Bartolomeo Pascali

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Bartolomeo Pascali (più raramente Bartolomeo Pascalis) (Dronero, XV secoloSaluzzo, XVI secolo) è stato un letterato italiano, rettore delle scuole di Saluzzo dal 1464 al 1483, esponente dell'Umanesimo piemontese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo di Dronero,[1][2][3] si hanno poche notizie biografiche su Bartolomeo Pascali. Si formò, probabilmente, all'Università di Pavia,[4] dove ebbe la possibilità di assistere alle lezioni di Lorenzo Valla e Antonio Beccadelli[3]. Considerato un nome importante tra i magistri scholarum,[3] fu rettore delle scuole di Saluzzo dal 1464 al 1483. Prima di Saluzzo insegnò a Ivrea.

Come afferma lo studioso Vitale, l'ambiente marchionale saluzzese, riunito intorno a Ludovico II di Saluzzo, aveva visto «nel corso del Quattrocento una attività umanistica di notevole prestigio, con esponenti quali Antonio Astesano, Bartolomeo Pascali e Facino Tiberga, che avevano saputo dare un contributo onesto e chiaro alla causa degli studia humanitatis ».[5][6] All'Astesano, al Pascali e allo stesso Tiberga, possono essere aggiunti anche Giovanni Gauteri, Urbano Aicardi, Luigi Laurenti e Gian Ludovico Vivaldi.

Bartolomeo Pascali, «autore di lodate opere grammaticali»,[7] riuscì a imporsi all'attenzione della comunità letteraria con l'opera Ex-tractum grammatice, con il chiaro obiettivo di far nascere un confronto fra l'autore e i grammatici suoi contemporanei.[8] Il Pascali fu inoltre precettore dei figli di Ludovico II di Saluzzo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gustavo Vinay, L’Umanesimo subalpino, Torino 1935, p. 94..
    «Della sua vita sappiamo poco. Egli è di Dronero, ma, tra tanti Pascali che vissero in Piemonte, non so a quale famiglia collegarlo»
  2. ^ Nonostante l'alta diffusione storica in Piemonte del cognome Pascali (anche nelle forme Pascalis, Pascal, Pascale e Pasquale), gli storici non sono ancora riusciti a ricostruire più nel dettaglio le vicende familiari di Bartolomeo. Tuttavia, un Pietrino Pascali viene ricordato come rettore nel 1422 della Confraternita del Gonfalone a Dronero. Cfr. Roberto Olivero, La Confraternita del Gonfalone a Dronero: secoli XIV-XVI, Società per gli studi storici, archeologicied artistici della Provincia di Cuneo, Cuneo 2000, p. 107-108.
  3. ^ a b c Come afferma lo storico Paolo Rosso in La scuola a Saluzzo al tempo di Ludovico II: fra ricezione umanistica e tradizione (in Ludovico II marchese di Saluzzo: condottiero, uomo di stato, mecenate (1475-1504) p. 427): «Le fonti archivistiche tuttavia non documentano la presenza in Dronero di membri della famiglia Pascali (...)». «Si tratta tuttavia di un casato piuttosto comune in Piemonte: per la presenza di Pascalis (o Pascali) in Cuneo» cfr. Rinaldo Comba (a cura di) Storia di Cuneo e del suo territorio. 1198-1799, vol. I, Savigliano 2002, p. 607.
  4. ^ Rodolfo Maiocchi, Codice diplomatico dell'Università di Pavia , II/2, Pavia 1915 (ristampa anastaticaBologna 1971), p. 568 s.v.
  5. ^ Aa.Vv. Studi piemontesi, Volume 4, Edizioni 2-5, Centro studi piemontesi, Torino 1975, p. 349.
  6. ^ A. Vitale-Brovarone, Un maestro umanista saluzzese del Quattrocento, G. G., in Boll. stor.-bibliografico subalpino, LXXIII (1975), pp. 643-654.
  7. ^ Giuseppe Manuel di San Giovanni, Memorie storiche di Dronero e della valle di Maira, Tipografia subalpina di Marino e Gantin, Torino 1868, p. 213.
  8. ^ Massimo Oldoni, I letterati: circolazione di modelli culturali, in R. Comba, (a cura di), Storia di Torino. Il basso Medioevo e la prima età moderna (1280-1536), Vol. II, Giulio Einaudi editore, Torino 1997, p. 657-9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rinaldo Comba, (a cura di), Storia di Torino. Il basso Medioevo e la prima età moderna (1280-1536), Vol. II, Giulio Einaudi editore, Torino 1997
  • Rinaldo Comba (a cura di), Ludovico II marchese di Saluzzo: condottiero, uomo di stato, mecenate (1475-1504), atti del convegno Saluzzo, 10-12 dicembre 2004, Volume 2, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, Cuneo 2005
  • Ferdinando Gabotto, Supplemento al Dizionario dei maestri che insegnarono in Piemonte fino al 1500, in Boll. stor.-bibliografico subalpino, XI (1906), p. 135, s.v. Tiberga, Facino;
  • Gustavo Vinay, L'umanesimo subalpino nel secolo XV: studi e ricerche, Torino 1935, pp. 94–115;
  • Alessandro Vitale-Brovarone, Un maestro umanista saluzzese del Quattrocento, G. G., in Boll. stor.-bibliografico subalpino, LXXIII (1975), pp. 643–654.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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