Buzignola

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Due stemmi della famiglia Buzignola

La famiglia Buzignola (nelle fonti indicata anche come Bucignola, Busignola, Busignole, Bocignolo o Bocinolo) fu una famiglia nobile della Repubblica di Ragusa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le radici della famiglia Buzignola sono oscure, rese per di più imperscrutabili dalle fantasiose ascendenze che la nobiltà ragusea usò reclamare ritenendosi in genere connessa con alcune antiche gens romane.

Tradizionalmente comunque i Buzignola erano ritenuti fra le più antiche famiglie ragusee, provenienti dalla regione interna del sud della Dalmazia, chiamata in antico Hum (nelle fonti anche Chelmo).

Fra il 1440 e il 1640, i Buzignola diedero alla Repubblica di Ragusa 6 membri del Maggior Consiglio, pari allo 0,27% sul totale nell'intero periodo[1]. In questi duecento anni, ottennero anche 24 cariche senatoriali (0,73%), 15 volte la qualifica di Rettore della Repubblica (0,63%), 15 membri del Minor Consiglio (0,69%) e 3 Guardiani della Giustizia (0,40%)[2].

Estinto il ramo principale raguseo della famiglia, risultano ancora dei rami cadetti nell'Italia settentrionale.

Personalità notabili (in ordine cronologico)[modifica | modifica wikitesto]

  • Marino Buzignola (XVI secolo) - In una lettera manoscritta del 28 aprile 1523 conservata presso l'Archivio di Stato di Venezia egli si firma Hieronimo de Marino. Fu un nobile raguseo residente prevalentemente in Spagna. Francesco Maria Appendini afferma che fosse amico personale del segretario di Carlo V. Buzignola fu il principale confidente del navigatore veneziano Sebastiano Caboto, del quale fu agente personale a Venezia. Buzignola fra l'altro rappresentò Caboto di fronte al Consiglio dei Dieci, per proporre di assicurare alla Serenissima tutte le future scoperte nel Nuovo Mondo[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zdenko Zlatar, "Huius... est omnis Rei Publicae potestas": Dubrovnik's patrician houses and their partecipation in power (1440-1640), in Dubrovnik Annals, 6/2002, p. 54.
  2. ^ Zdenko Zlatar, Op. cit., p. 60.
  3. ^ Francesco Tarducci, John and Sebastian Cabot, 2007, p. 141. In appendice al testo, sono riportate le varie lettere fra Caboto e Buzignola. L'edizione originale del libro di Tarducci, dal titolo Di Giovanni e Sebastiano Caboto. Memorie raccolte e documentate, uscì a Venezia nel 1892.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Maria Appendini, Notizie istorico-critiche sulle antichità storia e letteratura de' Ragusei, Dalle stampe di Antonio Martecchini, Ragusa 1803
  • Renzo de' Vidovich, Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie e illustri nel Regno di Dalmazia, Fondazione Scientifico Culturale Rustia Traine, Trieste 2004
  • Simeone Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna-Zara 1836
  • Giorgio Gozzi, La libera e sovrana Repubblica di Ragusa 634-1814, Volpe Editore, Roma 1981
  • Robin Harris, Storia e vita di Ragusa - Dubrovnik, la piccola Repubblica adriatica, Santi Quaranta, Treviso 2008

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]