Utente:Vaneglio90/Sandbox

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L’Ecologia profonda (o Ecosofia) è un movimento filosofico e di pensiero teorizzato da Arne Næss che delinea i principi del benessere e la tutela di tutte le forme di vita presenti sul pianeta. Tra le altre cose, questa filosofia promuove una significativa decrescita dei consumi dell'uomo una riduzione dell’interferenza che egli ha nella natura. Per raggiungere questo obiettivo, gli “ecologisti profondi” sostengono alcune politiche per strutture ideologiche, tecnologiche ed economiche di base, mirate a migliorare la qualità della vita a discapito del tenore di vita. Chi aderisce a questi principi è obbligato "a fare tutto il necessario affinché avvenga il cambiamento" [1]. L'idea di un sostenocene[2], come anche il concetto di biocenosi, è stato elaborato per portare a una maggior considerazione nell'ambito politico una visione del mondo in cui le organizzazioni umane possano potenziare e nutrire i bisogni di tutte le specie nel rispetto delle leggi della natura (come ad esempio la fotosintesi artificiale)[3] .

Insediamenti umani

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Un approccio a una vita sostenibile, esemplificato su piccola scala, sono le città di transizione urbane e gli ecovillaggi rurali, che mirano alla creazione di comunità autonome basate su principi di vita semplice, massimizzando l’autosufficienza, specialmente nella produzione di cibo. Questi principi, su ampia scala, sostengono il concetto di un’economia bioregionale[4]. Si tratta di approcci che spesso si fondano sulla condivisione della conoscenza condividendo anche una tecnologia opensource appropriata[5].

Altri approcci, genericamente basati sul neourbanesimo, riducono gli impatti ambientali con successo, alterando la cementificazione per creare e preservare città sostenibili che supportino la mobilità sostenibile ed edifici a emissione zero. I residenti in quartieri compatti, rispetto a quelli che vivono nelle città diffuse, guidano meno e hanno un impatto ambientale significativamente basso grazie una serie di provvedimenti[6]. I quartieri compatti promuovono un clima di grande convivenza, sia con la crescita della mobilità ciclopedonale, sia con l’uso dei mezzi pubblici che rendono possibile una maggior interazione tra la gente portando alla crescità della felicità e quindi a un miglioramento del tenore di vita[7].

Nella bioarchitettura, il recente movimento della nuova architettura classica, si promuove un approccio sostenibile attraverso la cementificazione, che sviluppa la crescita intelligente, la tradizione architettonica e il design classico[8][9]. Ciò è in contrasto con l’architettura modernista, nonché con gli isolati quartieri residenziali e con le città diffuse[10] . Entrambe le tendenze iniziarono negli anni ’80, per introdurre in Europa modelli di economia circolare sostenibile del territorio promuovendo le città compatte e la riduzione della cementificazione di terreni vergini sottratti alle città diffuse.

I movimenti sociali su larga scala possono influenzare sia le scelte della comunità sia l’ambiente cementato. L’eco-municipalità può essere uno di questi [11]. Le eco-municipalità usano un approccio di sistemi, basati sui principi sostenibili, coinvolgendo i membri della comunità con un approccio bottom-up. In Svezia, più di 70 città e paesi – il 25% dei comuni dell'intera nazione- hanno adottato un insieme comune di principi di sostenibilità implementandoli sistematicamente attraverso operazioni municipali. Ci sono ora 12 eco-municipalità negli Stati Uniti e l’APA (American Planning Association[12]), ha adottato obiettivi sostenibili basati sugli stessi principi[13].

Chi desidera ridurre il proprio impatto personale e sociale sull’ambiente può adottare i far propri una moltitudine di suggerimento, compiendo passi piccoli, semplici e poco impegnativi sul piano economico[14][15], ma la transizione richiesta per ridurre il consumo globale dell’umanità entro i limiti sostenibili coinvolge cambiamenti più ampi a tutti i livelli e in tutti i contesti della società [16]. Le Nazioni Unite hanno riconosciuto un ruolo centrale nell’educazione, e nel 2009 hanno promossopiano decennale di sviluppo per l’educazione alla sostenibilità, 2005-2014, con lo scopo di “invitare ognuno di noi ad adottare nuovi comportamenti e pratiche per proteggere il nostro futuro”[17]. Il WWF propone una strategia per la sostenibilità che va oltre l’educazione in modo da affrontare valori della società che sono implicitamente individualistici e materialistici, intensificando le connessioni tra l'uomo e il mondo naturale[18].

Diritti umani e del lavoro

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L’applicazione della sostenibilità sociale richiede finanziatori per approfondire gli ambiti legati ai diritti umani e del lavoro, alla prevenzione della tratta degli esseri umani e a tutti gli altri rischi legati ad essi[19]. Questi punti devono essere seriamente considerati durante il processo di produzione e di approvvigionamento dei vari prodotti globali. La comunità internazionale ha identificato più industrie che hanno violato la sostenibilità sociale, e molte di esse hanno organizzazioni in loco che aiutano a verificare che prodotti e servizi rispettino i principi di sostenibilità[20], come ad esempio: i Principi dell’Equatore (per il settore finanziario), la FWF (Fair Wear Foundation per gli indumenti), e la EICC (Electronics Industry Citizenship Coalition per le apparecchiatura elettroniche). Le risorse hanno anche il compito di verificare il ciclo di vita dei prodotti e del livello dei produttori o venditori: ne sono esempio Grean Seal che si occupa del controllo sulla pulizia dei prodotti, la | NSF-140 per la produzione di tappeti dell’etichettatura del cibo organico negli Stati Uniti[21].

La Dimensione Culturale

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La dimensione culturale di sostenibilità è anche nota come sostenibilità culturale. Importante nell’avanzamento di questa nozione è la presenza delle Nazioni Unite, Unesco e in particolare la loro Agenda21 e l’Agenda21 per la cultura (anche nota come Cultura21), un programma per la gestione culturale, sviluppata nel 2002-2004 e coordinata dell’Unione delle città e dei governi locali, creata nel 2004.

La sostenibilità è centrale per sostenere i sentimenti di autenticità nel turismo[22]. Le esperienze turistiche possono essere migliorate quando si sostituisce l’artificioso con l’autentico, e allo stesso tempo ispirano un interesse deleterio potenziale per le visite sviluppate in luoghi reali: cioè siti obiettivamente autentici e non toccati da ripristini e rinnovamenti. I sentimenti di autenticità nei siti turistici sono quindi implicitamente legati al turismo sostenibile: con la massimizzazione di un “vissuto” esistenziale autentico, nei siti di limitata provenienza storica accresce la probabilità di visite successive[23].

  1. ^ Devall, W. and G. Sessions (1985). Deep Ecology: Living as If Nature Mattered. Layton, Utah: Gibbs Smith, p. 70. ISBN 978-0-87905-247-8.
  2. ^ ultramillenario, secondo il neologismo creato da Daniel Nocera www.carouselvenezia.eu/stasera/tedxcafoscariu-passaporto.html
  3. ^ Faunce, T (2012). "Towards a Global Solar Fuels Project-Artificial Photosynthesis and the Transition from Anthropocene to Sustainocene". Procedia Engineering. 49: 348. doi:10.1016/j.proeng.2012.10.147.
  4. ^ Sale, Kirkpatrick (24 February 2006). [https://web.archive.org/web/20081028195909/http://www.vtcommons.org/journal/2006/02/kirkpatrick-sale-economics-scale-vs-scale-economics-towards-basic-principles-bioregi [https://web.archive.org/web/20081028195909/http://www.vtcommons.org/journal/2006/02/kirkpatrick-sale-economics-scale-vs-scale-economics-towards-basic-principles-bioregi "Economics of Scale vs. the Scale of Economics — Towards Basic Principles of a Bioregional Economy"]]. Vermont Commons. Archived from the original on 28 October 2008. Retrieved 13 October 2009
  5. ^ Pearce, J.M. (2012). "The Case for Open Source Appropriate Technology". Environment, Development and Sustainability. 14 (3): 425–431. doi:10.1007/s10668-012-9337-9.
  6. ^ Ewing, R "Growing Cooler – the Evidence on Urban Development and Climate Change" Archived 24 December 2010 at the Wayback Machine.. Retrieved on: 2009-03-16.
  7. ^ Florida, Richard. The New Urban Crisis: How Our Cities Are Increasing Inequality, Deepening Segregation, and Failing the Middle Class and What We Can Do about it.
  8. ^ Charter of the New Urbanism. Cnu.org. Retrieved on 2016-03-13.
  9. ^ "Beauty, Humanism, Continuity between Past and Future". Traditional Architecture Group. Retrieved 23 March 2014
  10. ^ Issue Brief: Smart-Growth: Building Livable Communities. American Institute of Architects. Retrieved on 2014-03-23.
  11. ^ LaColla, T. "It's Easy to be Green! Eco-Municipalities: Here to Stay". theplanningcommission.org. Retrieved on: 2009-03-16.
  12. ^ l’associazione americana che si occupa di pianificazione dei piani regolatori
  13. ^ James, S. (2003). "Eco-municipalities: Sweden and the United States: A Systems Approach to Creating Communities". Retrieved on: 2009-03-16.
  14. ^ Sustainable Environment for Quality of Life. "100 Ways to Save the Environment." Retrieved on: 2009-06-13.
  15. ^ Suzuki, D. (2009)."What you can do" David Suzuki Foundation. Retrieved on: 2012-01-30.
  16. ^ Stockholm Environment Institute "Great Transitions". Archived 14 August 2011 at the Wayback Machine. Retrieved on: 2009-04-12.
  17. ^ United Nations Environment Programme (2009). "United Nations Decade of Education for Sustainable Development." Retrieved on: 2009-04-09. Archived 28 September 2005 at Archive.is
  18. ^ WWF. Sustainability also refers to social structure (April, 2008). "Weathercocks and Signposts: The Environment Movement at a Crossroads". Summary also available here "Archived copy". Archived from the original on 5 September 2008. Retrieved 11 February 2009.. Retrieved on: 2009-03-13.
  19. ^ "Social Sustainability – GSA Sustainable Facilities Tool". sftool.gov. Retrieved 2016-03-10.
  20. ^ Social Sustainability Initiatives, Guidelines, and Standards – GSA Sustainable Facilities Tool". sftool.gov. Retrieved 2016-03-10.
  21. ^ "Resources for Verifying Sustainable Products – GSA Sustainable Facilities Tool". sftool.gov. Retrieved 2016-03-10.
  22. ^ Bryce, Derek; Curran, Ross; O'Gorman, Kevin; Taheri, Babak (2015-02-01). "Visitors' engagement and authenticity: Japanese heritage consumption". Tourism Management. 46: 571–581. doi:10.1016/j.tourman.2014.08.012.
  23. ^ Taheri, Babak; Farrington, Thomas; Curran, Ross; O'Gorman, Kevin (2017-04-11). "Sustainability and the authentic experience. Harnessing brand heritage – a study from Japan". Journal of Sustainable Tourism. 0: 1–19. doi:10.1080/09669582.2017.1310867. ISSN 0966-9582.