Beast (artista)

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Beast (Milano, ...) è un artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Beast, del quale non è pubblicamente conosciuta l'identità né la data di nascita[1], è lo pseudonimo di un artista urbano milanese[2], attivo dal 2009 in Europa, Stati Uniti d'America e Giappone, con oltre 200 installazioni in 40 città[3]. Inizialmente ispirato dall'attività di Banksy[1] e focalizzato sull'arte normografica, in seguito Beast ha sviluppato una propria riconoscibilità grafica, ed è passato alla creazione di collage digitali intesi a sottolineare problematiche politiche e sociali[1][4][5].

Ad inizio carriera i suoi collage (mash-up) incorniciati in foglia d'oro venivano liberamente collocati per le strade della sua città natale, da allora è passato ad installazioni di dimensioni maggiori, incollando poster giganti sui muri delle principali città europee e creando murales sulle facciate di edifici abbandonati in aperta campagna.[6][7][8][9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Beast è autore di numerose opere d'arte pubbliche che ritraggono figure politiche conosciute, come ad esempio Donald Trump[10], Angela Merkel[11][12], Marine Le Pen[13], Matteo Renzi[14], Silvio Berlusconi[15], Matteo Salvini[16][17], e Mario Draghi[18]. I suoi interventi provocatori fanno da commento alla cultura mass-mediatica contemporanea, mescolando i volti di noti politici con simboli radicati nell'immaginario collettivo. Nello spirito della guerrilla art infatti, Beast non ritiene di creare dell'arte[19] ma dà vita a opere dall'effetto realistico il cui obiettivo è stimolare la riflessione sull'illusorietà di un sistema politico che vive di un flusso ininterrotto di immagini e messaggi che non trovano riscontro in azioni concrete[4][5].

Tutta la produzione di Beast è esposta sul territorio pubblico, con maggiore concentrazione nella natìa Milano[5]. Le sue opere sono realizzate usando le tecniche del fotoritocco[20], la poster art, e il sabotaggio di manifesti (billboard hijacking)[21].

Beast è considerato un "manipolatore visivo"[7], tutti i suoi collage sono realizzati da centinaia di frammenti presi dall'archivio fotografico e combinati insieme per creare una nuova immagine, un "vero falso" che per quanto assurdo risulta plausibile all'occhio dello spettatore[7][22][23].

Mostre ed esposizioni principali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Mostra Città
2019 Spacejunk Art Center[24] Lione
2019 Affordable Art Fair[25] Milano
2018 Stroke Art Fair[26] Monaco di Baviera
2017 Public Art Festival[27][28] Atene
2017 Oxford International Art Fair[29] Oxford
2016 H-Views Politics in Art[30] Zurigo
2016 Grenoble Street Art Festival[31] Grenoble
2016 Dream Factory[11] Milano

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giampiero Rossi, Milano, il misterioso Beast che ride dei politici. «I miei quadri regalati alle strade», in Corriere della Sera, 18 aprile 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  2. ^ Guerrilla art, Berlusconi come Lennon, in la Repubblica, 4 giugno 2010. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) beaststreetart - About [collegamento interrotto], su beaststreetart.com. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  4. ^ a b (EN) Incisive and thought-provoking works by Beast, su thereart.ro. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  5. ^ a b c (EN) Jasmine Lark, Biografia di Beast [collegamento interrotto], su widewalls.ch, 17 dicembre 2017. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  6. ^ Visite commentée - Spacejunk Lyon, su ac-ra.eu, 19 ottobre 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
  7. ^ a b c Interview with Beast, su contemporaryartcuratormagazine.com, 29 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  8. ^ Benoît Lagneux, Street Art Fest: Donald Trump en slip à Grenoble, in Le Dauphiné, 25 giugno 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  9. ^ Beast, in contemporaryartcurator.com, 29 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  10. ^ Renzi è Napoleone e la Boschi una pin up: i politici rivisitati da Beast in mostra, in la Repubblica, 5 luglio 2016. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  11. ^ a b Giampiero Rossi, Gli sberleffi di Beast esposti per la prima volta in una galleria, in Corriere della Sera, 16 giugno 2009. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  12. ^ (DE) Merkel als Ikone, su Spiegel Online, 10 maggio 2016. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  13. ^ Beast, su Hypocrite Design, 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2020).
  14. ^ Milano, la street art rilegge la politica: celebra Renzi e i suoi nemici, in la Repubblica, 17 ottobre 2015. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  15. ^ Lucia Landoni, Politici in posa come modelli sui totem pubblicitari a Milano: da Meloni 'sfollata' all'abbraccio di Bersani e D'Alema, in la Repubblica, 19 febbraio 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  16. ^ Lucia Landoni, Milano, Salvini come Hitler: in via Palermo il poster del "Fuhrer" Matteo, in la Repubblica, 26 giugno 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  17. ^ Milano, Salvini come Hitler: il manifesto di Beast in via Palermo, in Corriere della Sera, 26 giugno 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  18. ^ Street art, dalla Merkel a Salvini: il 'business dei migranti' sui muri di Milano, in Il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2015. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  19. ^ Beast, il fotomontaggio si allea con la strada, su anotherscratchinthewall.com, 23 aprile 2015. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  20. ^ (EL) "Kάντε την Ελλάδα Ελλάδα Ξανά": Ατομική του Beast για το 2ο Φεστιβάλ Δημόσιας Τέχνης ("Make Greece Greece Again": La mostra individuale di Beast per il secondo Festival dell'Arte pubblica) [collegamento interrotto], su liberal.gr, 12 giugno 2017. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  21. ^ Manhattan Gets It Up: Beast Fools With Subway Map, su brooklynstreetart.com, 23 maggio 2011. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  22. ^ Michele Falcone, L’intervista alla ‘Bestia’, in Corriere della Sera, 1º luglio 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  23. ^ Michele Falcone, Gli invisibili, in Corriere della Sera, 3 luglio 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  24. ^ Dear Life, su spacejunk.tv, 24 novembre 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  25. ^ Giulia Ronchi, I migliori tre stand di Affordable Art Fair 2019 a Milano secondo Artribune, su artribune.com, 26 gennaio 2019. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  26. ^ Christie Bailey, Coverage: Stroke Art Fair 2017, su StreetArtNews.net, 15 ottobre 2017. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  27. ^ Ξεκινά το 2ο Φεστιβάλ Δημόσιας Τέχνης με θεματική ενότητα «Επιβίωση» (Il 2º Festival di arte pubblica inizia con il tema "Sopravvivenza"), su thetoc.gr, 5 maggio 2017. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  28. ^ Make Greece Greece Again, su Kathimerini, 16 giugno 2017. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  29. ^ Beast Italy [collegamento interrotto], su issuu.com, Oxford International Art Fair, p. 11. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  30. ^ H-Views, su hypocritedesign.com, 2016. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).
  31. ^ Charline Corubolo, "Art engagé": les activistes de l'art sont à Spacejunk, su petit-bulletin.fr, Le petit bulletin Grenoble, 20 dicembre 2016. URL consultato il 19 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sito ufficiale, su beaststreetart.com. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).