Alberto Giovannini (giornalista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alberto Giovannini

Alberto Giovannini (Milano, 9 ottobre 1912Roma, 28 ottobre 1984) è stato un giornalista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Un numero di «Rosso e Nero» (1946-1948).

Di umili origini (il padre era operaio), aderì giovanissimo al fascismo. Dal 1935 al 1938 fu direttore de «L'Assalto», giornale della federazione fascista di Bologna. Poi lavorò al «Popolo d'Italia» e fino al 1940 diresse a Mogadiscio il quotidiano «Somalia fascista» e poi il «Giornale della Dalmazia» a Zara. Dopo l'armistizio partecipò alla stagione della Repubblica Sociale Italiana[1], dirigendo il settimanale «L'ora» di Mondadori (1944-1945).

Nel 1946[2], d'accordo con Pietro Nenni, Giovannini fondò la rivista «Rosso e Nero» (1946-1948) con l'intento di conciliare il fascismo con il socialismo[3]. Il primo numero uscì il 27 luglio. Con il settimanale Giovannini intendeva portare avanti il proprio progetto di conciliare l'esperienza degli ex fascisti con la linea politica dei socialisti[4]. Vi collaborarono Ignazio Silone (direttore all'epoca dell'«Avanti!»)[5], Cesare Rossi e il giovane Ugo Zatterin.

Quanto a Giovannini, subì delle conseguenze penali: accusato di apologia del fascismo, il giornale venne sequestrato e lui fu denunciato e mandato in Abruzzo in domicilio coatto[4]. La rivista riprese le pubblicazioni il 21 novembre 1947[6], poi chiuse nel 1948[7]. In seguito Giovannini lavorò al settimanale «Il Borghese» di Leo Longanesi e al quotidiano «Il Tempo» di Roma.

Nel 1957 Giovannini fu chiamato dall'armatore ed editore Achille Lauro al vertice del quotidiano «Roma», che diresse fino al 1967: proprio in quell'anno fu l'artefice dell'arrivo del futuro campione del mondo Dino Zoff al Napoli, spacciandosi per presidente della squadra di proprietà dello stesso Achille Lauro[8]. Nel 1967 vinse il Premio Marzotto per il giornalismo. Dal 1972 al 1975 diresse il «Giornale d'Italia»[9]. Nel 1975 pubblicò I giorni dell'odio: Italia 1945. Dal 1976 al 1978 fu nuovamente direttore del «Roma».

Nel 1982 Giorgio Almirante lo volle alla guida del «Secolo d'Italia», per rilanciare il quotidiano del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e farlo uscire dalla dimensione di giornale di partito ed aprirlo a collaborazioni nell'area culturale della destra. Lo diresse fino alla morte, sopraggiunta nel 1984.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La tragedia dell'Ungheria, 1957, Roma, Ed. ITE
  • I giorni dell'odio: Italia 1945, 1975 Roma, Ciarrapico editore
  • Lettera a Marzia, 2003, Tabula Fati

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lettera a Marzia, su italia-rsi.org. URL consultato il 28 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2010).
  2. ^ Allotti, Pierluigi, L'epurazione dei giornalisti del secondo dopoguerra (1944-1946), Mondo contemporaneo : rivista di storia. Fascicolo 1, 2010.
  3. ^ Pasquini, Dario, Tra il serio e il faceto: i giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963, Italia contemporanea, 262, 1, 2011.
  4. ^ a b Alberto Giovannini una firma fuori dal coro, su secoloditalia.it. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  5. ^ Il suo progetto fu giudicato "ambivalente" in I libri del 2008, Roma: Viella, 2009. Mestiere di storico: rivista della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. A. I - N. 1, 2009.
  6. ^ Mario Bozzi Sentieri, Dal neofascismo alla nuova destra. Le riviste 1944-1994, Roma, Nuove Idee. Pag. 16.
  7. ^ Il fallimento della via nazionale al socialismo, su vicosanlucifero.it. URL consultato il 30 maggio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
  8. ^ Carratelli, p.176.
  9. ^ Enciclopedia Treccani, Giovannini, Alberto, su treccani.it. URL consultato il 28 luglio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Condirettore del settimanale L'Assalto
Direttore Calimero Barilli
Successore
Ezio Balducci gennaio 1935 - agosto 1936 se stesso come direttore
Predecessore Direttore del settimanale L'Assalto Successore
Calimero Barilli agosto 1936 - aprile 1938 Carlo Savoia
Predecessore Primo direttore del settimanale L'Ora Successore
/// 2 luglio 1944 - 22 aprile 1945 cessato
Predecessore Primo direttore del settimanale Rosso e Nero Successore
/// 27 luglio 1946 - 1948 cessato
Predecessore Direttore del quotidiano Roma Successore
Alfredo Signoretti 1957 - 1967 Piero Buscaroli I
Pietro Zullino 1976 - 1978 Antonio Spinosa II
Predecessore Direttore del Giornale d'Italia Successore
Dino Biondi 1972 - 1975 Lino Rizzi
Predecessore Direttore del Secolo d'Italia Successore
Nino Tripodi 11 maggio 1982 - 8 agosto 1984 Cesare Mantovani
Controllo di autoritàSBN LO1V172957