Chiesa di San Martino Vescovo (San Salvatore Monferrato)

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Chiesa di San Martino Vescovo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàSan Salvatore Monferrato
Coordinate44°59′37.81″N 8°34′00.77″E / 44.993835°N 8.566881°E44.993835; 8.566881
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Martino Vescovo
Diocesi Casale Monferrato
Consacrazione1578
Inizio costruzioneXVI secolo

La chiesa di San Martino Vescovo, o solo chiesa di San Martino, è la parrocchiale di San Salvatore Monferrato, in provincia di Alessandria e diocesi di Casale Monferrato[1]; fa parte del zona pastorale del Santissimo Salvatore.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa dedicata a San Martino, situata in località Genzano, risale all'anno 1111[2]; essa era compresa nella diocesi di Pavia[2].

Il campanile

Tale chiesa nel 1217 risultava essere già stata sostituita dalla nuova pieve posta presso il castello[2]; dell'antica chiesa nel 1576 esistevano ancora alcuni ruderi[2][3].

Nel Quattrocento venne edificata una nuova chiesa, elevata a collegiata con tre canonicati, dei quali, però, nel 1460 ne esisteva ancora uno solo[2]; all'inizio del XV secolo risale pure la torre campanaria[2].

Nel 1564 alla chiesa fu conferito il titolo di arcipretale[2]; sempre in quel periodo l'edificio fu oggetto di un intervento di rifacimento, che comportò, tra l'altro, il rifacimento delle volte condotto da Franceschino Bianco e da Lorenzo Coppa, e al termine del quale venne impartita la consacrazione, celebrata il 25 maggio 1578[2] dal vescovo di Pavia Ippolito de' Rossi[3].

Vista della facciata

Nel 1717 il campanile fu dotato d'un concerto di cinque campane[2]; nel 1805 la chiesa fu ceduta alla diocesi di Alessandria, per poi passare a quella di Casale Monferrato l'anno successivo[2].

Nel 1822 venne costruita la facciata, la quale subì un rifacimento nel 1907 e un restauro nel 1998[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, scandita da quattro lesene che la tripartiscono, presenta tre ingressi, dei quali il maggiore è sovrastato da una lunetta contenente un bassorilievo della Madonna col Bambino e da una nicchia ospitante una statua avente come soggetto il Salvatore e i due laterali da due altorilievi di San Ciriaco e San Martino Vescovo e da altrettante trifore[2].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'intero

Opere di pregio conservate all'interno, che è a tre navate, sono gli affreschi della cupola, raffiguranti l'Elemosina di San Martino, San Martino di Tours in abito vescovile, San Ciriaco con la palma del martirio e l'Assunzione di Maria, eseguiti tra il 1889 e il 1890 da Andrea Vinai, autore pure dei quadri della Sacra Famiglia, di San Crispino e di Sant'Isidoro[2], l'altare maggiore in marmi policromi, disegnato da Giuseppe Caselli e costruito nel 1767 da Giacomo Pellagatta[2], le vetrate di inizio Novecento ritraenti San Martino Vescovo, San Ciriaco e il Miracolo della Madonna del Pozzo[2], due acquasantiere del Cinquecento, cinque tele risalenti al 1696 forse dipinte da Giacomo Paravicino e aventi come soggetti la Madonna del Suffragio, un Angelo Custode, la Morte di San Francesco Saverio, la Madonna di Caravaggio e San Luigi Gonzaga, alcune altre pale di scuola lombarda, con San Giovanni Battista, San Bartolomeo martirizzato e la Madonna del Pozzo[2], il Crocifisso ligneo, il gruppo con Maria e l'Angelo Custode assieme ai Santi Giuseppe, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, realizzato da Giovanni Battista Gallo all'inizio del XVIII secolo[2], la pala avente come soggetto la Circoncisione di Gesù con Sant'Ignazio, risalente al termine del XVII secolo[2], le tre tele raffiguranti l'Intercessione di Maria e dei Santi Domenico e Francesco, San Bernardo da Mentone con le Sante Lucia, Cecilia, Apollonia e Margherita e l'Intercessione dei Santi Rocco e Sebastiano, dipinte da Guglielmo Caccia[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Martino Vescovo <San Salvatore Monferrato>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 ottobre 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Chiesa parrocchiale, S. Martino, su artestoria.net. URL consultato il 19 ottobre 2020.
  3. ^ a b SAN SALVATORE MONFERRATO, su archiviocasalis.it. URL consultato il 19 ottobre 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]