Utente:Simone Santagata/Sandbox

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Il Santuario della Madonna dell’Altarol a Poiano

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Localizzazione geografica

Via Valpantena, angolo via Clocego, 37142 Poiano (Vr). Poiano è situato nella parte ovest della bassa Valpantena, a ridosso delle Torricelle, fra Borgo Venezia e Quinto di Valpantena. Di origine antica, se ne trova attestazione con il nome di Puliano nell’861 e come Pollano nel 1184. Entrambe le diciture sembrano rimandare al prediale romano Pullianus (podere di un Pullio). Secondo un’etimologia popolare il nome deriverebbe dall’espressione latina Podium Iani, ovvero “Poggio di Giano”. Tale dicitura sarebbe dovuta alla posizione geografica della località, che è la prima della Valpantena per un viaggiatore proveniente da Verona e “apre le porte” della vallata. Di qui il parallelismo con il dio romano Giano, protettore dell’uscio.


Come arrivare

Il Santuario si trova a Poiano, a circa 5 chilometri in direzione nord-est da Verona. Rappresenta, ed ha nel tempo rappresentato, un luogo di sosta nel tragitto che collega la città di Verona alla Lessinia. Data la pericolosità della strada e per proteggere tutti i pellegrini di passaggio, nel 1976 l'allora Vescovo scaligero Mons. Carraro nominò la Madonna dell'Altarol patrona dei ciclisti.


Storia della chiesa e profilo architettonico

Dell'edificio attuale si può delineare una cronistoria molto precisa. Si perdono invece gli inizi della venerazione del precedente luogo di culto al di là della strada, dove il Progno1 incuteva timore durante la piena finché non fu deviato. Verso Poiano, la valle si allarga e il torrente lascia spazio per un guado; proprio in questo punto la comunità cristiana costruì una nicchia per venerare e proteggere la Madonna. Questo luogo prese il nome di Altarol (piccolo altare) e col tempo divenne un vero e proprio santuario, testimoniato da grazie ricevute ed ex voto2, che sono custoditi ancora all'interno della attuale chiesetta. Notizie precise sulla chiesetta dell'Altarol si devono al Vescovo Sebastiano Pisani I il quale, il 10 settembre 1660 la visitò e ne stese un resoconto3. In quella occasione il Vescovo elencò le misure da prendere per “sistemare” e restaurare la chiesa in modo che fosse più in linea con la cristianità dell'epoca. Tra le modifiche da apportare va citata la richiesta di alzare il Portatile, la pietra consacrata contenente le reliquie, in modo che fosse “più accessibile alle braccia del celebrante e più visibile ai fedeli”. Nel 1630 la zona retrostante la chiesa divenne una sorta di cimitero per accogliere i corpi dei numerosi morti a causa della peste. La tradizione dice che altre due piccole chiese si trovavano sotto quella che fu abbandonata un secolo fa, quando erano ancora visibili i livelli delle finestre. Le piene alluvionali hanno infatti alzato costantemente il livello del terreno fino a rendere il Santuario inagibile. Constatata la situazione il parroco di Poiano, D. Eugenio Chiavegato, grazie alla grande generosità della comunità, decise la costruzione di un nuovo luogo di culto. Nell'anno 1879 si avviò la fabbricazione della nuova chiesa in vicinanza della vecchia e fuori dal torrente. Nel 1883, nonostante la grande piena dell'Adige nell'inverno precedente, la chiesa vide finalmente la luce. L'inaugurazione e la prima celebrazione si tennero il 19 agosto dello stesso anno.


Il ciclo pittorico

Gli affreschi degli interni furono eseguiti nel 1942 da Giuseppe Resi, abile pittore di arte sacra. Eccellente nell'esecuzione a “malta fresca”, tecnica antica e complessa ma con un imparagonabile effetto smaltato e luminoso. L'edificio è costruito in pianta rettangolare con una singola navata, separata dal presbiterio mediante un'iconostasi. Quest'ultima è formata da due archi laterali e un arco trionfale, parte architettonica sostenuta da due colonne che divide la navata dal presbiterio. Il presbiterio, coperto da volta a crociera, presenta a chi entra una suggestiva interpretazione dell'Annunciazione. Ai lati dell'altare, l'artista ha disposto alcuni angeli che pregano, suonano o dispensano fiori; in alto domina la figura del Padre Eterno che sovrasta la scena. All'esterno della chiesa, in corrispondenza dell'iconostasi, sono visibili due contrafforti che sul lato sinistro separano due bifore. Sulla facciata, un protiro sorretto da due colonne, sormonta il portale d'ingresso. Ai lati di questo sono presenti altre due bifore con inferriate. Sopra il protiro si erge un rosone mentre al di sotto un affresco raffigurante la Madonna, opera del maestro Miolato, come si legge nell'iscrizione.


Note[1]

  1. ^ [1], “Santuario Madonna dell'Altarol” a cura di Cesare Raveani Parrocchia di Poiano di Valpantena, 1999.