Utente:Piermario Pietrafesa/Bilancio di esercizio

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Questa è la pagina di prova dove Piermario Pietrafesa, Donato Telesca e Teodosio Pio D'Amico approfondiranno il seguente argomento: il bilancio di esercizio (lo stato patrimoniale e il conto economico).

Il bilancio d'esercizio

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Il bilancio d'esercizio è il documento, redatto al termine di ogni periodo amministrativo, con cui si rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e il risultato economico dell'esercizio.

Nelle società di capitali il bilancio d'esercizio è un documento che deve essere reso pubblico in quanto rappresenta il principale strumento di comunicazione economico-finanziaria, destinato a tutti gli stakeholder, sia interni (soci di maggioranza e lavoratori dipendenti) sia esterni (clienti, fornitori, amministrazione finanziaria dello Stato, banche e altri finanziatori). Sotto questo aspetto il documento può essere considerato da un duplice punto di vista:

  • come strumento di controllo dell'operato degli organi amministrativi;
  • come strumento informativo sulla gestione in cui vengono riassunti i dati qualitativi raccolti dal sistema informativo aziendale.

Al fine di tutelare i soggetti esterni, il codice civile, oltre alle modalità di approvazione e alla procedura per rendere noto il bilancio d'esercizio, ne indica la forma, il contenuto, i principi di redazione, nonché i criteri di valutazione degli elementi patrimoniali.

Il bilancio d'esercizio è inscindibilmente composto da tre parti:

  • lo Stato patrimoniale, con cui si evidenzia la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa;
  • il Conto economico, che indica analiticamente i componenti positivi e negativi del reddito d'esercizio ;
  • la Nota integrativa, che fornisce informazioni aggiuntive, esplicative e complementari ai dati, per loro natura sintetici elettronica quantitativi, contenuti nelle prime due parti del bilancio.

Lo Stato patrimoniale e il Conto economico derivano dalla situazione contabile finale, scissa in Situazione patrimoniale e Situazione economica; la Nota integrativa espone, invece sia informazioni quantitative dettagliate di origine contabile, sia informazioni quantitative e descrittive di origine non contabile. Lo Stato patrimoniale e il Conto economico devono essere redatti a stati comparati in modo da fornire informazioni sulle variazioni dei valori aziendali. Entrambi i prospetti devono essere redatti in unità di euro, senza cifre decimali; la Nota integrativa può essere redatta invece in migliaia di euro. Il passaggio dai valori con due decimali, risultanti dalle scritture contabili, a valori senza decimali può determinare differenze di arrotondamento nello Stato patrimoniale, e tra i proventi e gli oneri straordinari nel Conto economico.

Lo stato patrimoniale

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Lo stato patrimoniale ha la forma a sezioni divise e contrapposte. La sezione di sinistra è denominata attivo, invece quella di destra (impropriamente perché accoglie anche il patrimonio netto) passivo. Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in base all'analisi funzionale, con riguardo:

  • alla destinazione economica per per le voci dell'attivo;
  • alle fonti di finanziamento per le voci del passivo.


Le classi sono contrassegnate da lettere alfabetiche maiuscole. Nella parte dell'attivo abbiamo:

  • A)Crediti verso i soci
  • B)Immobilizzazioni
  • C)Attivo circolante
  • D)Ratei e risconti

Invece, nella parte del passivo troviamo:

  • A)Patrimonio netto
  • B)Fondi per rischi e oneri
  • C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
  • D)Debiti
  • E)Ratei e risconti


Secondo l'articolo 2423 del Codice Civile, nello stato patrimoniale:

  • le immobilizzazioni sono iscritte al netto dei fondi ammortamento (questo vale però solo per la redazione del bilancio in forma ordinaria, perché in quella abbreviata vanno scritti sia il lordo, sia il netto e sia l'ammortamento);
  • i crediti commerciali sono:
    • crediti verso clienti;
    • cambiali attive;
    • crediti insoluti;
    • fatture da emettere.
  • Il calcolo del patrimonio netto avviene facendo il patrimonio netto iniziale (quello iscritto nella situazione patrimoniale) più il risultato economico positivo (utile) o meno il risultato economico negativo (perdita), meno prelevamenti extragestione e meno titolari conto ritenute subite.

Questo è il valore del patrimonio netto che devo iscrivere nel bilancio (aziende individuali).

Il conto economico

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Il conto economico viene redatto in forma scalare secondo la configurazione a valore e costi della produzione, in maniera tale da evidenziare i risultati intermedi di gestione; i componenti del reddito sono classificati per natura e devono essere elencati all'interno di gruppi contrassegnati da lettere dell'alfabeto maiuscole. In relazione ad ogni gruppo va indicato il totale che si ottiene per somma algebrica delle voci che lo compongono. Ciascuna voce di ricavo o di costo è contraddistinta da un numero arabo; per ciascuna voce è prevista un'ulteriore suddivisione in sottovoce, che corrispondono a lettere maiuscole dell'alfabeto. Lo schema del conto economico è: A)Valore della produzione B)Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione C)Proventi e oneri finanziari D)Rettifiche di valore di attività finanziarie E)Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte dell'esercizio Utile (perdita) d'esercizio

Tale struttura consente di mettere in evidenza i componenti del reddito d'esercizio suddivisi in aree distinte:area della produzione, area finanziaria e area straordinaria.

Quindi dalla lettura del conto economico scaturiscono i risultati intermedi:

  • A-B=risultato della gestione caratteristica (o principale) e di quella accessoria, e ultimamente è stato aggiunto anche il risultato della gestione straordinaria.
  • C=risultato della gestione finanziaria.

Area della produzione

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Nell'area della produzione sono compresi i costi e i ricavi attinenti alla gestione caratteristica, vale a dire la gestione tipica esercitata dall'impresa, e i costi e ricavi della gestione accessoria.

La gestione caratteristica varia a seconda dell'attività esercitata; così, per esempio, in un'impresa commerciale la gestione tipica è costituita dalle operazioni di acquisto e vendita di merci, in un'impresa industriale dalle operazioni attinenti l'acquisto delle materie prime, la loro trasformazione fisico-tecnica e la successiva vendita del prodotto finito.

La gestione accessoria è invece costituita dalle operazioni estranee all'attività esercitata dall'impresa, che fanno sorgere costi e ricavi atipici; è un'operazione della gestione accessoria, per esempio, l'acquisizione, da parte di un'impresa industriale o commerciale, di un fabbricato da destinare a usi di civile abitazione. Tale operazione genera ricavi per fitti attivi che, seppure impropriamente, nella struttura di Conto economico adottata dalla legislazione italiana concorrono a formare il valore della produzione sotto la voce "altri ricavi e proventi".

I ricavi della vendite e i costi per gli acquisti devono essere indicati al netto degli sconti, abbuoni, resi o ribassi.

Area finanziaria

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L'area della gestione finanziaria accoglie sia i componenti finanziari in senso stretto (interessi attivi e passivi derivanti da prestiti concessi o ricevuti, dai c/c bancari e postali ecc.), sia i componenti della gestione finanziaria accessoria come per esempio i dividendi riscossi dalle partecipazioni (che rappresentano proventi derivanti da investimenti durevoli in altre società). Fanno parte della gestione finanziaria anche le "rettifiche di valore delle attività finanziarie.

Area straordinaria

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Nell'area della gestione straordinaria affluiscono i componenti straordinari del reddito, come per esempio le plusvalenze, le minusvalenze, le sopravvenienze e le insussistenze straordinarie, attive e passive. Come indicato dai principi contabili nazionali affinché un evento o un'operazione possano considerarsi straordinari occorre che ricorrano le seguenti condizioni:

  • gli eventi sono causali e accidentali e le operazioni, connesse o meno a tali eventi, sono estranee all'ordinaria attività dell'impresa;
  • gli eventi e le operazioni sono infrequenti.