Coris batuensis

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Coris batuensis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
SottordineLabroidei
FamigliaLabridae
GenereCoris
SpecieC. batuensis
Nomenclatura binomiale
Coris batuensis
(Bleeker, 1856)

Coris batuensis (Bleeker, 1856) è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico e dell'oceano Indiano, in particolare da Tonga, Isole Marshall, Giappone, Grande barriera corallina, coste dell'Africa orientale[2] e Chagos[3]. Nuota fino a 34 m di profondità, solitamente in zone con fondo sabbioso[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo allungato, leggermente compresso lateralmente, con la testa dal profilo appuntito. La pinna caudale ha il margine dritto. La lunghezza massima registrata è di 17 cm[2].

A differenza di molti congeneri, come C. aygula, la colorazione non ha cambiamenti drastici nel corso della vita del pesce. I giovani hanno il dorso marrone chiaro interrotto da strisce bianche verticali e il ventre bianco con qualche macchia dello stesso colore del dorso. Le pinne sono trasparenti con degli ocelli neri; il più evidente, cerchiato di bianco, è sulla pinna dorsale[4].

Il corpo degli adulti è prevalentemente grigiastro, ma può scurirsi per mimetizzarsi[2]. Sul dorso sono presenti delle strisce verticali marroni scure[4]. Le pinne sono grigie e marroni, la pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe. Possono essere presenti leggere striature sfumate, rosse o verdi pallide, soprattutto sulla testa.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Di solito nuota in banchi di pochi esemplari o solitario[2].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La sua dieta, prevalentemente carnivora, è composta sia da uova di altri pesci che da varie specie di invertebrati acquatici come molluschi chitoni e gasteropodi, vermi policheti, foraminiferi e crostacei, in particolare granchi (Galatheoidea, Paguroidea), anfipodi (Gammaridea), isopodi e copepodi (Harpacticoida)[5].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna, non ci sono cure nei confronti delle uova.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie non sembra essere minacciata da particolari pericoli, quindi viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Craig, M. & Yeeting, B, Coris batuensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d (EN) C. batuensis, su FishBase. URL consultato il 25 dicembre 2013.
  3. ^ (EN) Coris batuensis, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  4. ^ a b C. batuensis, su fishbase.org. URL consultato il 26 dicembre 2013.
  5. ^ C. batuensis, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 26 dicembre 2013.

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