Cavallirio

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Cavallirio
comune
Cavallirio – Stemma
Cavallirio – Bandiera
Cavallirio – Veduta
Cavallirio – Veduta
Piazza Martiri della Libertà (Rondò) e via Martiri (Elmo ed Italo) Scolari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoVito D'Aguanno (lista civica Tracciamo un nuovo percorso) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°39′44″N 8°23′44″E / 45.662222°N 8.395556°E45.662222; 8.395556 (Cavallirio)
Altitudine367 m s.l.m.
Superficie8,33 km²
Abitanti1 301[1] (31-12-2021)
Densità156,18 ab./km²
FrazioniSan Germano, Stoccada
Comuni confinantiBoca, Cureggio, Fontaneto d'Agogna, Prato Sesia, Romagnano Sesia
Altre informazioni
Cod. postale28010
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003047
Cod. catastaleC378
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 782 GG[3]
Nome abitanticavalliresi
Patronosan Gaudenzio
Giorno festivo22 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cavallirio
Cavallirio
Cavallirio – Mappa
Cavallirio – Mappa
Posizione di Cavallirio nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Cavallirio (Cavalij [kava'li] in piemontese comune, Cavalin o Cavaliri in dialetto locale) è un comune italiano di 1 301 abitanti della provincia di Novara, distante 34 km dal capoluogo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sui primi contrafforti prealpini, alla sinistra orografica del fiume Sesia.
Fa parte del Parco naturale del Monte Fenera.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia è incerta anche se la più accreditata deriva dal latino tardo medievale "caballi-rivus" ovvero rio dei cavalli. La tradizione ipotizza l'esistenza di una stazione di cambio nelle vicinanze di un corso d'acqua. Un'altra ipotesi, in un documento del 1600 circa indica "caballi regis" perché qui si tenevano al pascolo i cavalli di qualche ignoto sovrano; questa ipotesi pare cadere perché sulla scorta di un documento del 1029 "curtis Caballi Regis" debba attribuirsi al vicino Cavaglio d'Agogna[4]. Una più plausibile ipotesi porta al toponimo Caballarium (parco dei cavalli) avvalorata dal fatto che la frazione Stoccada rifletta la voce longobarda Stotgard (parco dei cavalli)[5]. In antiche carte il nome veniva storpiato in Cabaler, Cavallerio o Cavalero. È certo che in una grida del 1733 il nome riportato è "Cavallirio Novarese".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenuto al Comitato di Pombia poi in un diploma del 1028 Corrado il Salico concedeva il paese a Pietro vescovo di Novara. Lo stesso Corrado non ancora imperatore nel 1025 aveva donato alla chiesa vescovile di Novara diverse terre in Valsesia nell'Ossola e la contea di Varallo Pombia.
Nel 1152 un diploma di Federico I ne conferma l'appartenenza ai signori di Castello.
Nel 1402 Gian Galeazzo Visconti fu dato in feudo a Francesco Barbavara. Poi passò ai Guarco.
Ai Marchesi di Romagnano toccò nel 1471.
Si separò da Romagnano nel 1536 e nel 1583 fu parrocchia.
È documentato che dal 24 luglio al 4 agosto 1655 Cavallirio fu saccheggiato dai soldati savoiardi e poi nel 1658 il 6 settembre da quelli sotto il comando del duca di Modena alleato dei francesi.
Una grida del 3 febbraio 1733 emessa dal governatore di Milano (Virico Filippo Lorenzo di Duan) certifica che Cavallirio era proprietà spagnola rappresentando egli il sovrano spagnolo Carlo VI. Questo documento è alquanto curioso perché obbliga ogni casa a non tenere più di tre pecore.
Però nel 1734 a causa della Guerra di Successione Polacca parte del Contado di Novara passò in mano a casa Savoia retta da Carlo Emanuele III, questo fu affrancato dal trattato di pace, (Pace di Vienna 1738) in cui si imponeva sia a Carlo Emanuele III che a Filippo V di Spagna di abbandonare Milano.
Il 7 settembre 1800 venne emanato un decreto attestante che a partire dal 22 settembre (primo vendemmiaio) tutto il Novarese e la Valsesia a sinistra del fiume sarebbero entrati a far parte della Repubblica Cisalpina. Il 28 ottobre 1800 venne costituito il dipartimento dell'Agogna che durò fino alla caduta di Napoleone ed all'entrata delle truppe austriache in Milano e Novara il 26 aprile 1814.
Nel 1827 fu trovato un frammento di lapide risalente all'epoca romana. Qualche tempo dopo viene trovata un'altra lapide praticamente integra. Quest'ultima fa supporre che il paese fosse già abitato in epoca romana.

Monumenti e luoghi d'interesse[6][modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Su un colle che domina il paese si trovano i ruderi della Torre di Cavallirio risalente al XII secolo, forse riedificata intorno al XVII secolo.

Nei dintorni, nei luoghi degli antichi vigneti, si ergono i casotti o cascinotti della vigna: si tratta di strutture di modeste dimensioni a pianta quadrata o rettangolare, con uno o più locali divisi su due piani, edificati a partire dal 1800.[7]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Gaudenzio, settecentesca
  • Ossario con affreschi del XVIII secolo
  • Oratorio dell'Assunta, seicentesco
  • Oratorio di San Rocco, cappella privata, affrescata dal Peracino
  • Chiesa campestre di San Germano di origine medievale
  • le "Tre Madonnine", edicole votive ottocentesche

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Altri luoghi[modifica | modifica wikitesto]

Villaggio Verde[8] in località San Germano di Cavallirio, comunità sperimentale basata sui principi teosofici[9] fondata negli anni ottanta dall'antropologo Bernardino Del Boca (1919-2001)[10] col quale collaborarono l'editore Edoardo Bresci (1916-1990)[11] e il progettista Giorgio Grati.[12]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Da altre fonti:

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 giugno 1985 5 giugno 1990 Guido Gallina Partito Socialista Italiano Sindaco [14]
2 luglio 1990 24 aprile 1995 Guido Gallina Partito Socialista Italiano Sindaco [14]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Guido Gallina centro-sinistra Sindaco [14]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Guido Gallina centro-sinistra Sindaco [14]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Alessio Ioppa lista civica Sindaco [14]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Alessio Ioppa lista civica Sindaco [14]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Vito D'Aguanno lista civica Tracciamo un nuovo percorso Sindaco [14]
27 maggio 2019 in carica Vito D'Aguanno lista civica Tracciamo un nuovo percorso Sindaco [14]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ercole Brugo,Quaderno n.2: Considerazioni sul toponimo Romagnano
  5. ^ Idem
  6. ^ Riso di Vino e d'Acque - Le terre - Cavallirio, su risodivinoedacque.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
  7. ^ Comune di Cavallirio - Storia - Edifici storici ed artistici, su comune.cavallirio.novara.it. URL consultato il 15 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
  8. ^ www.villaggioverde.org | PER UNA STORIA DEL VILLAGGIO VERDE, su villaggioverde.org. URL consultato il 15 novembre 2015.
  9. ^ La Società Teosofica / Le religioni in Italia, su cesnur.com. URL consultato il 15 novembre 2015.
  10. ^ — Teosofia – BERNARDINO DEL BOCA, su teosofia-bernardino-del-boca.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
  11. ^ Edoardo Bresci, Due lettere del tempo di guerra, su superzeko.net. URL consultato il 15 novembre 2015.
  12. ^ Ecovillaggi r.i.v.e Novara - VILLAGGIO VERDE COMUNITA' ACQUARIANA, su terranuova.it. URL consultato il 15 novembre 2015.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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