Amare per finzione

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Amare per finzione
Lingua originaleitaliano
Generemelodramma con musica
Attidue
Prima rappr.primavera 1822
TeatroNapoli, Teatro Nuovo
Personaggi
  • Amalia (mezzosoprano o soprano)
  • Il Barone Toppa, napolitano (basso buffo)
  • Il Conte Spaccamonti, viaggiatore (basso)
  • Federigo, ufiziale, amante di Amalia (tenore)
  • La Baronessa, promessa sposa al Barone (contralto)
  • D. Pericco, giovane collegiale, figlio del Barone (basso buffo)
  • Olivetta, contadina (soprano)
  • Giannina (soprano)
  • Lorenzo, oste del villaggio (basso)
  • Domestici della baronessa, garzoni dell'osteria, contadini

Amare per finzione è un melodramma in due atti con libretto e musica di Pasquale Sogner, andato in scena per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli nella primavera del 1822.[1] Nella prima rappresentazione furono coinvolte alcuni fra i nomi di punta del panorama napoletano dell'epoca, fra cui il buffo Carlo Casaccia, della stirpe secolare dei Casaccia, nel ruolo del Barone, suo figlio Raffaele in quello di Pericco, e Giacinta Canonici, che creerà anche il ruolo del titolo nel La zingara di Donizetti lo stesso anno nel medesimo teatro.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ambientata in un ridente villaggio toscano, l'azione narra dell'amore fra l'ufficiale Federigo e la bella Amalia, ostacolato da una schiera di pittoreschi personaggi fra cui il Conte Spaccamonti, un giramondo, il napoletano Barone Toppa con lo sciocco figlio Pericco e la Baronessa, sua promessa sposa. La ragazza tuttavia riuscirà a mettere tutti nel sacco spacciando Federigo per il proprio fratello e alla fine l'amore trionferà.

Struttura musicale[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinfonia

Atto I[modifica | modifica wikitesto]

  • N. 1 - Introduzione Ve l'ho detto mille volte (Lorenzo, Olivetta, Giannina, Pericco, Baronessa)
  • N. 2 - Cavatina Sperai finor del core (Conte)
  • N. 3 - Cavatina Mme vede ne nisciuno? (Barone)
  • N. 4 - Duetto Se lungi è l'oggetto (Amalia, Barone)
  • N. 5 - Aria A chi stace veleggiamo (Pericco)
  • N. 6 - Cavatina A voi torno alfin di nuovo (Federigo)
  • N. 7 - Sestetto Che bedo! O cattera! (Barone, Baronessa, Conte, Pericco, Federigo, Amalia)
  • N. 8 - Aria Alò priesto... jatevenne (Barone, [Amalia, Baronessa, Conte, Olivetta, Giannina, Lorenzo])
  • N. 9 - Finale I Deh lasciatemi signore (Amalia, Conte, Pericco, Barone, Olivetta, Giannina, Baronessa, Federigo, Lorenzo, Coro)

Atto II[modifica | modifica wikitesto]

  • N. 10 - Terzetto Favorisca / Oh! Mio signore! (Federigo, Barone, Conte)
  • N. 11 - Duetto Torn'a coppe, anemo, e core (Barone, Amalia)
  • N. 12 - Aria Cortese il Ciel vi diè (Conte)
  • N. 13 - Duetto Per quel paterno amplesso (Pericco, Barone)
  • N. 14 - Quintetto Già la notte è affatto oscura (Amalia, Federigo, Baronessa, Conte, Barone)
  • N. 15 - Aria Car'oggetto, d'un affetto (Federigo)
  • N. 16 - Aria finale Veggo spuntar un raggio (Amalia, [Olivetta, Giannina, Conte, Pericco, Barone, Baronessa, Lorenzo, Federigo], Coro)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amare per finzione, su corago.unibo.it. URL consultato il 28 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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