La verità nella bugia

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La verità nella bugia
Lingua originaleitaliano
Generefarsa giocosa per musica
MusicaCarlo Coccia
LibrettoGiuseppe Maria Foppa

(libretto online)

Attiuno
Prima rappr.ottobre 1809
TeatroTeatro San Moisè di Venezia
Personaggi
  • Laura, sotto nome d'Adelina
  • Clitamante
  • Spigolino, uomo accorto e aderente a Laura
  • Pataccone, fattore di una casa di campagna appartenente a Laura
  • Rosella, contadina
  • Grigoletto, contadino

La verità nella bugia è un'opera in un atto di Carlo Coccia, su libretto di Giuseppe Maria Foppa. Fu rappresentata per la prima volta nell'autunno del 1809 al Teatro San Moisè di Venezia.

Gli interpreti della prima rappresentazione furono i seguenti:[1]

Personaggio Interprete
Laura Teresa Strinasacchi
Clitamante Luigi Sirletti
Spigolino Luigi Rafanelli
Pataccone Giovanni Battista Brocchi
Rosella Carolina Costa
Grigoletto Domenico Remolini

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La scena è in campagna.

Laura è da poco divenuta padrona, dopo la morte dei genitori, di un podere, dove nessuno l'ha ancora conosciuta. Decide di farsi passare per Adelina, in fuga da uno zio crudele, facendosi aiutare dai contadini Rosella e Grigoletto, che stanno al gioco perché Laura ha promesso di facilitare il loro matrimonio, e dal servitore Spigolino, che interpreta la parte dello zio in cerca della nipote fuggiasca. Laura pensa con questo stratagemma di indagare il carattere del fattore Pataccone e soprattutto di Clitamante, di cui si è innamorata quando l'ha aiutata in seguito al ribaltamento di un calesse, ma che è molto diffidente e solitario.

Spigolino, con la complicità di Grigoletto, si fa introdurre nel podere, facendo mostra di essere molto ricco e suscitando così l'interesse dell'avido Pataccone, che gli racconta come riesce a guadagnare gestendo in modo disonesto il podere. Spigolino e Pataccone si accordano per dare in moglie Laura allo stesso Pataccone. Laura intanto si è accertata del buon cuore di Clitamante e quando il finto zio le comunica che si dovrà sposare con Pataccone, gli impone di essere presente alle nozze. Pataccone, che per non avere disturbi in casa raccontava che una stanza era abitata dagli spiriti, cade vittima del suo stesso inganno grazie a Grigoletto, che si traveste da diavolo e lo spaventa a morte. Quando si riprende, Pataccone trova Laura che gli svela di essere in realtà la sua nuova padrona, intenzionata a fare i conti con lui ora che ne ha scoperto i trucchi nella gestione del podere. Poi Laura conferma a Clitamante di essere la ragazza che un tempo aveva salvata e di volerlo sposare.

Struttura musicale[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinfonia

Atto Unico[modifica | modifica wikitesto]

  • N. 1 - Introduzione Amor!... t'invoco, amor! (Adelina, Spigolino, Grigoletto, Rosalia)
  • N. 2 - Cavatina di Pataccone Sette e un otto... e due... fan trenta...
  • N. 3 - Duetto fra Clitamante ed Adelina No non si trova un cor
  • N. 4 - Aria di Spigolino Amici miei sentite (Spigolino, Pataccone, Rosalia, Grigoletto)
  • N. 5 - Quartetto Guarda ingrata un zio tradito (Spigolino, Adelina, Pataccone, Clitamante)
  • N. 6 - Aria di Rosalia Ho un cor di pasta amabile
  • N. 7 - Duetto fra Spigolino e Pataccone Coi danari del padrone
  • N. 8 - Aria di Adelina Voi d'un'alma il vero affetto
  • N. 9 - Finale Osservate che si fa (Pataccone, Spigolino, Grigoletto, Clitamante, Adelina, Rosalia)

Note[modifica | modifica wikitesto]

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