Hippobosca equina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Mosca cavallina" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Mosca cavallina (disambigua).
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Mosca cavallina
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineDiptera
SottordineBrachycera
CoorteCyclorrhapha
SezioneSchizophora
SottosezioneCalyptratae
SuperfamigliaHippoboscoidea
FamigliaHippoboscidae
GenereHippobosca
SpecieH. equina
Nomenclatura binomiale
Hippobosca equina
Linnaeus, 1758
Nomi comuni

Mosca culaia

La mosca cavallina (Hippobosca equina Linnaeus, 1758) è un insetto dittero della famiglia Hippoboscidae, ectoparassita ematofago di vari mammiferi.

È una specie ovovivipara, produce un pupario da cui emerge l'individuo alato senza una fase larvale libera.

Predilige gli equini, annidandosi nelle regioni caldo-umide con pelo scarso o assente (regione anogenitale, pieghe inguinali, mammelle).

La sua distribuzione geografica è molto irregolare e con aree di grande frequenza nettamente separate da aree in cui è assente.

Crea notevole disturbo agli animali che non sono abituati alla sua presenza, perché è adattata a resistere ai tentativi di liberarsene (è pressoché impossibile da schiacciare a causa del tegumento molto robusto, e possiede zampe perfettamente adattate ad aggrapparsi all'ospite).

È stata indicata, insieme ad altri insetti ematofagi, come possibile vettore dell'anemia infettiva equina[1] e della Bartonellosi;[2] la puntura può causare nell'uomo reazione anafilattoidi.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ C. Garbarino et al., Un recente focolaio di Anemia Infettiva Equina in provincia di Parma: un’occasione per alcune considerazioni sulla malattia [collegamento interrotto], in Il Progresso Veterinario, n. 9, 2006. URL consultato il 27 aprile 2010.
  2. ^ (EN) Halos Lénaïg et al., Role of Hippoboscidae Flies as Potential Vectors of Bartonella spp. Infecting Wild and Domestic Ruminants, in Appl Environ Microbiol, vol. 70, n. 10, 2004, pp. 6302–6305, DOI:10.1128/AEM.70.10.6302-6305.2004. URL consultato il 27 aprile 2010.
  3. ^ (EN) O. Quercia et al., Anaphylactic reaction after Hippobosca equina bite (PDF), in Alergol Inmunol Clin, vol. 20, n. 1, 2005, pp. 31-33. URL consultato il 27 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2010).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Hippoboscidae, su Australasian/Oceanian Diptera Catalog. URL consultato il 27 aprile 2010.
  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi