Utente:Ollastu/Sandbox
Chiesa Nostra Signora delle Grazie | |
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Parrocchiale Nostra Signora delle Grazie - Sanluri | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Religione | Cattolica |
Titolare | Nostra Signora delle Grazie |
Parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie a Sanluri
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa di Nostra Signora delle Grazie (sardo: cresia de Nostra Sennora de is Gratzias) è la chiesa parrocchiale di Sanluri ricco centro economico e culturale del Sud Sardegna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu edificata intorno al 1776 e si erge sui resti di una chiesa medioevale, risalente al XVI secolo, di cui è rimasto solo la parte bassa del campanile, inglobata nella ristrutturazione avvenuta a fine Settecento. Per la grandezza della chiesa , si presuppone che l'edificio consacrato fu costruito per una sede vescovile, ossia una cattedrale, ma la chiesa non ne ebbe mai uno. Nel 1776 l'architetto Carlo Maino fu incaricato per l'espansione della chiesa e la ristrutturazione della vecchia, che è diventata la navata laterale sinistra della chiesa odierna.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa, dedicata a Nostra Signora delle Grazie, sorge imponente al centro del paese di Sanluri. Anticamente sorgeva antistante l'antico cimitero e le faceva da cornice una piazza alberata cintata da un muro. Oggi di quella piazza rimane solo il sagrato della chiesa, nella parte anteriore rivolta a sud-est, con una terrazza che corre intorno a due lati, con una scalinata che dal lato nord della strada porta al sagrato.
La facciata principale è volta a nord-ovest mentre quella secondaria a sud-est. Nella facciata principale, di buona architettura, si erge l'alto campanile di forma quadrata nel lato sinistro, con finestroni ad arco e terminante con una balaustra in pietra che gira intorno ad una torretta ottagonale, sulla quale si trovano le campane e più in alto quattro orologi pubblici, uno per lato.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto a tre navate, con ampia cupola su alto tamburo all'incrocio dei bracci, e l'apparato decorativo ricco di begli altari marmorei, sculture e tele, sono un'espressione della cultura tardobarocca dell'epoca. Particolarmente interessanti sono nella seconda cappella di destra, un dipinto di Giovanni Marghinotti raffigurante la Madonna delle Anime , due tele di Raffaele Arui con San Sebastiano e Sant'Antonio da Padova, rispettivamente nel transetto destro e sinistro; un Crocifisso di legno del XV secolo, inserito in un retablo scolpito e dorato, nella terza cappella sinistra. Inoltre troviamo un interessante dipinto su tavola del XVI secolo, di particolare importanza documentaria per la raffigurazione paesaggistica di Sanluri coi suoi principali edifici, è esposto sulla sinistra dell'ingresso.
Nella parrocchiale è custodito il Retablo di Sant'Anna datato al 1576, raffigurante nella parte mediana la crocifissione ed attribuito ad Antioco Mainas.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sanluri | Sa Corona Arrubia - Museo Naturalistico del Territorio "G.Pusceddu", su www.sacoronarrubia.it. URL consultato il 27 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- L'Italia - Sardegna - Touring Club Italiano - La biblioteca di Repubblica
- Sanluri - Monografia Storica - AA.VV.
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