Utente:Sabrina Tito/Ritenute previdenziali

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Questa è la pagina di prova dove Sabrina Tito, Assunta Laurino e Antonio Verrastro approfondiranno il seguente argomento: le ritenute previdenziali, la parte variabile della busta paga, il periodo di riferimento.

Periodo di riferimento

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Il periodo di riferimento della busta paga è il periodo a cui si riferisce l'erogazione dello stipendio che il lavoratore percepisce come compenso per un determinato periodo di lavoro.

Come spiegato dalla legge 5 gennaio 1953 n.4:

«È fatto obbligo ai datori di lavoro di consegnare, all'atto della corresponsione della retribuzione, ai lavoratori dipendenti, con esclusione dei dirigenti, un prospetto di paga in cui devono essere indicati [...] il periodo cui la retribuzione si riferisce [...]»

(Articolo 1, comma 1 della legge 4/1953)

Generalmente, la busta paga viene corrisposta entro la fine del mese. In alcuni casi, però, i contratti possono prevedere anche scadenze diverse: ne è un esempio il contratto part-time secondo il quale si applica una retribuzione oraria, per cui bisogna conoscere prima le ore lavorate per poter successivamente calcolare la retribuzione spettante.

Tipi di mensilità

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La data riportata nel cedolino è individuata in base alla tipologia di prospetto paga, che può essere:

  • mensilità normale senza rotture di cedolino: sono indicati il mese e l’anno di riferimento (es. gennaio 2011);
  • mensilità aggiuntiva automatica: sono indicati il mese e l’anno con la dicitura "AGG." (es. Giugno 2011 AGG.) oppure la mensilita` aggiuntiva che si corrisponde (es. TREDICESIMA, QUATTORDICESIMA, ecc.);
  • mensilità normale con rottura di cedolino: nel primo cedolino sono indicati il mese, l’anno e il primo periodo (es. Marzo 2011 01/24), mentre nel secondo cedolino sono indicati il mese, l’anno e il secondo periodo (es. Marzo 2011 25/31) e così via.

Per i dipendenti con calendario differito viene inoltre indicato a quale mese si riferiscono i dati variabili (presenze ed assenze) ed è riportata la dicitura "Variabili di MM/AAAA" attraverso cui è indicato il mese e l’anno a cui si riferiscono le presenze.

Riflessi sul Libro Unico del lavoro

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Non vi è l’obbligo di consegna al lavoratore delle presenze (estratto del Libro Unico), nemmeno su richiesta del lavoratore. Inoltre, il professionista o l’associazione potranno legittimamente formare il prospetto di paga in momenti differenti rispetto al Libro Unico. In questo caso, i dati retributivi, fiscali e previdenziali contenuti nei due documenti dovranno comunque essere coincidenti per lo stesso periodo di riferimento.

Elementi variabili

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Gli elementi variabili della retribuzione sono:

  • il congedo matrimoniale, periodo di assenza giustificata e retribuita della durata di 15 giorni di cui fruire consecutivamente;
  • le indennità corrisposta dal prestatore di lavoro a titolo di rimborso di spese o in corrispondenza di speciali oneri o disagi connessi allo svolgimento della prestazione;
  • le festività, giorno di festa dedicato alla celebrazione di una ricorrenza religiosa o civile;
  • la tredicesima mensilità che corrisponde ad una gratifica natalizia che matura in base ai mesi di lavoro, dal 1 gennaio al 31 dicembre;
  • le ferie, giornate di astensione dal lavoro riconosciute come diritto a un lavoratore dipendente;
  • i permessi,
  • gli straordinari, ore di lavoro oltre il normale orario;
  • la malattia, periodo in cui il lavoratore dipendente non può prestare servizio sul posto di lavoro per un impedimento temporaneo e il datore di lavoro deve corrispondergli la paga come stabilito dal contratto;
  • la maternità, che avviene quando una lavoratrice dipendente diventa madre;
  • l'infortunio, che avviene quando un lavoratore dipendente si infortunia con impossibilità di lavorare;
  • gli assegni per il nucleo familiare, una prestazione assistenziale erogata dall’Inps a sostegno del reddito delle famiglie dei lavoratori dipendenti, dei pensionati da lavoro dipendente e di quei lavoratori che hanno diritto a prestazioni previdenziali da lavoro dipendente.
  • i fringe benefit, riconoscimenti volti a premiare il singolo lavoratore.

Tra gli elementi della retribuzione che devono risultare nella busta paga vi sono anche gli assegni familiari. Il godimento dell'assegno viene riconosciuto ed erogato a tutti i lavoratori dipendenti in relazione al reddito familiare. Per ottenere il riconoscimento dell'assegno il lavoratore deve compilare (entro il mese di giugno di ogni anno) una dichiarazione relativa al reddito percepito nell'anno precedente assoggettabile ad imposta e consegnarla al datore di lavoro.

Ritenute previdenziali

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Le ritenute previdenziali sono quei contributi obbligatori previdenziali e assistenziali, calcolati sulla retribuzione, trattenuti sia al dipendente sia al datore di lavoro e vengono versati alle Casse Previdenziali alle quali il dipendente è iscritto.

  • lavoratore dipendente:colui che presta il proprio lavoro, manuale o intellettuale, alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro.

Sulla busta paga sono riportate le trattenute che il datore di lavoro effettua sulla retribuzione del lavoratore, per versarle successivamente agli istituti previdenziali; l’entità delle trattenute è definita per legge. I contributi vengono calcolati, in percentuale sulla reale retribuzione del lavoratore dipendente; in altri casi particolari, si fa riferimento a retribuzioni convenzionali. La retribuzione è formata da ciò che il lavoratore percepisce, in denaro o in natura, al lordo di qualsiasi ritenuta. Alcune voci vengono escluse dalla base imponibile ai fini contributivi (assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia, infortunio, ecc.). I contributi vengono versati dal datore di lavoro mensilmente e complessivamente per tutti i propri dipendenti.

  • datore di lavoro: responsabile dei versamenti contributivi

In generale, al datore di lavoro spetta il pagamento dei due terzi dei contributi, mentre al lavoratore spetta il pagamento di un terzo dell’aliquota. Entrambi i contributi vengono poi versati dal datore di lavoro. Il datore di lavoro è quel soggetto che nei luoghi di lavoro è titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, si può intendere il soggetto che a seconda dell’organizzazione aziendale che dirige, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa , esercita i poteri decisionali e di spesa. Un altro compito del datore di lavoro è quello di compilare e presentare all’Inps il Cud, che è la denuncia dei contributi versati per conto del lavoratore dipendente all’Inps nell’anno fiscale precedente. Il Cud è la Certificazione Unica dei redditi,deve contenere i redditi da lavoro dipendente, le ritenute effettuate (con relativi certificati), le deduzioni o le detrazioni richieste dal lavoratore, i contributi previdenziali e assistenziali erogati.

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Collegamenti esterni

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