Virginio Mezzanzanica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Virginio Mezzanzanica, detto anche Gini (Nerviano, 6 dicembre 1919Nerviano, 17 marzo 2010), è stato un partigiano italiano, che ha combattuto durante la Resistenza nelle zone tra Rho e Legnano.

Nato in una famiglia di contadini e con tre fratelli e due sorelle, dovette aiutare ben presto la madre Carolina Cozzi poiché suo padre Angelo morì quando aveva 11 anni. Mezzanzanica terminò la trafila dell'Opera nazionale balilla e qui ebbe i primi contatti con il mondo fascista. Nel marzo del 1939 venne chiamato alle armi e dovette partire per il campo di aviazione di Gorizia. Dopo l'occupazione italiana della Jugoslavia, egli venne trasferito nel campo di aviazione di Mostar, dove ebbe alcuni contatti con i partigiani slavi. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 lasciò il campo per ritornare a Nerviano.

Dopo aver conosciuto Giuseppe Cozzi (alias Luigi Banfi) e Luigi Rimoldi (alias Carletto zuppa), decise di fondare insieme ad altri suoi amici fidati la 106ª brigata Garibaldi "Venanzio Buzzi". Da quel momento egli combatté il fascismo nelle zone attorno a Legnano.

Mezzanzanica è poi diventato il presidente della sezione ANPI di Nerviano.

È morto nel 2010 all'età di 90 anni.[1]

  1. ^ Notizia della morte Anpinerviano.wordpress.com
  • Alfonso Airaghi, La Resistenza del partigiano Gini, Nerviano, 2008.
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie