Demetrio di Napoli

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Demetrio (VI secoloNapoli, ...) è stato un vescovo italiano, vescovo di Napoli verso la fine del VI secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le Gesta episcoporum Neapolitanorum[1] e il Catalogus episcoporum Neapolitanorum[2], Demetrio è stato il 25º vescovo di Napoli, successore di Reduce e predecessore di Fortunato II, e governò la sua Chiesa per 3 o 4 anni, verso la fine del VI secolo.[3] Si ritiene che dopo la morte di Reduce, la diocesi napoletana sia rimasta vacante per alcuni anni.[4]

Demetrio è storicamente documentato nell'epistolario di papa Gregorio I. Nel dicembre 590[5] fu incaricato dal pontefice di riportare all'ortodossia alcuni fedeli napoletani che erano caduti nello scisma,[6] probabilmente aderenti allo scisma tricapitolino.[7]

Nel corso del 591 il papa depose Demetrio, "perverso dottore e indegno pastore", per gravi crimini commessi e nel mese di settembre di quell'anno[8] scrisse al clero e al popolo di Napoli invitandoli a eleggere un nuovo vescovo.[6]

Non si conosce altro di questo vescovo napoletano. La diocesi rimase vacante per un certo periodo, durante il quale Gregorio Magno ne affidò l'amministrazione a Paolo, vescovo di Nepi, fino a maggio 593.[9][10] In questo periodo i napoletani elessero due vescovi, lo stesso Paolo di Nepi e il diacono Fiorenzo, che tuttavia non furono accettati dal papa.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Gesta episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 413.
  2. ^ (LA) Catalogus episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 437.
  3. ^ (FR) Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. I, p. 548.
  4. ^ Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, p. 108.
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Epistolae, vol. I, p. 14.
  6. ^ a b (FR) Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. I, p. 547.
  7. ^ Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, p. 110.
  8. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Epistolae, vol. I, p. 104.
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Epistolae, vol. I, pp. 192-193.
  10. ^ (FR) Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol II, École française de Rome, Rome, 2000, p. 1682.
  11. ^ Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza, 1927, p. 227.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Napoli Successore
Reduce circa 587 o 588 - 591 deposto Fortunato II