Virola sebifera

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Virola sebifera
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Magnoliidi
OrdineMagnoliales
FamigliaMyristicaceae
GenereVirola
SpecieV. sebifera
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineMagnoliales
FamigliaMyristicaceae
GenereVirola
SpecieV. sebifera
Nomenclatura binomiale
Virola sebifera
Aubl.
Sinonimi

Myristica cordifolia
Mart. ex A.DC.
Myristica mocoa
Poepp. ex A.DC.
Myristica panamensis
Hemsl.
Myristica sebifera
(Aubl.) Sw.
Myristica sebifera var. cordifolia
A.DC.
Myristica sebifera var. curvinervia
A.DC.
Myristica virola
Raeusch.
Palala mocoa
(Poepp. ex A.DC.) Kuntze
Palala panamensis
(Hemsl.) Kuntze
Palala sebifera
(Aubl.) Kuntze
Virola boliviensis
Warb.
Virola mocoa
(Poepp. ex A.DC.) Warb.
Virola mycetis
Pulle
Virola panamensis
(Hemsl.) Warb.
Virola peruviana var. tomentosa
Warb.
Virola venezuelensis
Warb.
Virola warburgii
Pittier

Nomi comuni

miristica del sego

Virola sebifera Aubl. è un albero della famiglia Myristicaceae che cresce nelle regioni tropicali del centro e sud-America.[2]

Frutti

Si presenta come un albero che cresce fino a 40 metri di altezza.[3]

La corteccia è grossa e screpolata, leggermente lionata, il legno è biancastro e compatto. Il tronco si compone in cima di tantissimi rami storti e distesi, guerniti di foglie alterne, bislunghe, acute, verdi di sopra e coperte di sotto da una peluria, lunghe fino a 30 cm.[4]

Il frutto è sferico, coriaceo, di colore verdastro e contiene un unico seme.

La corteccia della pianta è ricca di tannini e dimetiltriptamina.[5]

Distribuzione e habitat

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La specie è presente in Bolivia, Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guiana francese, Guyana, Honduras, Nicaragua, Panama, Perù, Suriname e Venezuela.[1]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

In medicina è indicata per curare le infiammazioni della pelle e del periostio e per velocizzare i processi di infezione dei paterecci e degli ascessi superficiali.[6] È spesso usata per rimedi omeopatici[7]

Si utilizza il succo ottenuto mediante incisione della corteccia.[6][8][9]

Altri progetti

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