Utente:Vermondo/Sandbox

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al-Qattāl al-Kilābī (in arabo القَتّال الكِلابي?; ... – ...; fl. VII secolo) è stato un poeta arabo, di datazione incerta, probabilmente intorno ai primi tempi dell’Islam. Apparteneva alla tribù dei Banū Qushayr, ma è noto con il nome della tribù di ascendenza materna dei Banū Kilāb. Il nome del poeta era Abdullah, anche Ubadah ibn al-Madhahri, mentre il titolo di al-Qattāl ("il combattente") con cui è noto attesta il carattere bellicoso della sua ribellione e della sua morte. Egli era solito dire: "Per Dio, io non ho mai ucciso alcuno ingiustamente". L'amore fu la causa dei suoi primi crimini, che lo condusse poi a un'interminabile sequela di uccisioni, ribellioni e vita raminga senza una fissa dimora. Il primo omicidio fu quello del cugino, difendendosi dopo che questi aveva tentato ddi assassinarlo per la sua relazione con sua sorella. Per dieci anni visse tra impervie montagne dopo essere sfuggito a ripetuti temtativi di assassinio, vivendo in modo primitivo, cacciando con l'arco e nutrendosi come le belve selvatiche. Venne poi catturato a Medina dal governatore Marwan Ibn Al-Hakam worker, ma uccise il suo carceriere ed evase facendo fuggire anche tutti gli altri prigionieri.


The fighting was the fight of Rabia bin Abdullah bin Abi Bakr bin Kilab, talking to a cousin called Al-Alia bint Ubayd Allah, and she had an absent brother called Ziyad bin Ubaid Allah. When he came, he saw the fight talking to his sister, so he forbade him and swore: If he sees him again, he will kill him. When he was a few days later, he saw him there, so he took the sword and saw the fighting with it, so he fled and went out after him. So he took him and sympathized with Ziyad and killed him. Then he ran away, and the people of the dead man were asking for him, so he passed by a cousin of his called: Zainab, who was renouncing the water, so he entered upon her, and she said to him: Woe to you! What's wrong with you? He said: Throw your clothes on me, so she threw her clothes on him, and put her burqa on him, and she was touching henna, so he took the henna and smeared his hands with it. He said to them: He took it here, other than the face he wanted to take. When he knew that they were away, he took another face, so he joined the blindness and the blindness of a mountain, and he stayed there for a time, a brother of his came to him with what he needed, and a tiger wrapped him in the mountain, he was sheltering with him in the people. some of his poems

   If they are both, he did not see the night as a cloud over him, and the boats did not make it difficult for him
   The villages of worry, when the herd was added, and its houses became miserable with foxes
   Ice cream tent and its printing is what taxes are built on
   If he is hungry, he does not rejoice in eating an hour, and does not despair of losing it while he is sluggish
   He sees that after hardship there is ease, and he does not see if he is concealing that it is eternal

And he said :

   Not everyone can find someone like me even if I'm not famous
   I make myself good to enemies, and I force myself unmolested

the meaning of words

Grim: vague and ambiguous Villages: the most honorable and the best Elbe and leadership: determination and miserable: roaming in the night and snow: patient and tense: his temper and taxes: morals The slanderer: the hungry with tiredness Stubborn: steady. the reviewer

Tomás Luibhéid (Leataoibh Mór, 13 giugno 190413 aprile 1980) è stato un drammaturgo, scrittore e traduttore irlandese di lingua gaelica, autore di numerosi testi per la radio e il teatro, soprattutto per ragazzi..

Molti dati sulla sua vita si trovano nell'opera autobiografica Ag Tagairt Don Scéal, che descrive molti aspetti della vita nel piccolo villaggio in cui nacque e trascorse la sua infanzia.

Origine familiare

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Nacque in una famiglia di contadini. Il padre,

Il villaggio natio

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Il villaggio in cui nacque,

L'infanzia di Tomás fu segnata...

Testi teatrali per ragazzi

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  • Daidí na Nodlag. Dublino: Brún & Ó Nualláin, 1936.
  • Búiream béiceam. Dublino: Brún & Ó Nualláin, 1936.
  • An biorán suain. Dublino: Oifig Díolta Foillseacháin Rialtais, 1937.

Libri di conversazione in gaelico

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An Treoraidhe Nuadh, 1, 2, 3 (Dublin: Fallon 1944).

Otto racconti brevi

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Cois cnuic is cuain. Dublino: Oifig an tSoláthair 1946.

W.B. Yeats, Gloine na nUaireann (The Hour Glass), 1946. W.B. Yeats, Caitlín Ní hUallacháin, 1946.

Ag tagairt don scéal. Dublino: Foilseacháin Náisiúnta, 1973.

Lavori per la radio

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Un numero imprecisato di opere. Negli archivi della radio sono conservati una trentina di suoi testi originali, e 28 traduzioni e adattamenti per la radio da autori di vari paesi, tra cui: Andersen (An Smóladh Oídhche - 1948, An Pháirtí Róid - 1950, Gáirdín Pharthais - 1954), Collodi (Eachtra Phinocchio), Dickens (Neilí Bheag), i fratelli Grimm (An tSrón - 1949, Saighdiuirí agus Siabhra), Synge (Chun na Farraige Síos), Yeats (Caithlín Ní hUallacháin, Gloine na nUaireann).


  • Tomás Luibhéid, Qualche accenno in proposito (Ag Tagairt Don Scéal) Traduzione dal gaelico di Enrico Brugnatelli, EBS Print, Lesmo, 2020 (Piccola Biblioteca Gaelica 5) - ISBN 978...


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Enrico Brugnatelli (Milano, 28 gennaio 1926) è un avvocato e traduttore italiano esperto di lingua e letteratura gaelica, che contribuisce a far conoscere in Italia grazie alle sue traduzioni di testi particolarmente significativi..

Nato a Milano da Vermondo Brugnatelli (1888-1962, avvocato, noto antifascista, che fu presidente del Consiglio dell'Ordine di Milano e Consigliere provinciale), e Rosamaria Valli, si laureò con lode giovanissimo (nel 1947) ed entrò subito nello studio paterno, in cui opera tuttora.

iscritto all’albo nel gennaio 1950. Ha ricoperto numerosi incarichi in ambito professionale, sempre su elezione da parte dei Colleghi e precisando fin dall’inizio che non avrebbe accettato più di due elezioni nello stesso incarico.

È stato dunque eletto due volte: dapprima al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, poi al Comitato direttivo del Sindacato Avvocati di Milano, e infine al Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza degli Avvocati con sede a Roma e al Consiglio d’Amministrazione della medesima Cassa. Medaglia d’oro di benemerenza del Comune di Milano.

Per le sue benemerenze civiche, nel 1958 gli venne assegnata la medaglia argento del Comune di Milano (benemerenza che anche il padre, Vermondo, aveva conseguito nel 1925)[1]


Traduzioni principali

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  • Brian Merriman, Il tribunale di mezzanotte, trad. dal gaelico di Enrico Brugnatelli, EBS Print, Arcore, 2019, pp. xviii-44 (Piccola Biblioteca Gaelica 1), ISBN 9788893495042
  • Pádraic Ó Conaire, Esilio (Deoraíocht), traduzione dal gaelico di Enrico Brugnatelli, Arcore, EBS Print, 2019, pp. xvi-162 (Piccola Biblioteca Gaelica 2) ISBN 978-88-9349-568-4
  • Máire Nic Mhaoláin, Vita di Cormac, re d'Irlanda (Beatha Chormaic), traduzione dal gaelico di Enrico Brugnatelli, Arcore : EBS Print, 2019, pp. xvi-84 (Piccola Biblioteca Gaelica 3) ISBN 978-88-9349-685-8
  • Enrico Brugnatelli, "Rossi e Colorni a Ventotene", Il Federalista, rivista di politica 23.3-4 (dicembre 1981) 154-157.