Girolamo Pico Fonticulano

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«Singolare Aritmetico, giuditiosissimo Architetto»

Girolamo Pico Fonticulano raffigurato nella sua opera Geometria

Girolamo Pico Fonticulano (Fontecchio, 1541Napoli, 1596) è stato un architetto, matematico e urbanista italiano del XVI secolo.

Il soprannome con cui era conosciuto – Fonticulano – è un rimando al luogo di nascita mentre il secondo nome – Pico – sembrerebbe essere un errore di battitura di un tipografo veneziano che, volendo indicare il fratello Biagio, scrisse «Picol» anziché «Blasius».[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pianta dell'Aquila disegnata dal Fonticulano

Personalità poliedrica e complessa di erudito, il Fonticulano ha ricoperto un ruolo importante nella storia dell'Aquila, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti architettonici e urbanistici.[3] Incline agli studi matematici, è inoltre riconosciuto come profondo conoscitore della balistica e di altre strategie militari.[4]

Nel 1573 è incaricato del progetto del Palazzo Margherita, ampliamento del preesistente Palazzo del Capitano, in Piazza del Palazzo;[5] nello stesso anno è autore della nuova sistemazione urbanistica di Costa Masciarelli tra Porta Bazzano, dove realizza la fontana monumentale, e Piazza del Duomo. È autore anche della nuova via nel quartiere della Rivera e, probabilmente, dell'impianto progettuale cinquecentesco della fontana delle 99 cannelle, secondo alcuni storici ispirato dalla Piazza del Campidoglio di Michelangelo.[3] Tra gli altri lavori a lui attribuiti vi sono il campanile e la sacrestia della Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo, all'Aquila e un'opera idraulica nei pressi di Antrodoco.[1]

Nel 1575 è autore della celebre Pianta dell'Aquila che verrà poi inserita nella sezione dedicata al rilievo architettonico all'interno del suo più importante trattato, intitolato Geometria e pubblicato dopo la sua morte dal fratello Biagio.[5][6] Nel 1582 è invece autore della Decrittio di sette città illustre d'Italia in cui analizza, sotto vari aspetti, sette città italiane e ne opera una classificazione: (Roma, Venezia, Napoli, Milano, Firenze, Bologna, L'Aquila); mentre qualche anno più tardi curò la redazione dell'Albero genealogico della famiglia Orsini.[6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Geronimo Pico Fonticolano, Decrittio di sette città illustre d'Italia, 1582.
  • Geronimo Pico Fonticolano, Geometria, Lepido Faci, 1597. URL consultato il 19 giugno 2015.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Angelus Novus, Girolamo Pico Fonticulano, su angelusnovus.it, 9 gennaio 2011. URL consultato il 9 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2014).
  2. ^ Camillo Catalano, Girolamo Pico Fonticulano, matematico dell'Aquila, in Il Messaggero, 18 settembre 1927.
  3. ^ a b Colapietra e Centofanti, p. 51.
  4. ^ Dragonetti, p. 165.
  5. ^ a b Colapietra e Centofanti, p. 49.
  6. ^ a b Dragonetti, p. 164.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Raffaele Colapietra e Mario Centofanti, Aquila. Dalla fondazione alla renovatio urbis, L'Aquila, Textus Editrice, 2009.
  • Alfonso Dragonetti, Le vite degli illustri aquilani, L'Aquila, Francesco Perchiazzi Editore, 1847. URL consultato il 18 febbraio 2021.

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