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Garante Privacy: il GDPR vale anche per Wikipedia


Leggevo poco fa nella newsletter di oggi del GPDP (link) che "Il trattamento di dati personali effettuato da Wikipedia ricade sotto il GDPR e ai contenuti pubblicati si applicano le norme sull’attività giornalistica e la manifestazione del pensiero." Il tutto scaturisce da questo provvedimento di inizio maggio.

Qualcuno sa se potrebbe portare conseguenze su come gestire casi problematici come quelli riportati nel secondo link (risolto con una richiesta di deincizzazione e respingendo la cancellazione)? --ValterVB (msg) 22:37, 6 giu 2024 (CEST)[rispondi]

"Giornalistica"?! E perché? --Meridiana solare (msg) 09:49, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Con tutte le voci che vengono create appena un'agenzia di stampa scrive di qualcosa, questo è il meno che possa capitare e non vedo motivo di sorpresa.
Il Garante non ha ben capito come funziona Wikipedia poiché scrive sulla "...dimostrano la costante azione di indirizzo e verifica degli standard qualitativi dei contenuti rivolti dalla Fondazione alla comunità e la creazione di versioni del sito dedicate agli utenti di uno o più Stati membri. ..." , tuttavia ha respinto l’istanza di cancellazione dell’interessato, perché il trattamento di dati personali per finalità giornalistiche, anche senza consenso, è lecito se rispetta i diritti e la dignità delle persone e il principio dell’essenzialità dell’informazione. Allo stesso modo, è lecita anche la permanenza dell’articolo nell’archivio dell’enciclopedia on line: gli archivi di siti e giornali, anche cartacei, rivestono infatti una importante funzione ai fini della ricostruzione storica degli eventi.'.
[1] https://gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10022403 qui il link al testo del provvedimento] con i dettagli. (A quanto pare la Santa Sede è quasi coinvolta)
Se in rete comparirà, come spero una analisi di questo provvedimento, fatta da un avvocato (ma non laureatosi all'università della vita) sarebbe utile inserire il link in questa pagina. --Bramfab (msg) 10:15, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Interessanti passaggi che citano le risposte di WMF: «il reclamo di XX ha ad oggetto un contenuto in lingua inglese offerto alla comunità anglofona», «XX dovrebbe, di conseguenza, rivolgere le proprie istanze solo al motore di ricerca Google in ragione della possibilità di filtrare i risultati in base a determinate chiavi di ricerca o per determinati territori;».
Il garante ha «a) dichiara il reclamo infondato nei confronti di Wikimedia Foundation Inc. relativamente alla richiesta di cancellazione dell’articolo oggetto di reclamo reperibile nella pagina di Wikipedia al link https://..., come indicato nell’atto introduttivo del procedimento; b) dichiara il reclamo fondato ed ordina a Wikimedia Foundation Inc., ai sensi dell’art. 58, par. 2, lett. c) e g) del Regolamento, l’adozione di misure tecniche idonee ad inibire l’indicizzazione dell’articolo, indicato nell’atto introduttivo del procedimento, tramite motori di ricerca esterni al sito Wikipedia, quali, ad esempio, l’apposizione del metatag “NOINDEX” come sopra richiamato;».
Poteva andare peggio... del diritto all'oblio abbiamo parlato a lungo, adesso sappiamo come può funzionare in concreto. Nemo 12:49, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Ma il NOINDEX, con le ricerche nei browser fatte dall'Intelligenza artificiale generativa, funziona ancora? --Pątąfişiķ 13:26, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
No, ma il soggetto interessato sicuramente provvederà (o avrà già provveduto) anche a chiedere rimozione dai vari servizi di generazione di prosa. Il Garante ne bloccò uno appunto per questo, e poco dopo comparse un modulo per chiedere di essere rimossi (rimuovere una persona dai modelli stessi è pressoché impossibile; presumibilmente aggiungono solo delle espressioni regolari per non servire al pubblico il risultato di quei modelli se comprende qualche parola indesiderata). Nemo 15:46, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
[fuori crono] [@ Nemo_bis] Al contrario, la vedo come una pronuncia positiva nei nostri confronti: finalmente il Garante ha chiarito quello che per noi era ovvio, ma non lo era (apparentemente) per chi minaccia azioni legali nei confronti di Wikipedia. Adesso è finalmente statuito che ""si applicano le norme sull’attività giornalistica e la manifestazione del pensiero". Nella normativa italiana il trattamento dei dati attuato nell'ambito dell'attività giornalistica e per gli scopi propri di tale attività, si differenzia nettamente da quello effettuato da altri soggetti. Il diritto di cronaca permettere di soprassedere ad alcuni vincoli previsti dal Codice della Privacy previsto per i privati (se il soggetto è rilevante dal punto di vista enciclopedico è un soggetto ad interesse pubblico=diritto di cronaca) anche se non proprio tutti (ad esempio a tutela del domicilio e degli altri luoghi di privata dimora, detenzione o riabilitazione vale anche per i giornalisti che scrivono di celebrità e personaggi politici). A tal proposito c'è tutto un codice deontologico dei giornalisti che riassume e chiarisce i diritti-doveri. Inoltre le immagini che ritraggono persone in luoghi pubblici possono essere pubblicate, anche senza il consenso dell´interessato, purché non siano lesive, poi il rischio di essere denunciati per diffamazione, anche per fatti veri, è attenuato. Pensa cosa succede se un privato prova a pubblicare volantini con dati personali inerenti un'altra persona senza consenso, anche se veri. Un privato rischia una denuncia per l'art. 595 Codice Penale, ma la Corte di cassazione in più occasioni è entrata in merito quando a farlo è un giornalista. Ad esempio la Cassazione, V sezione penale, con n. 41013 del 3 settembre 2021 ha statuito "In tema di diffamazione a mezzo stampa, il giornalista che effettua un'intervista può beneficiare dell'esimente del diritto di cronaca con riferimento al contenuto delle dichiarazioni ingiuriose o diffamatorie a lui rilasciate, se riportate fedelmente ed in modo imparziale, senza commenti e chiose capziose a margine". --Skyfall (msg) 15:59, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Ciao, come alcuni/e già sanno, lavoro come avvocato spezializzato in privacy e quindi mi ha interessato tantissimo leggere il provvedimento. Fatemi sapere se avete delle domande per quanto riguarda la decisione del Garante. --Gnom (msg) 16:49, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Allora scrivici la tua opinione interpretativa --Bramfab (msg) 18:22, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
(per favore) :-) --Horcrux (msg) 18:25, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
A prima vista mi pare piuttosto semplice:
  • Anche se la WMF ha provato a ragionare che la GDPR non sia applicabile a Wikipedia, il Garante a dichiarato che (ovviamente) lo è.
  • La liberta di stampa e la libertà d'opinione proteggono la Wikipedia dal diritto all'oblio.
--Gnom (msg) 23:14, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Ricordiamoci anche della seconda parte della decisione: l'obbligo de l’adozione di misure tecniche idonee ad inibire l’indicizzazione dell’articolo, indicato nell’atto introduttivo del procedimento, tramite motori di ricerca esterni al sito Wikipedia, quali, ad esempio, l’apposizione del metatag “NOINDEX”--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 23:38, 7 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Andiamo sul lato pratico: proprio ieri un anonimo postava sulla pagina di discussione di Roberto Fiore Questo. Ora possiamo finalmente pubblicare quanto già pubblicato nel 2017 dall'Espresso? --Skyfall (msg) 06:54, 8 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Sul lato pratico, non spetta ai volontari gestire le richieste di diritto all'oblio. Le persone scrivano in Wikipedia secondo le fonti attendibili e il punto di vista neutrale. Starà poi a WMF decidere se accogliere richieste di rimozione basate sul cosiddetto diritto all'oblio. (Per altre fattispecie legali come la diffamazione è un po' piú complicato, anche se ci sono ormai varie sentenze pure su quel fronte.) Nemo 10:38, 8 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Peraltro non mi risulta che la controversia su Fiore si basasse su cd "diritto all'oblio", che all'epoca nemmeno esisteva. ----Friniate 14:01, 8 giu 2024 (CEST)[rispondi]
Infatti per Fiore non si parla del diritto all'oblio, si parla di diritto di cronaca, all'Espresso riconosciuto (e confermato in tribunale, quando è arrivata l'inevitabile ennesima denuncia di Fiore), a noi, de facto e per autoimposizione no (che ci siamo zittiti, quando è arrivata l'inevitabile ennesima denuncia di Fiore). --Skyfall (msg) 16:24, 8 giu 2024 (CEST)[rispondi]