Xi Aquilae

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Xi Aquilae
Xi Aquilae
Classificazionegigante gialla
Classe spettraleG9IIIb
Distanza dal Sole183 anni luce
CostellazioneAquila
Redshift-0,000141 ± 0,000001
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta19h 54m 14,8816s
Declinazione+08° 27′ 41,230″
Lat. galattica-9,8548°
Long. galattica47,8129°
Dati fisici
Raggio medio10,26[1] R
Massa
Acceleraz. di gravità in superficie2,49 logg
Temperatura
superficiale
Luminosità
Metallicità48% del Sole
Età stimata5 miliardi di anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.4,71
Magnitudine ass.0,96[2]
Parallasse15,96 ± 1,01 mas
Moto proprioAR: 101,43 ± 0,78 mas/anno
Dec: -81,28 ± 0,66 mas/anno
Velocità radiale-42,17 ± 0,20 km/s
Nomenclature alternative
IRC +10442, GSC 01058-03400, JP11 3152, TD1 25656, HD 188310, 2MASS J19541489+0827414, TYC 1058-3400-1, AG +08 2657, HIC 97938, PLX 4699, UBV 16955, BD +08 4261, HIP 97938, PPM 168913, UBV M 24264, GC 27558, HR 7595, ROT 2876, YZ 8 9651, GCRV 12248, IRAS 19518+0819, SAO 125210, [B10] 5089

Xi Aquilae (ξ Aql / ξ Aquilae), o Libertas,[3] è una stella gigante gialla di magnitudine 4,72 situata nella costellazione dell'Aquila. Dista 183 anni luce dal sistema solare.[2]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 4,7 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche fisiche

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La stella è una gigante gialla di tipo spettrale G9 III; un po' più massiccia del Sole e leggermente più vecchia, è già giunta agli stadi finali della sua esistenza, espandendosi ed ampliando il suo raggio fino a oltre 10 volte quello solare, mentre la temperatura superficiale è diminuita a circa 4800 K. Possiede una magnitudine assoluta di 0,96 e la sua velocità radiale negativa indica che la stella si sta avvicinando al sistema solare.

Sistema planetario

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Nel 2008, tramite il metodo della velocità radiale, è stato scoperto un pianeta in orbita attorno alla stella, su osservazioni compiute dall'osservatorio astronomico di Okayama. Questo oggetto, denominato come Xi Aquilae b, ha almeno 2,02 masse gioviane ed orbita a 0,58 unità astronomiche dalla stella in un periodo di 136,75 giorni.[4] È possibile che dei pianeti che un tempo orbitavano all'interno di questo oggetto possano essere stati consumati dalla stella quando questa è entrata nella fase di gigante rossa espandendosi in dimensioni.[5]

PianetaMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
b (Fortitudo)>2,02 MJ136,75 ± 0,25 giorni0,58 UA02008

Nel 2015, dopo un concorso pubblico, l'Unione Astronomica Internazionale ha attribuito al pianeta il nome proprio di Fortitudo, mentre alla stella è stato assegnato il nome di Libertas.[6]

  1. ^ a b c d Chemical abundances of giants and subgiants (Jofre+, 2015)
  2. ^ a b c Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  3. ^ (EN) The Approved Names, in NameExoWorlds, Unione Astronomica Internazionale. URL consultato il 1º luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
  4. ^ Planet ksi Aql b, su exoplanet.eu, Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
  5. ^ M. Kunitomo, M. Ikoma, B. Sato, Y. Katsuta e S. Ida, Planet Engulfment by ~1.5-3 M sun Red Giants, in The Astrophysical Journal, vol. 737, n. 2, August 2011, p. 66, Bibcode:2011ApJ...737...66K, DOI:10.1088/0004-637X/737/2/66, arXiv:1106.2251.
  6. ^ iau1514 — Press Release - Final Results of NameExoWorlds Public Vote, su iau.org, Unione Astronomica Internazionale, 15 dicembre 2015.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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