Alatina

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Alatina
Procharybdis tetraptera = A. tetraptera, secondo Ernst Haeckel in Kunstformen der Natur (1904).
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumCnidaria
ClasseCubozoa
OrdineCarybdeida
FamigliaAlatinidae
GenereAlatina
Gershwin, 2005
Specie
vedi testo

Alatina Gershwin, 2005 è un genere di celenterati della famiglia Alatinidae[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le diverse specie di Alatina sono diffuse principalmente nel Pacifico[1][2], ma si possono trovare anche nell'Atlantico, nell'Oceano Indiano, nel mar dei Caraibi e nel mar Rosso[3][4][5].

A differenza delle altre cubomeduse, le specie del genere Alatina vivono ai bordi della piattaforma continentale, a grandi profondità[6] e in mare aperto, con alcune eccezioni, come l'A. alata che vive in acque poco profonde[7][8]. Alcune specie, come la A. moseri (o A. mordens), risalgono in superficie solamente durante alcuni giorni dell'anno, per la riproduzione. Si considera che le meduse Alatina vivano fino a 12 mesi[9].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le Alatina si distinguono dalle altre caribdeida grazie ad alcune caratteristiche peculiari. I grandi pedalia, strutture allungate che supportano i tentacoli, sono più lunghi e robusti che negli altri generi. Il phacellus, struttura presente nello stomaco e sormontato da lunghi cirri, ha forma di mezza-luna. Le Alatina hanno anche in genere tre canali radiali per ognuna delle otto sezioni del velarium[10]. Un'altra caratteristica tipica del genere, condivisa con la Manokia, è la forma a T della nicchia che accoglie ogni ropalio[10].

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie[1]:

L'analisi filogenetica della A. moseri delle Hawaii e della A. mordens australiana ha indicato che queste due specie ne costituiscono di fatto una sola[11], con una coesione fra le diverse popolazioni[2]; lo studio della descrizione originale di Mayer[12] dimostra la presenza della A. moseri nelle isole Hawaii almeno dall'inizio del XX secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Alatina, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ a b (EN) Bastian Bentlage, Paulyn Cartwright, Angel A. Yanagihara, Cheryl Lewis, Gemma S. Richards & Allen G. Collins, Evolution of box jellyfish (Cnidaria: Cubozoa), a group of highly toxic invertebrates, in Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 277, n. 1680, 2010, pp. 493–501, DOI:10.1098/rspb.2009.1707, PMC 2842657, PMID 19923131.
  3. ^ Vine, P., Red Sea Invertebrates, Londra, Immel Publishing, 1986.
  4. ^ La A. madraspatana è, ad esempio, diffusa nell'Oceano Indiano e la A. alata è stata pescata nelle Bahamas.
  5. ^ Lista di esemplari catturati di Alatina alata, su Smithsonian National Museum of Natural History - Department of Invertebrate Zoology. URL consultato il 22 settembre 2014.
  6. ^ (EN) Morandini, A. C., Deep-Sea medusae (Cnidaria: Cubozoa, Hydrozoa and Scyphozoa) from the coast of Bahia (western south Atlantic, Brazil), in Mitt. Hamb. Zool. Mus. Inst., vol. 100, 2003, pp. 3–25.
  7. ^ (EN) Q.B. Kazmi e R. Sultana, Carybdea marsupialis (Cnidaria: Cubomedusae)—observed for the first time in Gwadar Bay waters (Arabian Sea), in JMBA2 - Biodiversity Records. URL consultato il 22 settembre 2014.
  8. ^ Q.B. Kazmi, Toxicity in marine organisms, in Al-Hayat, vol. 4, 1999, pp. 4-12.
  9. ^ (EN) Arneson, A. C. & Cutress, C. E., Life history of Carybdea alata Reynaud, 1830 (Cubomedusae), in G. O. Mackie (a cura di), Coelenterate ecology and behavior, New York, Plenum Press, 1976.
  10. ^ a b (EN) Gershwin, L., Carybdea alata auct. and Manokia stiasnyi, reclassification to a new family with description of a new genus and two new species. (PDF), in Memoirs of the Queensland Museum, vol. 52, 2005, pp. 501–523. URL consultato il 25 settembre 2014.
  11. ^ (EN) Nilsson, D., Gislen L., Coates M. M., Skogh C., Garm, A., Advanced optics in a jellyfish eye, in Nature, n. 435, 2005, pp. 201–205, DOI:10.1038/nature03484.
  12. ^ (EN) Mayer, A. G, Medusae collected in the Hawaiian Islands by the steamer Albatross in 1902, in Bull. US Fish Comm., vol. 1903, n. 23, 1906, pp. 1131–1143.

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