Utente:Patafisik/Certosa2

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Luigi Carlini


De Angeli


Luciano Minguzzi
monumento Morelli Vaccari
Luigi Acquisti
Giorgio Morandi, Manzu
Mario Marchesini
Enzo Pasqualini
  • foto Enzo Pasqualini
Romano Franchi (1909-1995)
bio in G Pesci a cura di 2001 p.32


foto per Ercole Drei https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1927/ercole_drei_insegnante_di_scultura_allaccademia#top

Portici di Bologna unesco, allargato anche alla Certosa (cerca fonti ufficiali)


problemi Cacciari. chi ha fatto il Chiostro IX? Cacciari e Casati (Bernabei p. 100, Martorelli 2016 p.88) gall Chiostro IX tutti Cacciari e Casati Nuovo Ingresso monumentale? info contraddit. in libri, a volte Carpi &(Bernabei p. 103, https://www.storiaememoriadibologna.it/chiostro-ix-galleria-del-chiostro-ix-nuovo-ingress-1969-luogo) a volte Cacciari& (Rocchetta p. 109, Raule p. 171) qui attribuiscono a Cacciari& pure Chiostro VI http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/7/87


https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice&RicFrmRicSemplice=Certosa%20di%20Bologna 1 Carducci, Libertà, Tittì, (Bologna 1872 - Bologna 1964) (Persona) 2 Del Vecchio Veneziani, Augusta, studiosa di filosofia, (Bologna 1877 - Roma 1960) (Persona) 3 Gasperi Campani, Italo, architetto, (Conegliano Veneto 1915 - Firenze 1999) (Persona) 4 Saccenti, Luigi, architetto, (Bologna 1895 - Bologna 1972) (Persona)

gadget per wikigita
[2]
org eventi per WM IT [3]
artisti
mettere anche quelli che compongono epitaffi per epigrafi? citati in Bernabei 1993, ne cita 2 per chiostro III, forse c'è anche Carducci.


da scrivere autori di capolavori
  • Del Rosso
monum Fornasari

https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1822/il_monumento_fornasari_e_lopera_di_vincenzo_vannini_

fonte per biografie
https://www.oltremagazine.com/site/rivivono-sepolcri-monumentali.html
coord monum di pregio

da https://ar-tour.com/guides/cimitero-monumentale-della-certosa-bologna-italy.aspx

meglio non usare

nel primo paragrafo confonde Galleria a tre navate con sala del Colombario. Per questo non so più se «La struttura rappresenta "un arricchimento delle matrici neoclassiche", da Adam a Piranesi.» si riferisca al primo o al secondo.

foto che mancano per Commons vista d'insieme
ingresso principale del Dotti
Loggia del Colombario
Chiostro annesso al Maggiore
  • da caricare foto famous graves o mettere nella cat:
  • monumenti da Zecchi + [4][5][6]

Minelli Cella Pizzoli Riguzzi Marangoni Cappella Goldoni Vogli Teodoro Galitzin Albertoni Sala d'Attesa - Pantheon

restauro 2013 dell'Ingresso Monumentale
necropoli

preferiti + http://www.comune.bologna.it/storiaamministrativa/people/detail/39145


sezione cimitero ebraico

https://www.bolognawelcome.com/it/luoghi/piazze-vie-monumenti/cimitero-ebraico-alla-certosa-di-bologna https://www.storiaememoriadibologna.it/cimitero-ebraico-chiostro-evangelici-cinerario-1974-luogo https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1869/il_cimitero_ebraico


marmorini e maestranze https://www.storiaememoriadibologna.it/ricerca?q=marmorino


  • Tomba Zanichelli, Alessandro Massarenti, 1886, Chiostro VII[1]
wikidata

item per opere di pregio e monumenti


Nella Chiesa di San Girolamo della Certosa:

   Navata della chiesa, tele e affreschi
   Ultima cena, attrib. a Lorenzo Sabatini[7], 1562 ca., Cappella di San Giuseppe
   Cappella Maggiore, Bartolomeo Cesi, fine '500, Cappella Maggiore
   Cena in casa del Fariseo, Giovan Andrea Sirani, 1652


Portico della Certosa

Agli inizi del Novencento il cimitero si espanse in direzione est, verso la città.[2] A quest'epoca risale il nuovo Ingresso Monumentale vicino al canale di Reno, progettato da Roberto Cacciari ed Enrico Casati in corrispondenza del portico che lega la Certosa all'arco del Meloncello, e lo scenografico Chiostro VI su progetto dell'ingegnere Filippo Buriani, che è il più grande dei campi porticati della Certosa e in cui fu allestito in epoca fascista il monumento ossario ai caduti della Grande Guerra, sempre del Buriani e terminato da Arturo Carpi, intorno al Sepolcreto dei caduti della rivoluzione fascista progettato da Giulio Ulisse Arata e inagurato nel 1932.[3]

Iniziato nel 1811 su progetto di Ercole Gasparini, a cui si devono anche il Chiostro V o Maggiore, l'Ingresso Monumentale ottocentesco e l'emiciclo adiacente, il portico della Certosa fu terminato nel 1834 da Luigi Marchesini e Giuseppe Tubertini con l'apporto di poche modifiche; nell'idea iniziale del Gasparini il portico della Certosa doveva arrivare fino emiciclo meridionale del Chiostro V e introdurre in Certosa da questo chiostro, ma per ragioni economiche venne interrotto a sud del cimitero in corrispondenza del Canale di Reno, nei pressi dell'Ingresso Nuovo.[4]

Nel 1809 si attuò il progetto di Ercole Gasparini (del 1802) di un Nuovo ingresso monumentale, da cui far passare le salme e le processioni, con quattro pilastri sormontati dalle statue di due geni funerari e delle due Piangenti di Giovanni Putti. «Occorreva creare un ingresso imponente, quasi monumentale, che soddisfacesse la classe senatoria e che la potesse persuadere ad accettare il luogo di sepoltura comune alla plebe», secondo la vigente politica giacobina.[5][6][7] Nel 1816 l'architetto Angelo Venturoli allestì in gusto neoclassico la Sala della Pietà nella ex sala del refettorio, valorizzandone la forma ovale e realizzando una scala di raccordo tra il piano terreno e il sotterraneo. Inoltre, per dare comodo accesso al cimitero, a partire dal 1811 venne costruito, a cura del Gasparini, un lungo portico di collegamento tra il Meloncello e la Certosa, in continuità con quello di San Luca, completato nel 1831 da Luigi Marchesini[8], con un grande arco (Arco Guidi) a scavalcare la strada per Casalecchio.[9][10] Con Luigi Marchesini alla direzione dei lavori negli ultimi anni di governo napoleonico, si completarono i progetti del Venturoli e si realizzò il loggiato sul Canale di Reno a sud del complesso e la Sala delle Tombe nel 1816 assieme a Giuseppe Tubertini.

Nel 2020 il portico della Certosa è stato candidato a Patrimonio UNESCO insieme ad altri undici portici di Bologna.[11][12]

Arco Guidi anche https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1934/abbattimento_dellarco_guidi

  1. ^ Il monumento a Nicola Zanichelli presenta nella parte alta il busto in marmo dell'editore, mentre in basso su alcuni libri, lo stemma della casa editrice "Laboravi fidenter", su cui posava la mano un putto rubato nel 2002. Nella cornice si intercalano piccole rane a racemi vegetali, ad indicare l'impegno della casa editrice verso il mondo scientifico.
  2. ^ Roberto Martorelli, Chiostro IX - Galleria del Chiostro IX - Nuovo ingresso, su Storia e Memoria di Bologna, Istituzione Bologna Musei, novembre 2011. URL consultato il 23 aprile 2021.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore storiaeCertosa
  4. ^ Roberto Martorelli, Chiostro Maggiore - Chiostro Annesso al Maggiore, su Storia e Memoria di Bologna, Istituzione Bologna Musei, novembre 2011. URL consultato il 12 maggio 2021.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore RocchettaZaniboni2001
  6. ^ Emanuela Bagattoni, Ingresso Monumentale della Certosa, su Storia e Memoria di Bologna, Istituzione Bologna Musei, luglio 2012. URL consultato il 23 aprile 2021.
  7. ^ 1809 - I "piagnoni" di Giovanni Putti alla Certosa, su bibliotecasalaborsa.it, Biblioteca Salaborsa, 1° ottobre 2020. URL consultato il 23 aprile 2021.
  8. ^ Il portico di San Luca era stato progettato da Saccenti e Monti e concluso da Bendini e Dotti nel 1721.
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore salabNuovoCimitero
  10. ^ Angelo Raule, pp. 19-20
  11. ^ Portici Bologna candidati a lista Patrimonio mondiale Unesco, in Regioni.it, n. 3761, Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione - Conferenza delle regioni e delle province autonome, 22 gennaio 2020. URL consultato l'8 maggio 2021.
  12. ^ I portici di Bologna Candidatura Unesco > La candidatura, su comune.bologna.it, Comune di Bologna. URL consultato il 9 maggio 2021.