Cappella di San Bernardino

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Cappella di San Bernardino
Facciata neogotica della Cappella di San Bernardino nel Cimitero di Lusernetta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàLusernetta
Indirizzovia Bibiana 15
Coordinate44°48′18.11″N 7°15′15.19″E / 44.80503°N 7.25422°E44.80503; 7.25422
ReligioneCattolica
TitolareBernardino da Siena
Diocesi Pinerolo
ConsacrazioneXVI secolo

La Cappella di San Bernardino è un luogo di culto cattolico situata nel cimitero di Lusernetta, in Val Pellice.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cappella votiva fu costruita tra il 1450 e il 1520 circa. Nel 1584 divenne cappella gentilizia dei conti di Rorà. Fino al 1784 dipendeva dalla parrocchia di Bibiana da cui fu poi separata per formare l’attuale parrocchia di Lusernetta. Fu intitolata a San Bernardino da Siena (1380-1444) che molto predicò per convertire i Valdesi.[1]

Dal 2019, la Cappella è uno dei siti piemontesi accessibili nell'ambito del progetto “Chiese a porte aperte”[2], che tramite una app consente di prenotare una visita in un determinato orario, accedere direttamente alla chiesa inquadrando un codice affisso al portone con uno smartphone e fruire di una presentazione multimediale dell'interno.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è in stile neogotico, parzialmente ricostruita posteriormente alla prima edificazione. Lo testimonia anche lo stemma ben visibile del casato del conte Enrico Morozzo e della moglie Irene Veraris di Castiglione, nobili di Torino che verso la fine del 1800 si occuparono della risistemazione del cimitero.[4]

Affreschi nella Cappella di San Bernardino, nel cimitero di Lusernetta

Nell’interno ad aula unica, l'abside gotica quadrata e voltata a botte è impreziosita dagli affreschi attribuiti a un artista anonimo convenzionalmente denominato "Maestro di Lusernetta"[5]. Al centro della volta un Cristo benedicente in mandorla appare circondato dai simboli dei quattro Evangelisti; sulle pareti sono effigiati i dodici Apostoli, sei per lato, in altrettante nicchie su ciascuna delle quali è scritto il nome del raffigurato. All’inizio e al termine della volta sono disegnate due fasce a ricche foglie d’acanto, interrotte da sei tondi con i cinque busti dei santi Costanzo, Lucia, Barbara, Stefano, Caterina e l’agnello simbolo di Gesù.[6]

La decorazione sulla parete terminale, dove un tempo si trovava l'altare, è di epoca posteriore e comprende una Madonna in trono con in braccio il Bambino vestito di un cappottino con a fianco Maria Maddalena e Giovanni Battista. Sulla parte destra è raffigurato san Chiaffredo, al suo fianco san Bernardino da Siena che mostra l’ostia a coloro che vorrebbe convertire.[7]

Sulla parete sinistra, una Madonna della Misericordia col Bambino attribuita a Jacobino Longo (inizi del XVI sec.), sotto il cui manto blu trova protezione la famiglia dei conti Luserna di Rorà, committenti dell’opera[6]. Nei restauri della fine degli anni Novanta, è venuta alla luce, sulla parete sinistra, l'immagine di un San Giorgio a cavallo che uccide il drago per salvare la Principessa. Nella scenografia alle sue spalle è assente la prospettiva e ciò fa pensare che l'affresco sia quattrocentesco.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ --LUSERNETTA, su valpellice.legart.it. URL consultato il 18 marzo 2021.
  2. ^ Cappella di San Bernardino da Siena, su cittaecattedrali.it. URL consultato il 17 marzo 2021.
  3. ^ Lusernetta. Le porte di San Bernardino si aprono con una APP | Vita Diocesana Pinerolese, su vitadiocesanapinerolese.it, 12 settembre 2019. URL consultato l'11 marzo 2021.
  4. ^ Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Cappella di San Bernardino da Siena - - Lusernetta - Pinerolo - elenco censimento chiese, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'11 marzo 2021.
  5. ^ Elena Romanello, Il Maestro di Lusernetta e alcune considerazioni sulla pittura tardogotica pinerolese, in Archeologia e arte nel Pinerolese e nelle valli Valdesi, atti del convegno : di Pinerolo (15-16 ottobre 1999), a cura di Bruno Signorelli e Pietro Uscello, Celid, Torino, 1999, pp. 275-300.
  6. ^ a b Lusernetta (TO) : Cappella di San Bernardino, su Archeocarta, 19 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2021.
  7. ^ Guida alla visita della cappella di San Bernardo, Lusernetta, Comune di Lusernetta, 2017.
  8. ^ Touring club italiano, Piemonte, Touring club italiano-La Biblioteca di Repubblica, Milano-Roma, 2005, p. 234.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elena Romanello, Il Maestro di Lusernetta e alcune considerazioni sulla pittura tardogotica pinerolese, in Archeologia e arte nel Pinerolese e nelle valli Valdesi, atti del convegno di Pinerolo (15-16 ottobre 1999), a cura di Bruno Signorelli e Pietro Uscello, Celid, Torino 1999, pp. 275-300.
  • Touring Club Italiano, Piemonte, Touring club italiano-La Biblioteca di Repubblica, Milano-Roma 2005, p. 234.
  • Lusernetta (TO): Cappella di San Bernardino, Archeocarta, 19 novembre 2014.
  • Guida alla visita della cappella di San Bernardo, Comune di Lusernetta, Lusernetta 2017.
  • Lusernetta. Le porte di San Bernardino si aprono con una APP, in Vita Diocesana Pinerolese, 12 settembre 2019.

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