Utente:Storia romana Pisa/Sandbox

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L. Manlio Vulsone

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Appartenente alla gens Manlia, fu un uomo politico della Roma repubblicana e visse nel periodo immediatamente precedente e contemporaneo alla Seconda Guerra Punica. Di fatto, notizie certe sul suo conto si hanno soltanto per il biennio 219-218 a.C.

T. Livio1 ci informa che L. Manlio Vulsone ricoprì la carica di pretore nel 219 nel territorio della Gallia Cisalpina; nella fattispecie, doveva trattarsi di un praetor inter peregrinos, in quanto, all’epoca, il numero dei pretori era stato recentemente aumentato a quattro (nel 227 a.C., secondo la cronologia proposta da T. Corey Brennan). La presenza del praetor inter peregrinos nelle regioni a nord di Roma si giustifica con la minaccia, assai stringente in quegli anni, dei Galli sollecitati alla rivolta da Annibale.

Nell’anno della sua pretura, Vulsone dovette far fronte a dei disordini, in seguito ai quali edificò un tempio alla Concordia1; dopodiché il suo nome ricompare nel racconto degli eventi dell’anno successivo, il 218, sempre in Gallia2, dove con ogni probabilità agì con il titolo di pro praetore, avendo quindi ricevuto una proroga dell’imperium relativo alla carica.

In seguito all’offensiva dei Boii contro le colonie di Placentia e Cremona, il propretore Vulsone (trovandosi già nell’area) tentò di portare soccorso contro il nemico che si apprestava ad attaccare Mutina, ma cadde vittima di un’imboscata e fu costretto a ripiegare a Tannetum, dove finì assediato a sua volta3. La situazione si risolse, poi, grazie all’intervento del nuovo praetor inter peregrinos, C. Attilio (Regulus?), che costrinse i Galli alla fuga.

Vulsone, insieme a C. Attilio, lasciò poi il comando dei suoi uomini al console P. Cornelio Scipione, giunto via mare a Pisa, e qui le sue tracce si perdono nella storia.

NOTE

1. Livio, 22.33.7

2. Livio, 21.25.8; Polibio, 3.40.11

3. Livio, 21.25. 13-14; Polibio, 3.40.13

BIBLIOGRAFIA

T. Corey Brennan, The Praetorship in the Roman Republic, I, Oxford University Press, 2000, pp. 96-97