Brema, circa 15701639) è stato uno scultore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mosè (1612-1613), nel pulpito dalla chiesa di San Lamberti, Oldenburg, ora nel Landesmuseum Oldenburg
Re David dal Rotenburg Organ Prospectus (1608) nel Museo Focke di Brema

Ludwig Münstermann, nato ad Amburgo o a Brema,[1][2] fu ammesso alla Drechslerzunft di Amburgo nel 1599.[3][2][4]

Lavorò soprattutto per i conti Anton Günther von Oldenburg e Anton von Delmenhorst.[3][4][5]

Le prime opere documentate risalirono al 1607-1608, e furono decorazioni scultoree sulla facciata del castello di Oldenburg, eseguite sotto la guida di Johann Prange.[3][1][4][2][5]

Lo stile di Münstermann aderì al Manierismo, uno stile tra Rinascimento e Barocco.[1][4][3][5] La struttura generale, la composizione e la decorazione delle sue opere corrispondono ancora al Rinascimento, la maggiore espressione soprannaturale del figurativo coincide con il barocco.[3] L'artista ruppe gli schemi architettonici e sviluppò le figure in modo autonomo dai fondi ornamentali, utilizzando il rapporto di luce ed ombra e dei contorni taglienti.[5]

Münstermann padroneggiava magistralmente non solo l'iconografia, ma anche l'apparato formale delle sue opere. Soprattutto nelle sue pale d'altare, l'artista ha sempre più evidenziato gioielli figurativi e ornamentali, invece le strutture architettoniche passavano in secondo piano.[3]

Nel periodo tra il 1612 e il 1638, realizzò circa quaranta opere d'arte religiosa come altari, pulpiti, fonti battesimali, molti di queste si trovano ancora nel loro luogo di origine e quindi l'interazione di luce, forma e colore nelle opere, specialmente degli altari, è ancora visibile oggi.[3]

Altari eseguiti da Münstermann sono conservati in Varel, Hohenkirchen, Eckwarden, Rodenkirchen, Tossens, e Berna.[3][1][4]

L'altare più grande è conservato nella chiesa di San Pietro nel castello di Varel e fu ultimato nel 1614, comprendente le rappresentazioni della Nascita di Cristo, La resurrezione, L'Ascensione.[2][3]

Sopra i pannelli laterali della predella ci sono le statuette degli apostoli oltre che i rilievi di Martin Lutero e Filippo Melantone e le figure della Fede, della Carità, della Speranza, della Giustizia, della Temperanza, della Prudenza, del Coraggio e della Pazienza.[3]

Il pulpito di Rodenkirchen, di struttura e con programma figurativo tradizionali, è decorato con statuette di evangelisti, completato da santi o profeti patroni. Il pulpito di Rodenkirchen è caratterizzato da un gruppo unico di figure, basato su dipinti di Lucas Cranach il Vecchio.[3]

Il pulpito di Rodenkirchen presenta un Adamo scarsamente vestito, rappresentante l'umanità, che siede di fronte a un tronco d'albero, affiancato alla sua destra da Mosè con le tavole della legge e alla sua sinistra da Giovanni il Battista, che tiene in mano una Bibbia e punta con un dito verso i Vangeli, a sottolineare l'unione tra l'Antico e il Nuovo Testamento. Altre scene bibliche sono la Caduta dell'Uomo, l'Adorazione del serpente di bronzo, il Monte degli Ulivi, la Crocifissione e la Risurrezione.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ludwig Münstermann, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 marzo 2019.
  2. ^ a b c d (DE) Münstermann (Munsterman), Ludwig (Ludewich, Lütke), su deutsche-biographie.de. URL consultato il 31 marzo 2019.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l (DE) Ludwig Münstermann – Manierismus in Norddeutschland, su kulturportalweserems.de. URL consultato il 31 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2020).
  4. ^ a b c d e (DE) Ludwig Münstermann, su kulturtourismus-ol.de. URL consultato il 31 marzo 2019.
  5. ^ a b c d Ludwig Münstermann, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 155.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Wilhelm Knollmann, Dietmar Jürgen Ponert e Rolf Schäfer, Ludwig Münstermann, Oldenburg, Isensee Verlag, 1992.
  • (DE) Peter Königfeld, Günter Goege, e Klaus Thönes, Die Farbigkeitder Bildwerke Ludwig Münstermanns, in Restaurierung von Kulturdenkmalen. Beispiele aus der niedersächsischen Denkmalpflege (= Berichte zur Denkmalpflege, Beiheft 2), Hameln, Niedersächsisches Landesverwaltungsamt – Institut für Denkmalpflege, Verlag CW Niemeyer, 1989.
  • (DE) Dietmar Jürgen Ponert, Münstermann, Ludwig, in Neue Deutsche Biographie (NDB), XVIII, Berlino, Duncker & Humblot, 1997.
  • (DE) Dietmar J. Ponert e Rolf Schäfer, Ludwig Münstermann, Regensburg, Verlag Schnell & Steiner, 2016.
  • (DE) Holger Reimers, Ludwig Münstermann. Zwischen protestantischer Askese und gegenreformatorischer Sinnlichkeit, Marburgo, Jonas Verlag, 1993.
  • (DE) Martha Riesebieter, Ludwig Münstermann. Ein Beitrag zur Geschichte der frühen niederdeutschen Barockplastik, Berlino, Verlag Klinkhardt & Biermann, 1930.
  • (DE) Rolf Schäfer, Münstermann – Bilder, Oldenburg, Isensee Verlag, 2017.
  • (DE) Lore Timme-Hänsel, Großer Meister der Farben und des Lichts, in Jeversches Wochenblatt, 2012.

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