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Leon Battista Alberti (Genova, 14 febbraio 1404 – Roma, 20 aprile 1472) è stato un architetto, matematico e poeta italiano; fu inoltre crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo: una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento. Il suo primo nome si trova spesso, soprattutto in lingue straniere, come Leone...
Alberti fa parte della seconda generazione di artisti del Rinascimento, di cui fu una figura emblematica, per il suo interesse nelle più varie discipline.
Un suo costante interesse era la ricerca delle regole, teoriche o pratiche, in grado di guidare il lavoro degli artisti; nelle sue opere menziona alcuni canoni; ad esempio nel De statua espone le proporzioni del corpo umano, nel De pictura fornisce la prima definizione della prospettiva scientifica ed infine del De re aedificatoria (opera terminata nel 1450) descrive tutta la casistica relativa all'architettura moderna, sottolineando l'importanza del progetto, le diverse tipologie di edifici a seconda della loro funzione.
L'aspetto innovativo delle sue proposte consiste nel mescolare l'antico ed il moderno esaltando così la prassi degli antichi e quella moderna inaugurata da Brunelleschi. Inoltre, secondo Leon Battista Alberti: «...l'artista in questo contesto sociale non deve essere un semplice artigiano, ma un intellettuale preparato in tutte le discipline ed in tutti i campi». Una concezione figlia dell'enciclopedismo medievale degli uomini dotti (che non mancavano), ma aggiornata all'avanguardia umanista.
La reggia di Versailles (che i francesi chiamano più semplicemente château de Versailles) è un'antica residenza reale. La città di Versailles, nata dalla diffidenza del giovane Luigi XIV verso la capitale e i suoi cittadini, temuti e considerati difficili da tenere sotto controllo, dopo l'episodio della Fronda, costituisce oggi un comune autonomo situato nell'attuale dipartimento delle Yvelines, in Francia.
Luigi XIV sognava di costruire un palazzo che desse la propria impronta all'epoca. Il Louvre e le Tuileries erano il segno e l'opera dei suoi predecessori. La creazione di Versailles fu la rappresentazione materiale del progetto politico ed economico della monarchia assoluta: il re che dirige personalmente gli affari del regno, centralizzando l'amministrazione, raggruppando anche fisicamente attorno a sé i propri ministri e i loro servizi, e l'intera corte.
La corte di Versailles fu per tutte le corti d'Europa una testimonianza della potenza della Francia e di Luigi XIV e divenne un modello da imitare.
L'architettura gotica è quella fase dell'architettura europea caratterizzata da particolari forme strutturali e espressive, in un periodo compreso fra la metà del XII secolo e, in alcune aree europee, i primi decenni del XVI secolo.
La novità più originale e sconvolgente dell'architettura puramente gotica è la scomparsa delle spesse masse murarie tipiche del romanico: il peso della struttura non veniva più assorbito dalle pareti, ma veniva scomposto e spalmato su una serie di strutture secondarie che complicarono, secondo una precisa logica, l'aspetto esterno degli edifici. Nacquaro così le pareti di luce, coperte da magnifiche vetrate, alle quali corrispondeva fuori un complesso reticolo di elementi portanti.
A partire dai soli pilastri a fascio si dipana un sistema di contrafforti ben più ampio e diversificato di quello romanico: gli archi rampanti, i pinnacoli, i piloni esterni, gli archi di scarico sono tutti elementi strutturali, che contengono e indirizzano al suolo le spinte laterali della copertura, mentre tutte le murature di riempimento tendono ad essere abolite.
Ma la straordinaria capacità degli architetti gotici non si esaurisce nella nuova struttura statica messa a punto: gli edifici, svuotati dal limite delle pareti in muratura, si svilupparono su uno slancio tutto in verticale, arrivando a toccare altezze ai limiti delle possibilità della statica. Questa caratteristica non fu una novità assoluta e si sviluppò probabilmente da chiese con verticalità preminente già nell'epoca romanica, in Normandia e in Inghilterra (che all'epoca formavano un'unità politica comune). Strumenti essenziali per questo sviluppo "aereo" furono:
l'uso massiccio dell'arco a sesto acuto (di origine sassanide e islamica, in uso già in epoca romanica, per esempio in Borgogna), che permette di scaricare il peso sui piedritti generando minori spinte laterali rispetto ad un arco a tutto sesto;
la volta a crociera ogivale, che può creare anche campate rettangolari invece di quadrate;
gli archi rampanti innestati su contrafforti esterni, che ingabbiano la costruzione disponendosi dinamicamente attorno a navate ed absidi.
In Inghilterra si ebbe in seguito un ulteriore sviluppo della volta a crociera con la volta a sei spicchi e poi a raggiera o a ventaglio: tutte soluzioni che permettevano una migliore distribuzione del peso a favore di una maggiore altezza.
Secondo la tradizione locale la Vergine apparve il 2 luglio1557 ad un contadino, Giovanni Chichizola, originario della frazione Canevale nel comune di Coreglia Ligure, di ritorno dal mercatoortofrutticolo di Rapallo. Giunto all'altezza del Monte Letho (detto monte di morte a causa delle numerose scorribande dei briganti), l'uomo - affaticato dal viaggio e stremato dal caldo - si addormentò su un sperone di roccia.
All'improvviso fu destato da un bagliore improvviso: al contadino apparve una damavestita d'azzurro e bianco e dall'aspetto grazioso e gentile.
Dopo la scomparsa improvvisa della Bella Signora, sulla stessa roccia in cui era avvenuta l'apparizione cominciò a sgorgare acqua fresca e pura.
Un anno dopo, nel 1558, iniziarono i lavori di edificazione del santuario nel punto esatto indicato dalla Madonna.